Le monoposto di Formula 1 vengono spesso considerate come apice tecnologico assoluto nel settore automobilistico, ma è davvero così? La Porsche 919 Hybrid EVO, infatti, non è d’accordo.

Cir­cuito del Nur­bur­gring. L’asfalto tra­su­da un calore tremen­do e, tra le centi­na­ia di alberi che cir­con­dano l’Inferno Verde, ser­peg­gia un incon­fondibile sibilo.

Tra curve, salite e discese com­pare e scom­pare ripetu­ta­mente un’auto che, di lì a poco, avrebbe scol­pi­to il pro­prio nome nell’albo degli asso­lu­ti cap­ola­vori ingeg­ner­is­ti­ci. Par­liamo, come avrete capi­to, del­la Porsche 919 Hybrid EVO

Ma par­ti­amo dall’inizio. Nel 1983 Porsche si pre­sen­ta al Nur­bur­gring per un impor­tante week-end di gara met­ten­do al volante di una splen­di­da (e velocis­si­ma) Porsche 956 l’asso del volante Ste­fan Bellof. Durante alcu­ni giri di pro­va peró, la crea­tu­ra del­la Casa auto­mo­bilis­ti­ca tedesca, con­dot­ta magis­tral­mente dal pilota ale­man­no, seg­na un incred­i­bile record arre­stando la cor­sa del cronometro a 6 minu­ti e 11 sec­on­di

Record che è rimas­to tale per ben 35 anni, fino al 2018, quan­do Porsche cer­cò i reali lim­i­ti di una vet­tura LMP1 svin­co­la­ta dai rigidis­si­mi rego­la­men­ti FIA. 

Ci sareb­bero numerosi modi per descri­vere il risul­ta­to finale, ma prob­a­bil­mente il più effi­cace è sem­plice­mente questo: 5 minu­ti e 19 sec­on­di. Nuo­vo, incred­i­bile record.

Ma quali sono i seg­reti dietro a questo scon­vol­gente risultato?

Le auto da cor­sa comune­mente dette a ruote  cop­erte nascon­dono soluzioni tec­no­logi­co-aero­d­i­namiche estrema­mente avan­zate. Il propul­sore, in questo caso, è ibri­do, com­pos­to da un’unità endoter­mi­ca a 4 cilin­dri dis­posti a V con turbina da cir­ca 720 CV e un motore elet­tri­co da cir­ca 440 CV che gestisce l’asse ante­ri­ore. La trazione è gen­eral­mente pos­te­ri­ore anche se, gra­zie all’intervento del propul­sore elet­tri­co può diventare inte­grale. Nonos­tante la pre­sen­za di tut­ti questi ele­men­ti, la vet­tura fa reg­is­trare un peso di soli 849 kg (sen­za pilota) svilup­pan­do tut­tavia, attra­ver­so split­ter, alet­toni pos­te­ri­ori, numerosi gen­er­a­tori di vor­tice dis­posti anche sul fon­do piat­to e un impor­tante dif­fu­sore, un enorme cari­co aerodinamico. 

Ele­men­ti nec­es­sari nel caso si voglia trasfor­mare un’auto in una leggenda. 

919 Hybrid EVO a Porsche: mis­sione compiuta.

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