Hamilton vince il Gran Premio di Russia, davanti a Verstappen e Sainz. La pioggia è la vera regia di una gara ricca di colpi di scena.

E dopo Mon­za, dopo queste prime quindi­ci tappe, cosa pos­si­amo aspettar­ci dal­l’ap­pun­ta­men­to rus­so? Un gio­co di strate­gie carat­ter­iz­za la vig­ilia di un Gran Pre­mio atte­so, dopo i fat­ti bri­an­zoli. C’è chi predilige pre­venire i prob­le­mi, antic­i­pan­do una mossa in una pista sul­la car­ta non tan­to a pro­prio favore, c’è chi predilige la tat­ti­ca, anche se lo nasconde, cam­bian­do motore per osta­co­lare il nemi­co del pro­prio cam­pi­one e affi­an­car­lo in parten­za. C’è chi parte davan­ti a tut­ti, per la pri­ma vol­ta nel­la sua gio­vane car­ri­era in For­mu­la 1. C’è chi ha una chance, e non vuole spre­car­la.  E c’è una grande, gran­dis­si­ma nube d’ac­qua che da un momen­to all’al­tro potrebbe piom­bare sul trac­cia­to e mesco­lare le carte.

Tut­to è pron­to, via. Una super parten­za di Sainz por­ta la Fer­rari in pri­ma posizione, una super parten­za di Leclerc fa recu­per­are alla Fer­rari numero 16 piaz­zole impor­tan­ti las­cian­do alle spalle il fon­do clas­si­fi­ca. Hamil­ton da quar­to è ses­to, men­tre Ver­stap­pen è solo quindices­i­mo, dietro il tap­po Bot­tas. Al quin­to giro, è anco­ra la Rossa spag­no­la ad essere davan­ti a tut­ti. Tiene duro Rus­sell, ter­zo, nei con­fron­ti di uno Stroll che man­gia Hamil­ton al via e si aggrap­pa alla quar­ta piazza.

Il pre­sun­to ten­ta­ti­vo di mar­catu­ra su Ver­stap­pen dura appe­na sei tor­nate: l’olan­dese supera con incred­i­bile facil­ità la Mer­cedes, ed è quat­tordices­i­mo. Poi, prende anche Gasly. Intan­to, il grain­ing inizia a tradire Car­los, che diven­ta incred­i­bil­mente lento e qua­si fer­mo nei con­fron­ti di un Nor­ris inde­mo­ni­a­to e sem­pre più vici­no. Attac­co e dife­sa. Anco­ra attac­co e anco­ra dife­sa. Sia davan­ti, che nelle retro­vie, con Leclerc che perde la posizione su Max nel ten­ta­ti­vo di attac­care l’As­ton Mar­tin di Vet­tel. Ed è dodicesimo.

Attac­co e dife­sa. E Nor­ris pas­sa, è pri­mo. Al quat­tordices­i­mo giro, Rus­sell entra ai box e diven­ta quindices­i­mo. Una mer­av­igliosa regia inter­nazionale non regala l’in­quad­ratu­ra di un sor­pas­so: Ver­stap­pen è otta­vo, con Leclerc che pas­sa Vet­tel ed è alle spalle del­l’olan­dese. Inizia il valz­er dei pit stop, con Sainz che effet­tua il cam­bio gomme ed è tredices­i­mo. Ringrazia Max, che con i col­leghi in pit lane guadagna anco­ra due posizioni.

Ven­titrees­i­mo pas­sag­gio, fin­ta dei box Mer­cedes e Ric­cia­r­do, che era davan­ti ad Hamil­ton, entra ai box ed effet­tua un pit estrema­mente lento. Rien­tra in quat­tordices­i­ma piaz­za, men­tre Hamil­ton res­ta fuori ed è sec­on­do. Ven­tisettes­i­mo giro e sia Hamil­ton che Ver­stap­pen pas­sano in pit lane, rien­tran­do in pista nono e dodices­i­mo. Sainz riesce a sopra­van­zare un Bot­tas total­mente anon­i­mo ed è in ses­ta piaz­za. Escono i mec­ca­ni­ci per Nor­ris, Lan­do tiene la posizione sul fer­rarista, ora è quarto.

Hamil­ton pas­sa Sainz: “Pos­si­amo vin­cere la gara”, gli dicono via radio, e prende anche Gasly. Ora è quin­to, Ver­stap­pen in zona pun­ti, anzi nono, dopo aver pre­so Stroll. Alla trentaquat­tres­i­ma tor­na­ta Nor­ris attac­ca e supera Leclerc, e sale in terza posizione. Due giri più tar­di, un ennes­i­mo ritar­do durante il pit stop, sta­vol­ta del­la Fer­rari di Leclerc, che rien­tra tredices­i­mo, e a seguire Perez, con qua­si nove sec­on­di di sos­ta, rien­tra quin­to. Quat­to quat­to, Hamil­ton è sec­on­do, attac­ca­to a Lan­do Norris.

Fer­nan­do Alon­so, a quindi­ci giri dal ter­mine, sor­pas­sa in stac­ca­ta Ver­stap­pen, ed è ses­to. Leclerc recu­pera posizioni, e a meno dieci giri è nono, poi otta­vo. Davan­ti, Hamil­ton dif­fi­cil­mente riesce a diminuire il dis­tac­co da Nor­ris, che con­tin­ua a con­durre magis­tral­mente la cor­sa. Arri­va la piog­gia. quar­an­tasettes­i­mo giro, e si scivola. Nor­ris fa un lun­go, ma tiene; Perez ha nel miri­no Sainz e lo supera, pren­den­do la terza posizione. In pochi minu­ti, tut­to impazz­isce. Tut­ti sco­dano, Nor­ris e Hamil­ton si rifi­u­tano di entrare ai box. “Entra Lan­do” — “No!”, men­tre il sette volte Cam­pi­one rien­tra.

Con­tin­ua il sur­reale, Alon­so, è ter­zo, poi quar­to, poi ter­zo . Leclerc con fat­i­ca sul­l’ac­qua è quar­to. Nor­ris fa un lun­go, perde la lead­er­ship, deve rien­trare ai box, Ver­stap­pen vede la sec­on­da posizione, men­tre Leclerc si fer­ma e riparte undicesimo.

Ulti­mo giro. La piog­gia è vera regia di un Gran Pre­mio impreved­i­bile e a trat­ti sur­reale. Hamil­ton taglia il tra­guar­do, segui­to dal suo antag­o­nista mon­di­ale e dal temer­ario Sainz. Oggi, per Lan­do, rischiare non ha rip­a­ga­to. Oggi, rischiare, era chiedere trop­po alla sorte.

Ph. Daim­ler AG / Fer­rari Media Cen­ter / McLaren ©️