Una gara estremamente tesa, vinta con merito da Bottas, davanti a Verstappen e Perez. Mastica amaro la Rossa ed in particolare Leclerc, solo quarto al traguardo. Anche per il Gran Premio di Turchia tornano le cinque pillole, rubrica in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque eventi principali di questo fine settimana in terra ottomana.

1. UNA BOTTAS DI VITA. Non ave­va anco­ra vin­to il buon Valt­teri in ques­ta sta­gione: lo fa in con­dizioni estrema­mente dif­fi­cili, all’interno delle quali anche il più pic­co­lo errore avrebbe potu­to com­pro­met­tere la sua gara. Sem­plice­mente per­fet­to e bra­vo a sfruttare la net­ta supe­ri­or­ità del­la sua W12 sul trac­cia­to di Istan­bul. Chissà che ques­ta vit­to­ria non gli resti­tu­is­ca il morale nec­es­sario per chi­ud­ere al meglio il cam­pi­ona­to, aiu­tan­do Lewis ed il team a portare a casa l’ot­ta­vo iride.

2. LECLERC AMARO. Non può che essere ama­ra la domeni­ca di Charles. Un podio sfu­ma­to solo negli ulti­mi giri, forse, chissà, per un ecces­si­vo ritar­do del muret­to nel richia­mare ai box il mon­e­gas­co. Un vero pec­ca­to, per­ché Charles ques­ta vol­ta mer­i­ta­va il podio. Sem­pre veloce, e sug­li stes­si tem­pi del­la cop­pia Ver­stap­pen — Bot­tas. Gli uomi­ni del Cav­alli­no han­no ten­ta­to il mira­co­lo stan­do fuori, ma non ha fun­zion­a­to. Non fa nul­la: di aspet­ti pos­i­tivi ce ne sono eccome, uno su tut­ti, la SF21 con la nuo­va Pow­er Unit va vera­mente forte.

3. DUELLO INFINITO. La lot­ta per il Mon­di­ale è più infuo­ca­ta che mai. Tra penal­ità e colpi di sce­na, ogni fine set­ti­mana Max Ver­stap­pen e Lewis Hamil­ton si scam­biano momen­tanea­mente la pri­ma posizione in clas­si­fi­ca. Suc­cede anche in Turchia, dove, dal momen­to che sarebbe par­ti­to dall’undicesima piaz­za, tut­ti si aspet­ta­vano un Lewis in gra­do di arrivare a podio e di lim­itare dan­ni. Invece il sette volte Cam­pi­one del Mon­do non va oltre il quin­to pos­to: Max ringrazia e si riprende i pun­ti per­si in Rus­sia. Prossi­ma tap­pa: Austin. Aspet­ti­amo­ci anco­ra una vol­ta fuochi d’ar­ti­fi­cio.

4. CROLLO MCLAREN. Se, da un lato, abbi­amo una Fer­rari in gran for­ma con entram­bi i piloti, dall’altro, non pos­si­amo dire lo stes­so per quan­to riguar­da la scud­e­ria di Wok­ing. Lan­do Nor­ris, sep­pur con tante dif­fi­coltà, è rius­ci­to a chi­ud­ere set­ti­mo, lim­i­tan­do i dan­ni. Crol­lo ver­ti­cale invece per Daniel Ric­cia­r­do, che dopo un saba­to dis­as­troso ha dovu­to affrontare una gara altret­tan­to neg­a­ti­va. Tredices­i­mo e nes­sun pun­to por­ta­to alla causa. Male male Daniel, che dopo Mon­za e Sochi sem­bra esser­si per­so di nuo­vo. Di questo pas­so il ter­zo pos­to nei Costrut­tori non può che essere un miraggio.

5. MICK DA SBALLO. Ricor­diamo­lo: gui­da una Haas. Per questo moti­vo, la quat­tordices­i­ma posizione in griglia di parten­za vale come una vit­to­ria per Schu­mi jr. Un giro sem­plice­mente incred­i­bile, di un pilota che, per quan­to pos­si­bile, sta dimostran­do tut­to il suo tal­en­to. Chissà che il biondi­no non abbia ered­i­ta­to dal papà la stes­sa abil­ità nel guidare sot­to la piog­gia. Intan­to, noi ci godi­amo ques­ta bel­lis­si­ma sto­ria: avan­ti Mick!

Ph. Daim­ler AG / Fer­rari Media Cen­ter / Haas F1 Team ©️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *