Una tesissima partita a scacchi. Così potremmo definire la corsa andata in scena ad Austin, decisa solo nel finale, al termine di una serratissima battaglia fatta di strategia e giochi di nervi. A spuntarla è Max Verstappen, il quale può così gioire per aver allungato in classifica sul suo rivale numero uno, Lewis Hamilton, sconfitto in quello che, alla vigilia del Gran Premio, era considerato uno dei suoi feudi più difficili da espugnare. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!
Max Verstappen, voto 10: una prestazione sensazionale, la sua. Velocissimo in qualifica, glaciale in gara, l’olandese questa volta non intende lasciare nulla al caso, tant’è che si impegna in prima persona, aprendosi in radio, per far rientrare ai box il proprio compagno al momento giusto, così da forzare anche il Campione del Mondo in carica ad effettuare la sosta, il quale in quel momento avrebbe desiderato restare fuori ben più a lungo con il suo set di gomme medie. Solo applausi. VISIONE A 360°.
Lewis Hamilton, voto 9: il britannico in macchina è sempre un leone, è innegabile. Lo dimostra la partenza spettacolare che riesce ad effettuare, nonostante si ritrovasse a scattare dal lato sporco della griglia, senza dimenticarsi, inoltre, della tenacia mostrata nell’inseguire la RB16B del leader, forte di un vantaggio di diversi secondi accumulato grazie ai pit-stop. Alla fine ne esce sconfitto, è vero, tuttavia non finisce qui, ne siamo certi. NEVER GIVE UP.

Sergio Perez, voto 8: correre senza potersi idratare, il tutto in un pomeriggio caldo come quello della domenica texana, non deve essere piacevole, né tanto meno semplice. Il podio ottenuto allo sventolio della bandiera a scacchi, tuttavia, avrà sicuramente saputo ripagare adeguatamente gli sforzi del messicano. Da sottolineare, inoltre, l’accortezza con cui ha gestito lo scatto iniziale, riuscendo perfettamente nell’intendo di difendere il proprio vicino di box. Davvero niente male. YOU WILL NOT HAVE THE DRINK.
Charles Leclerc, voto 8.5: i complimenti per lui, in queste ultime uscite, si sprecano. Forte di una SF21 in grande crescita, il monegasco si riconferma nuovamente il primo degli altri, sempre pronto ad insidiare i primi qualora dovessero commettere uno sbaglio. L’attitudine è quella giusta, e i risultati lo confermano costantemente. In attesa di un 2022 più roseo, chissà che non si possa togliere qualche soddisfazione già in questo finale di stagione. SHARK LECLERC.
Daniel Ricciardo, voto 8: anche negli States, l’australiano si guarda bene dallo smentire la curiosa teoria secondo la quale andrebbe particolarmente forte nei luoghi dove si sente amato. Il pilota della McLaren, infatti, è autore di una prova particolarmente solida, impreziosita dallo spettacolare duello a più riprese con Carlos Sainz: un vero e proprio spot per la Formula 1 moderna. Che dire? Rivederlo sorridere non può che fare bene alla massima serie. EMPIRE STATE OF MIND.

Valtteri Bottas, voto 4: confrontando la sua performance di Austin con quella confezionata solamente poche settimane fa in Turchia viene da chiedersi se alla guida della W12 numero 77 ci fosse sempre lo stesso pilota in entrambe le occasioni citate. Il Bottas texano, infatti, sembra solo un lontano parente di quello osservato ad Istanbul: non solo non riesce a concludere la corsa in quarta posizione, minimo sindacale quando si guida una Mercedes, ma finisce anche per non essere minimamente di aiuto al proprio compagno di squadra. Insomma, un disastro. BOTTAS DUE FACCE.
Carlos Sainz, voto 7.5: rimediare circa mezzo minuto da chi guida la sua stessa macchina certamente non deve avergli fatto piacere, ma c’è un però. Lo spagnolo, infatti, è stato condizionato in più occasioni da episodi non proprio fortunatissimi, come la sosta lenta, avvenuta proprio sul più bello, quando avrebbe dovuto effettuare un undercut ai danni della McLaren di Ricciardo. Come se non bastasse, nei passaggi conclusivi si ritrova alle prese con una vettura danneggiata, a causa di un contatto proprio con la MCL35M dell’australiano. Non esattamente il massimo, ecco. NON È SEMPRE DOMENICA.
Lando Norris, voto 6: una delle sue prestazioni più opache, se confrontata con gli standard a cui ci ha ormai abituati. Il talentino britannico non riesce mai ad incidere realmente, venendo prima regolato in qualifica dal compagno di squadra, poi in gara dallo spagnolo della Ferrari. Con un Leclerc così in forma, inoltre, la sua quinta posizione in classifica inizia a vacillare, ora più che mai. IN BILICO.

Yuki Tsunoda, voto 7: sul suo conto se ne sono dette tante, forse troppe. Fortunatamente per lui, tuttavia, i risultati positivi stanno iniziando ad arrivare, segno che probabilmente qualcosa, anche nel suo approccio, sia cambiato. Di pregevole fattura, inoltre, il corpo a corpo che lo ha visto coinvolto al fianco di Valtteri Bottas. TESTA SULLE SPALLE.
Sebastian Vettel, voto 7: da terzultimo a decimo, con una delle macchine più in difficoltà in questa fase conclusiva del campionato. Che gli vogliamo dire? Personalmente, nulla se non bravo. GOOD GAME.
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