ZANDVOORT, NETHERLANDS - SEPTEMBER 05: Race winner Max Verstappen of Netherlands and Red Bull Racing celebrates in parc ferme during the F1 Grand Prix of The Netherlands at Circuit Zandvoort on September 05, 2021 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // SI202109051398 // Usage for editorial use only //

A trentasei anni dall’ultima edizione disputata, la Formula 1 fa il suo ritorno a Zandvoort. Ben presto il circuito olandese si rivela un’arma a doppio taglio dal punto di vista dello spettacolo: se, da un lato, le qualifiche offrono infatti un frizzante mix di emozioni, dall’altro, la gara risulta essere una delle più soporifere della stagione, per non dire degli ultimi anni. Alla fine, a spuntarla è Max Verstappen, riprendendosi la leadership in campionato. Restate con noi per scoprire tutti i voti dei protagonisti di giornata!

Max Ver­stap­pen, voto 10: vin­cere in quel modo davan­ti al pro­prio pub­bli­co non era facile. La pres­sione per lui deve essere sta­ta alle stelle. Il gio­vane tal­en­to di casa Red Bull, tut­tavia, sfog­gia anco­ra una vol­ta la sua immen­sa matu­rità, non com­met­ten­do un sin­go­lo errore in tut­to il week-end e rega­lan­dosi una vit­to­ria casalin­ga dal sapore spe­ciale. Il tut­to si con­cretiz­za in una ritrova­ta pri­ma posizione nel­la clas­si­fi­ca piloti. ON THE TOP OF THE WORLD.

Lewis Hamil­ton, voto 9: bat­tere il rivale numero uno davan­ti al pro­prio pub­bli­co sarebbe sta­to un duro colpo dif­fi­cil­mente digeri­bile per quest’ultimo, tut­tavia, al Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca ques­ta vol­ta l’impresa non riesce. E pen­sare che in qual­i­fi­ca ha dovu­to accon­tentar­si del­la sec­on­da posizione per appe­na tren­tot­to milles­i­mi: un nul­la. Ad ogni modo, res­ta da apprez­zare l’attitudine mostra­ta in ogni sin­go­lo giro, nonos­tante il pre­oc­cu­pante sta­to di con­fu­sione gen­erale evi­den­zi­a­to dal pro­prio team, soprat­tut­to nelle fasi con­clu­sive del­la cor­sa. ANCORA DI SALVEZZA.

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Valt­teri Bot­tas, voto 6.5: il Gran Pre­mio d’Olanda ci offre anco­ra una vol­ta un Wood­man nelle vesti di vit­ti­ma sac­ri­f­i­cale. La strate­gia del­la scud­e­ria di Brack­ley, infat­ti, è chiara fin dall’inizio: uti­liz­zare il fin­lan­dese per cer­care di ral­lentare Ver­stap­pen, favoren­do un ritorno di Hamil­ton. Le cose però non van­no come piani­fi­ca­to, e il fin­lan­dese com­mette l’ennesima sba­vatu­ra di una sta­gione fin qui tutt’altro che per­fet­ta, rega­lan­do così la pri­ma posizione all’idolo locale e alla sua RB16B. Come se non bas­tasse, nel cor­so delle ultime tor­nate fa reg­is­trare il giro veloce, costrin­gen­do il com­pag­no di squadra ad effet­tuare un pit-stop extra per ripren­der­si il pun­to che gli era sta­to momen­tanea­mente sot­trat­to. SACRIFICIO.

Pierre Gasly, voto 8.5: una ges­tione degli pneu­mati­ci magis­trale, la sua. Con addirit­tura cinquan­ta­sei giri all’attivo su gomme medie, cosa nem­meno con­tem­pla­ta dalle strate­gie sug­gerite da Pirelli, il francesino di casa AlphaTau­ri riesce a difend­ere la pro­pria posizione dei ten­ta­tivi di recu­pero effet­tuati da Charles Leclerc. Davvero niente male. CHAPEAU.

