Daniel Ricciardo, McLaren, 1st position, celebrates in Parc Ferme with his team

Sull’asfalto del Tempio della Velocità va in scena una delle corse più emozionanti della stagione. Una gara ricca di colpi di scena e di imprevisti, in cui la rivalità tra Lewis Hamilton e Max Verstappen raggiunge il suo culmine, consegnandoci un’immagine che, con ogni probabilità, ne diventerà la copertina. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!

Daniel Ric­cia­r­do, voto 10: mai ritorno alla vit­to­ria fu più gra­di­to al pub­bli­co. The Hon­ey­bad­ger tor­na a vin­cere, e lo fa con stile. Mai un errore, mai una sba­vatu­ra. Un week-end per­fet­to, il suo, costru­ito mat­ton­ci­no su mat­ton­ci­no a par­tire dalle qual­i­fiche, bat­ten­do inaspet­tata­mente il più quo­ta­to com­pag­no di squadra. La For­mu­la 1 ha final­mente ritrova­to un per­son­ag­gio uni­co nel suo genere, capace di strap­pare un sor­riso anche al più imbron­ci­a­to dei tifosi. SHOEY. 

Ph. McLaren F1 ©

Lan­do Nor­ris, voto 9: l’ennesima prestazione più che pos­i­ti­va. Ques­ta vol­ta, tut­tavia, nul­la può con­tro un Ric­cia­r­do in grande spolvero, doven­do così acco­modar­si sul sec­on­do gradi­no più alto del podio. Da vedere e rivedere il sor­pas­so effet­tua­to su Charles Lecerc in Cur­va Grande pizzi­can­do l’erba, sen­za dimen­ti­care l’esultanza in radio al ter­mine del­la cor­sa, da vero uomo squadra. AZIENDALISTA. 

Valt­teri Bot­tas, voto 8: final­mente una bel­la gara da parte sua, o almeno in parte. Se nel­la pri­ma frazione dei cinquan­ta­tré giri pre­visti il fin­lan­dese riesce a fare fav­ille, superan­do mono­pos­to un giro sì e l’altro pure, nel­la sec­on­da invece sem­bra ritornare il soli­to Bot­tas, fat­i­can­do in ogni duel­lo, nonos­tante una W12 in gran­dis­si­ma for­ma muni­ta di pneu­mati­ci medi più per­for­man­ti di quel­li duri dei rivali. Il podio res­ta comunque un otti­mo risul­ta­to, anche se avrebbe sicu­ra­mente potu­to puntare più in alto. GARA A DUE FACCE. 

Charles Leclerc, voto 9: un pilota con la “P” maius­co­la, un ragaz­zo capace di far emozionare i pro­pri tifosi persi­no in un week-end in cui la SF21 avrebbe dovu­to rico­prire il triste ruo­lo di com­parsa, nonos­tante si cor­resse a casa sua. Veden­do­lo lottare con vet­ture ben più per­for­man­ti get­tan­do il cuore oltre l’ostacolo, viene spon­ta­neo chieder­si quali risul­tati potrebbe ottenere qualo­ra avesse per le mani una vet­tura vera­mente com­pet­i­ti­va. SOGNATORE. 

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Ser­gio Perez, voto 6.5: il rit­mo mostra­to nel cor­so del­la gara non è male, tut­tavia il mes­si­cano deve fare anco­ra una vol­ta i con­ti con un grave e pesante errore. Nel ten­ta­ti­vo di sopra­van­zare Charles Leclerc, infat­ti, il buon Perez è fini­to lun­go taglian­do la Vari­ante del­la Rog­gia, per poi decidere di non resti­tuire la posizione, venen­do così puni­to con una penal­ità di cinque sec­on­di costatagli poi caris­si­ma. Un vero pec­ca­to, per­ché il podio sarebbe sta­to suo. PASTICCIONE.

Car­los Sainz, voto 7.5: come Leclerc, anche lui fa quel­lo che può, sebbene in misura minore. Lo spag­no­lo lot­ta e com­bat­te, cer­can­do in ogni modo di pro­teggere la pro­pria posizione dagli assalti ripetu­ti di Ser­gio Perez e Valt­teri Bot­tas. Sfor­tu­nata­mente per lui, però, alla fine deve alzare bandiera bian­ca e accon­tentar­si di un ses­to pos­to, tut­to som­ma­to dis­cre­to. CONTENTO A METÀ. 

Lance Stroll, voto 7.5: un set­ti­mo pos­to che vale oro, soprat­tut­to se con­sid­e­ri­amo le numerose dif­fi­coltà incon­trate dalle due Aston Mar­tin sul trac­cia­to bri­an­zo­lo. Lavo­ran­do sot­to trac­cia, il canadese riesce a far­si stra­da a cen­tro grup­po, risal­en­do poco alla vol­ta e ges­ten­do il ritorno di un sem­pre peri­coloso Fer­nan­do Alon­so. Davvero niente male. 007. 

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Fer­nan­do Alon­so, voto 7: il Principe di Oviedo non delude mai. Nonos­tante un’Alpine un po’ sot­totono, il due volte irida­to spag­no­lo riesce comunque a mas­simiz­zare il poten­ziale a sua dis­po­sizione, rega­lan­do al pub­bli­co, tra le altre cose, un bel­lis­si­mo ruo­ta a ruo­ta con Sebas­t­ian Vet­tel. Ved­er­lo coin­volto nel­la lot­ta al ver­tice nel 2022 sarebbe sicu­ra­mente un pun­to a favore per la sta­gione che ver­rà. CERTEZZA. 

George Rus­sell, voto 7.5: prob­a­bil­mente non il suo miglior week-end al volante del­la Williams. Il bri­tan­ni­co, infat­ti, fat­i­ca nel con­fron­to con Lat­i­fi, ritrovan­dosi addirit­tura dietro a quest’ultimo per buona parte del­la gara. Alla fine riesce a spun­tar­la, otte­nen­do inoltre un prezio­sis­si­mo nono pos­to. Res­ta comunque la sen­sazione che non fos­se par­ti­co­lar­mente in for­ma. TESTA TRA LE NUVOLE. 

Este­ban Ocon, voto 6.5: se giu­dichi­amo il suo risul­ta­to dal pun­to di vista del­la veloc­ità pura non c’è male, dal momen­to che in qual­i­fi­ca ha fer­ma­to il cronometro sola­mente a pochi milles­i­mi dal crono fat­to reg­is­trare dal vici­no di box. Cer­to, Fer­nan­do Alon­so non è uno qualunque, tut­tavia far­si bat­tere da quest’ultimo non può e non deve diventare una costante, per cui ora serve una reazione da parte del gio­vane francese. Stare­mo a vedere cosa gli ris­erverà il futuro. APPANNATO.