Come mai Sebastian Vettel è stato squalificato dal Gran Premio di Ungheria? Ci sono serie speranze per il ricorso di Aston Martin? Com’è modificato il regolamento nel corso del tempo? Benvenuti ad Hammer Rules, rubrica di approfondimento del regolamento di Formula 1.
A cosa serve il litro di carburante?
La FIA, nel suo regolamento tecnico, ha indicato all’articolo 6.6.2 la necessità da parte delle squadre di consegnare un litro di carburante utilizzato nel corso della gara per controlli. Si introdusse tale regola vari decenni fa per verificare che nelle vetture scorresse lo stesso carburante registrato precedentemente presso la FIA, senza aggiunte di alcun tipo né modifiche tali da variare pesantemente le performance in pista. Normalmente, da un litro di carburante si ottengono quattro campioni: il tecnico FIA in pista ne analizza un primo, un laboratorio indipendente verifica il secondo, la squadra ne mantiene un terzo ed un quarto rimane a disposizione per eventuali ulteriori controlli. Tale regola ha fatto qualche vittima nel corso del tempo, ed ha subìto qualche modifica per eliminare aree grigie del regolamento. Andiamo a vedere nel dettaglio.
Pre-2013: un litro di carburante
In tempi moderni, fino al Gran Premio di Abu Dhabi del 2012, la regola riguardante il litro di carburante recitava quanto segue:
Le squadre devono assicurarsi che un litro di carburante possa essere prelevato dalla vettura in ogni momento durante l’Evento.
Eccetto in casi di forza maggiore (accettati come tali dai commissari dell’evento), se viene richiesto un campione di carburante dopo una sessione di prova, la vettura in questione deve essere rientrata ai box autonomamente.
Art. 6.6.2 del Regolamento Tecnico della Formula 1, ed. 2012. © FIA
Tale regola trovò, ironia della sorte, una illustre vittima in Sebastian Vettel, allora pilota Red Bull. Qualificatosi terzo al Gran Premio di Abu Dhabi, il tedesco si fermò in pista dopo richiesta della squadra nel suo in-lap. I commissari verificarono la presenza del carburante nella vettura, ma non ci fu modo di raggiungere il litro richiesto e la squalifica colpì il tedesco, che partì dalla pit lane dopo delle modifiche all’assetto — tali da violare il parco chiuso.
Proprio a seguito di quell’evento, la FIA modificò la regola nel 2013, in modo da eliminare una zona grigia molto pesante.
2013-attuale: un litro e più
La nuova regola entrò in vigore nel 2013, con ancora la richiesta del litro di carburante, ma con un paragrafo ulteriore atto a fugare qualsiasi dubbio:
Le squadre devono assicurarsi che un litro di carburante possa essere prelevato dalla vettura in ogni momento durante l’Evento.
Dopo una sessione di prova [si intende sia libera che di qualifica, ndr], se una vettura non è tornata ai box autonomamente, la squadrà dovrà consegnare il campione precedentemente indicato, più il quantitativo di carburante che sarebbe stato normalmente usato per tornare in pit lane. Il quantitativo addizionale di carburante sarà indicato dalla FIA.
Art. 6.6.2 del Regolamento Tecnico della Formula 1, ed. 2013–2021. © FIA
Tutte le squadre sanno che i controlli possono essere eseguiti in ogni momento, e nessuno rischierebbe di non avere il prezioso litro nel serbatoio: si guadagna veramente poco e si rischia tantissimo. L’aggiunta all’articolo non viene però applicata in maniera stretta in gara, perché i margini durante l’evento principe del week-end sono estremamente stretti.
Vettel ed Aston Martin: c’era più carburante?
Quando una vettura si ferma in pista, Jo Bauer — delegato tecnico FIA — fa sì che venga controllata per il quantitativo di carburante nel serbatoio. Questa cosa è stata applicata nel week-end ungherese per Vettel, Russell e Latifi, tutti e tre fermatisi in pista dopo la bandiera a scacchi. Mentre i due alfieri Williams sono stati trovati in regola, per Vettel il campione estratto era di soli 0.3 litri, molto meno di quanto necessario. La squalifica è arrivata subito dopo, con il Team Principal Otmar Szafnauer che ha subito fatto una richiesta di appello alla FIA.
Secondo le disposizioni tecniche, infatti, l’unico modo per estrarre il carburante dalla vettura è mediante il bocchettone attraverso cui si rifornisce la vettura. Prima dell’era turbo-ibrida, infatti, le squadre potevano anche smontare la vettura per estrarre il carburante in ogni modo: tale concessione non esiste dal 2014 in avanti. Szafnauer, proprio riferendosi al caso di Vettel, ha dichiarato fin da subito che la fermata in pista era dovuta ad un problema della pompa di benzina, e che proprio la pompa rotta avrebbe impedito di prelevare l’intero campione. Una parte della difesa riguarderà proprio la pompa rotta e l’impossibilità di sostituirla con un’altra, funzionante, per poter prelevare il carburante necessario al controllo.
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