Charles Leclerc, voto 7.5: per ammis­sione del­lo stes­so Mat­tia Binot­to, nelle con­dizioni attuali non gli si pote­va chiedere di più. Il mon­e­gas­co le pro­va tutte nel ten­ta­ti­vo di super­are l’amico Pierre, ma a nul­la ser­vono la sua aggres­siv­ità in parten­za e la strate­gia con gomme dure elab­o­ra­ta dal­la Scud­e­ria di Maranel­lo. Rived­i­bile la scelta aero­d­i­nam­i­ca fat­ta negli ulti­mi minu­ti del Q3. TESTA A MONZA.

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Fer­nan­do Alon­so, voto 7.5: lo spet­ta­co­lo in ter­ra olan­dese è gen­til­mente offer­to dal Principe di Oviedo. Non fos­se sta­to per lui, infat­ti, dif­fi­cil­mente avrem­mo assis­ti­to ad un po’ di sana azione in pista. Da applausi la parten­za, in par­ti­co­lare l’approccio di Cur­va 3 nel cor­so del pri­mo giro con cui si lib­era piut­tosto facil­mente del vici­no di box, per poi andare a super­are anche Anto­nio Giov­inazzi. Molto bel­lo anche il duel­lo con il con­nazionale Car­los Sainz a pochi giri dal­la bandiera a scac­chi. SHOWMAN.

Car­los Sainz, voto 6.5: una delle sue uscite peg­giori al volante di una mono­pos­to di Maranel­lo. Il madrileno, infat­ti, non solo fat­i­ca fin da subito a reg­gere il rit­mo del com­pag­no di squadra, rime­dian­do oltre una trenti­na di sec­on­di da quest’ultimo, ma allo stes­so tem­po evi­den­zia anche un pre­oc­cu­pante degra­do degli pneu­mati­ci, per lui a dir poco insoli­to. Ora serve capire cosa non ha fun­zion­a­to e resettare tut­to in vista del­la tan­to atte­sa tap­pa ital­iana. FRECCIA SPUNTATA.

Este­ban Ocon, voto 6.5. in qual­i­fi­ca riesce anco­ra una vol­ta a bat­tere il più esper­to Alon­so, seg­no evi­dente che la veloc­ità non gli manchi di cer­to. In gara, tut­tavia, deve arren­der­si alla grin­ta del­lo spag­no­lo, non rius­cen­do a repli­care quan­to fat­to da quest’ultimo. Ad ogni modo, da qualche gara a ques­ta parte le prestazioni sono decisa­mente in crescen­do. UNA DIREZIONE GIUSTA.

Ph. Alpine F1 Team ©

Ser­gio Perez, voto 5: all’interno di un week-end in cui ha sbaglia­to tut­to quel­lo che pote­va sbagliare risul­ta quan­to meno biz­zarro che sia sta­to elet­to “dri­ver of the day”. Il mes­si­cano, infat­ti, dopo essere par­ti­to ulti­mo, spi­at­tel­la subito uno pneu­mati­co ante­ri­ore, venen­do costret­to ad una sos­ta antic­i­pa­ta. Bra­vo, ad ogni modo, a sal­var­si in cor­ner con una bel­la rimon­ta, che comunque res­ta il min­i­mo sin­da­cale quan­do si dispone di una vet­tura tan­to per­for­mante. DISASTER OF THE DAY.

Lan­do Nor­ris, voto 6: una prestazione sicu­ra­mente inaspet­ta­ta, la sua. Era dai tem­pi del Gran pre­mio di Spagna, infat­ti, che non lo vede­va­mo eclis­sar­si così. Nonos­tante tut­to, siamo sicuri che a Mon­za, pista decisa­mente più con­ge­niale alla sua MCL35M, torner­e­mo ad ammi­rare il Lan­do osser­va­to fino a poco pri­ma del week-end olan­dese. ANONYMOUS.

Regia inter­nazionale, voto 2: dal momen­to che la gara di Zand­voort non regala gran­di emozioni, perder­si quei pochi duel­li che si pre­sen­tano rap­p­re­sen­ta un pec­ca­to cap­i­tale. Un grave errore, purtrop­po commes­so più volte, pri­ma in occa­sione del duel­lo tra Gasly e Fer­nan­do Alon­so, poi in occa­sione di quel­lo che ha vis­to coin­volti nuo­va­mente lo spag­no­lo dell’Alpine e Car­los Sainz. Serve più atten­zione. SVEGLIA.

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