Abbiamo avuto il grandissimo onore e piacere di intervistare in esclusiva Mario Isola, Head of F1 & Car Racing per Pirelli, nel week-end del Gran Premio del Belgio, in una domenica mattina “fredda, 14° e con una pioggerellina fine fine che non sembra voler andare via tanto presto”.
Parlando proprio di Pirelli, il fornitore unico per la Formula 1 è alla sua terza visita al Circuit de Spa-Francorchamps, dopo la 24 Ore di Spa nell’ambito del GT World Challenge Europe e la tappa del Rally Belgio. Anche se ci sono più visite ad un circuito, però, non necessariamente si ha un beneficio per una serie specifica, come spiegato da Mario:
“Tra varie serie non c’è molta condivisione di dati. Quello che per noi era importante era la valutazione della pista dopo l’allagamento e smottamento dell’asfalto ad Eau Rouge. I danni sono stati anche nel paddock, e quindi c’era preoccupazione per la pista. Fortunatamente, il team del GT ci ha comunicato che la pista era in ottime condizioni, quindi abbiamo proceduto come al solito”.
Passando poi alla recente modifica di calendario che ha modificato alcune date e ridotto il numero di gare da 23 a 22, abbiamo chiesto delucidazioni sul modus operandi che Pirelli ha per le spedizioni di gomme nei circuiti europei ed extra-europei. Nelle stagioni passate, le squadre dovevano scegliere i set di gomme 8 settimane prima delle gare europee e ben 14 per le altre. Con la pandemia, Pirelli ha preso in mano la gestione dei set di gomme per ogni pilota, ma le mescole variano da circuito a circuito.
“Per noi, come per le squadre di Formula 1, ogni spedizione extra europea viene fatta via nave. Appena il reparto logistica ha visto il nuovo calendario si è attivato per riprogrammare tutte le spedizioni. I nostri container sono già partiti in direzione del Giappone, con le gomme e l’attrezzatura necessaria. Visto il tipo di spedizione, dovremmo riuscire a recuperare le gomme a Shanghai tra una ventina di giorni, e l’attrezzatura a Singapore tra qualche giorno. A quel punto, li reindirizzeremo in base al calendario ed ai bisogni. L’attrezzatura è standard per ogni evento, almeno per la Formula 1, e si tratta di gestire i vari kit a nostra disposizione. Per quanto concerne la produzione di gomme, invece, portiamo per ogni week-end dei set di gomme consecutivi (C1-C2-C3, C2-C3-C4, C3-C4-C5) ed abbiamo dei set a disposizione per eventuali spedizioni. Possiamo sempre produrre nuove gomme, mentre i kit dovrebbero essere acquistati”.
Parlando infine delle gomme da 18″ che faranno il loro debutto in Formula 1 nel 2022, abbiamo chiesto a Mario qualche aggiornamento sulla situazione:
“Il lavoro per le gomme slick è terminato, almeno in pista. Abbiamo avuto l’enorme fortuna di poter eseguire i test come previsti, con le gare che non sono state rinviate. Ora abbiamo una fase di analisi da fare, ma i test slick sono finiti. Ci è rimasto un ultimo test con Alpine a Magny-Cours per le gomme da bagnato, tra il 15 ed il 16 settembre, e poi anche lì potremo fare la fase finale di analisi. Vedremo a fine anno le gomme e poi l’anno prossimo con la rivoluzione della Formula 1”.
Abbiamo infine chiesto un pronostico sulla partenza della Formula 1, alle ore 15, concentrandoci sulla scelta della mescola tra intermedie e slick:
“Prendo una monetina e ti dico! No, seriamente parlando, se le condizioni rimarranno come ora, con questa pioggerellina fine ma costante, quasi sicuramente la mescola sarà l’intermedia. La cosa importante da considerare, però, è che Spa ha una capacità mostruosa di asciugarsi. Passa poco tempo prima che la pista evolva da full wet ad intermedie a slick, e questo sarà fondamentale. Non parlo solo del tempo sul giro per il crossover, che ogni squadra può calcolare tranquillamente, ma anche mantenere un occhio generale sulle condizioni della pista. Spa è così lunga che sostituire le gomme un giro prima o un giro dopo può significare veramente vincere o perdere la gara”.
Nell’eventualità che la gara sia asciutta, Pirelli considera la strategia più veloce ad una sosta, partendo con la gomma media e fermandosi tra il 15° ed il 20° giro per passare alla dura.
Ringraziamo infinitamente Mario Isola e Pirelli per averci concesso questa intervista.
Ph. Pirelli ©