Valtteri Bottas vince il Gran Premio di Turchia. Il finlandese torna alla vittoria davanti alle Red Bull bianche di Verstappen e Perez. Quinto Hamilton, protagonista di una rimonta e gara conservatrice in ottica mondiale. Quarta e ottava le Ferrari di Leclerc e Sainz, autori di una prestazione strepitosa… nonostante tutto.
Turchia 2020, consacrazione di una leggenda. Il raggiungimento del settimo titolo. Turchia 2021, la lotta mondiale è sempre più aperta. Nulla è facile per Lewis Hamilton quest’anno. Gara dopo gara, sfida dopo sfida, nessun minimo errore è concesso. Dopo aver conquistato solo teoricamente la centoduesima pole in carriera, vanificata dalla penalità, deve costruire la sua corsa dall’11esima piazza. Mentre Max, il suo rivale, è lì davanti, pronto a cogliere un’occasione a portata di mano al fianco di Bottas nella prima fila turca. Dietro di loro scalpita Leclerc con il sogno di mettere i piedi sul podio turco. Difficile, data la pista bagnata, ma non impossibile.
Tutto è pronto, si parte sotto un cielo colmo di grigio e nuvole. Via. Valtteri fugge, seguito dalla Red Bull bianca di Verstappen e Leclerc, mente Hamilton riesce a prendere Ocon e Vettel e si mette all’inseguimento dell’AlphaTauri di Tsunoda, che non rende vita facile al campione in carica fino all’ottavo dei 58 giri previsti. Lewis, dopo un soprasso ai limiti del possibile, agguanta l’ottava posizione. Nelle retrovie Sainz risale la china prendendo prima Russell, poi Raikkonen, poi Giovinazzi, poi Ocon…ed è undicesimo, mentre Ricciardo, partito anche lui dal fondo è bloccato alla casella 16.
La regia inquadra la rimonta di Hamilton, al volante di una mostruosa W12 che raggiunge anche Norris e Gasly, e al quindicesimo passaggio è quinto. Altro protagonista delle inquadrature della regia internazionale è lo spagnolo della Ferrari, che non ferma la sua rincorsa alle posizioni che contano: è nono, dopo aver sopravanzato Vettel e Tsunoda. Il suo compagno di squadra monegasco non molla dai primi due. Charles continua la sua gara relativamente vicino a Verstappen, firmando anche giri veloci. Ma siamo solo al ventottesimo giro.
È trascorsa poco più di metà gara, ed Hamilton è a caccia della quarta piazzola di Perez. I due duellano, Lewis accompagna Perez quasi all’ingresso della pit lane, ma nonostante l’attacco non riesce a sorpassare la Red Bull. Alla trentaseiesima tornata inizia il valzer dei pit stop: prima Versrappen, che rientra terzo, poi Sainz, che rientra decimo causa sosta troppo lenta; seguono Bottas e Perez, che rientrano in seconda e sesta posizione. Sbaglia scelta Vettel con la slick, mentre Leclerc, come Lewis, resta fuori. Ed è chiamato all’impresa. È leader del Gran Premio.
Mancano 15 giri. Bottas si avvicina alla SF21 numero 16, che non ha più gomma, le sue intermedie sono totalmente usurate. Quarantasettesima tornata e Leclerc vede la Mercedes nera minacciosa alla sua sinistra, che lo passa, e il monegasco entra ai box per rientrare quarto in pista davanti a Perez. Di questa sosta ringrazia Hamilton che è virtualmente a podio. La Ferrari di Sainz vola, ottava dietro Ocon.
“Box, box, box” e Lewis rientra per il cambio gomme ed è quinto, attaccato a Leclerc, mangiato dalla Red Bull bianca di Perez a sei giri dal termine. Vince Bottas, ma per molti questo primo posto non ha molta importanza, viene quasi messo da parte da un’occasione persa. Per molti, oggi, si ha ulteriormente coscienza che la Ferrari, con la fortuna, ha un credito molto alto.
Max VS Lewis, vi dà appuntamento alla battaglia oltreoceano.
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