Nasce in Trentino una nuova sportcar 100% italiana. Si chiama GT-Pista ed è la prima vettura realizzata dalla neonata azienda automobilistica Bermat, che punta, attraverso un mix di bellezza e prestazioni, a riportare in auge il concetto di Gran Turismo all’italiana.

Si chia­ma Bermat GT-Pista ed è la pri­ma vet­tura real­iz­za­ta dal­la neona­ta azien­da auto­mo­bilis­ti­ca Bermat, con sede a Rovere­to, con a capo Mat­teo Bertez­zo­lo. La GT-Pista rap­p­re­sen­ta la con­cretiz­zazione di un sog­no, un sport­car com­ple­ta­mente ital­iana, la pri­ma ad essere sve­la­ta, nell’attesa delle due ver­sioni da pista, endoter­mi­ca ed elet­tri­ca, pre­viste per il 2022.

La vet­tura, real­iz­za­ta gra­zie al sup­por­to tec­ni­co di JAS Motor­sport, pre­sen­ta una car­rozze­ria in fibra di car­bo­nio, così come la mono­scoc­ca. Il tut­to è sta­to real­iz­za­to seguen­do le tec­niche imp­ie­gate nelle com­pe­tizioni sportive, nel pieno rispet­to delle norme FIA vigen­ti sul­la sicurez­za, pre­viste per i pro­totipi del­la cat­e­go­ria CN.

La GT-Pista si svilup­pa sul­la piattafor­ma T‑MM, un telaio micro-mod­u­lare brevet­ta­to pro­prio da Bermat, che per­me­tte di rag­giun­gere un alto liv­el­lo di prestazioni, ma anche una capac­ità di per­son­al­iz­zazioni delle com­po­nen­ti a 360°.

Gra­zie alla pro­pria piattafor­ma T‑MM, carat­ter­iz­za­to da una cel­lu­la abi­ta­ti­va in fibra di car­bo­nio e omolo­ga­bile anche per l’uso stradale, Bermat è in gra­do di pot­er real­iz­zare vet­ture total­mente per­son­al­iz­z­abili, ulte­ri­or­mente ottimiz­zate dal­la com­bi­nazione mec­ca­tron­i­ca con il con­fig­u­ra­tore Car Creator.

Sot­to il cofano del­la GT-Pista bat­te un quat­tro cilin­dri in lin­ea da 1996 cc sovral­i­men­ta­to, dis­pos­to in sen­so lon­gi­tu­di­nale nel­la zona pos­te­ri­ore, capace di erog­a­re dai 320 CV ai 456 CV con 700 Nm di coppia.

Il cam­bio, sequen­ziale a sei rap­por­ti ad innesti frontali e dif­feren­ziale auto­bloc­cante, è azion­abile con pad­dle-shift ded­i­ca­to. Sis­tema push-rod per quan­to riguar­da il grup­po sospen­sioni da tri­an­goli sovrap­posti con ammor­tiz­za­tori rego­la­bili. L’impianto frenante, dota­to di ABS rac­ing, è carat­ter­iz­za­to da dis­chi autoven­ti­lan­ti con sei pom­pan­ti sull’asse ante­ri­ore e quat­tro su quel­lo posteriore.

Per quan­to riguar­da le prestazioni, la GT-Pista bru­cia il famiger­a­to scat­to 0–100 km/h in cir­ca quat­tro sec­on­di. Da un pun­to di vista stilis­ti­co, la GT-Pista è nata dal­la mati­ta del­lo stu­dio CAMAL di Tori­no, guida­to da Alessan­dro Camorali.

L’intero cor­po vet­tura risul­ta essere un con­tin­uo movi­men­to, esalta­to dall’alternanza di linee scol­pite e volu­mi organi­ci, da cui emerge la cupo­la pro­nun­ci­a­ta, a cui sono col­le­gate le due portiere ad ali di gab­biani, le quali donano mag­gior sin­u­osità alla vet­tura. La zona del frontale risul­ta molto bas­sa, qua­si ad aggredire l’asfalto, rifacen­dosi agli anni set­tan­ta, in cui lo split­ter diven­ta un tema icon­i­co dell’identità del­la casa.

Incas­to­nati nei pos­sen­ti parafanghi, tro­vi­amo i due proi­et­tori dal­la for­ma cir­co­lare, che dis­eg­nano un’accattivante geome­tria ante­ri­ore. La fian­ca­ta, dal­la vol­ume­tria filante e da linee slan­ci­ate, sep­a­ra diag­o­nal­mente l’intera figu­ra, svuotan­do la zona infe­ri­ore e met­ten­do in risalto le prese d’aria e buona parte degli pneu­mati­ci, sco­pren­do gli ele­men­ti tec­ni­ci solo dove necessario.

Al pos­te­ri­ore, il cofano motore appare accu­rata­mente elab­o­ra­to nel­lo stile, ma anche ottimiz­za­to per fun­gere da coda aero­d­i­nam­i­ca ed estrat­tore di calore, coda che, con i suoi parafanghi “pin­nati” trae ispi­razione dal mon­do delle osser­vazioni spaziali tipiche degli anni settanta.

Gli interni del­la GT-Pista appaiono nat­u­ral­mente spar­tani, ma ciò non toglie la cura del­la loro real­iz­zazione. L’abitacolo è infat­ti con­trad­dis­tin­to da un’ampia plan­cia sospe­sa real­iz­za­ta in fibra di car­bo­nio, con gli ele­men­ti carat­ter­iz­zan­ti tut­ti a l servizio del pilota. Il cock­pit è di chiara ispi­razione aero­space e dal­la lin­ea avvol­gente, in cui prende pos­to un mon­i­tor LCD da dod­i­ci pol­li­ci, per­son­al­iz­za­to da gra­fiche speci­fiche dis­eg­nate appositamente.

Una con­sole con menù a rotel­la è incas­to­na­ta al cen­tro del­la plan­cia, con piena acces­si­bil­ità del pilota. I sedili OMP, di tipo stan­dard omolo­gati, sono sta­ti riv­is­i­tati e per­son­al­iz­za­ti attra­ver­so una scelta di col­ori, mate­ri­ali e cuci­ture, al fine di apparire coer­en­ti con le fini­ture e l’intero abita­co­lo del­la GT-Pista.

L’obiettivo del­la pic­co­la Casa di Rovere­to è quel­lo di col­lo­care la GT-Pista sul mer­ca­to nel­la pri­ma metà del 2022. In futuro sono pre­visti due vari­anti omolo­gate stradale, una con pow­er­train endoter­mi­co e una full elec­tric, come antic­i­pa­to, per­son­al­iz­z­abili attra­ver­so il Car Creator.

Ph. Bermat ©

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