SPIELBERG, AUSTRIA - JULY 04: Race winner Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Red Bull Racing RB16B Honda past a grandstand full of his fans celebrating during the F1 Grand Prix of Austria at Red Bull Ring on July 04, 2021 in Spielberg, Austria. (Photo by Getty Images/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202107040291 // Usage for editorial use only //

Il secondo round tra le alture della Stiria si concretizza nel primo reale tentativo di fuga da parte di Max Verstappen, con Lewis Hamilton che, dopo il quarto posto ottenuto al termine del Gran Premio d’Austria, inizia ad avvertire la pressione di una classifica sempre più pesante. Lo spettacolo, tuttavia, non abbonda al Red Bull Ring, eccezione fatta per l’accesissimo duello tra Charles Leclerc e Sergio Perez. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata. 

Max Ver­stap­pen, voto 10: davan­ti alla marea orange river­sa­tasi a Spiel­berg esclu­si­va­mente per lui, l’olandese era chiam­a­to a bis­sare la vit­to­ria ottenu­ta appe­na una set­ti­mana fa sul­lo stes­so cir­cuito. Det­to, fat­to: il suo dominio ques­ta vol­ta, se pos­si­bile, risul­ta anco­ra più schi­ac­ciante, con­sideran­do la man­i­fes­ta supe­ri­or­ità osser­va­ta soprat­tut­to nel cor­so del­la domeni­ca. Max las­cia il Gran Pre­mio  d’Austria con trentadue pun­ti di van­tag­gio sul suo rivale numero uno nel­la lot­ta iri­da­ta: un dis­tac­co impor­tante, che lo pone, a questo pun­to, nel ruo­lo di favorito per la con­quista del Mon­di­ale. VERSO L’INFINITO E OLTRE

Ph. McLaren F1 ©

Valt­teri Bot­tas, voto 7.5: la pri­ma delle due Mer­cedes al tra­guar­do. In qual­i­fi­ca si piaz­za alle spalle del suo com­pag­no di squadra per meno di trentac­inque milles­i­mi: un nul­la. In gara, invece, nel cor­so delle fasi iniziali, si ritro­va ad inseguire uno strepi­toso Lan­do Nor­ris, rius­cen­do poi a pas­sar­lo ai box gra­zie ad una penal­ità asseg­na­ta a quest’ultimo dai com­mis­sari. Suc­ces­si­va­mente, il fin­lan­dese mette in luce un otti­mo pas­so con gli pneu­mati­ci duri, moti­vo per cui, temen­do un ritorno improvvi­so del bri­tan­ni­co del­la McLaren, gli uomi­ni del­la scud­e­ria di Brack­ley deci­dono di scam­biare le posizioni in pista tra lui ed Hamil­ton, così da assi­cu­rar­si almeno uno dei restanti gra­di­ni del podio. Mis­sione com­pi­u­ta. TEAM PLAYER. 

Lan­do Nor­ris, voto 9.5: sen­za alcun dub­bio l’eroe di gior­na­ta. A com­in­cia­re dalle qual­i­fiche, è lui ad infi­ammare lo spet­ta­co­lo, facen­do reg­is­trare un tem­po che per appe­na quar­an­tot­to milles­i­mi non gli vale la pole. La vera sor­pre­sa, però, arri­va in gara, quan­do dimostra di possedere il rit­mo nec­es­sario per gio­car­si il podio con le due W12. Pec­ca­to per la penal­ità, a nos­tro dire immer­i­ta­ta, com­mi­natagli dai giu­di­ci di gara in segui­to ad un acce­so duel­lo con Perez, per­ché sen­za di essa avrebbe con­clu­so con ogni prob­a­bil­ità in sec­on­da posizione. BABY SHARK

Lewis Hamil­ton, voto 6.5: l’obiettivo al via di questo week-end, alla luce di quan­to mostra­to nel pri­mo appun­ta­men­to di Stiria da Ver­stap­pen e dal­la Red Bull, era quel­lo di lim­itare i dan­ni. Purtrop­po per il Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, il quar­to pos­to finale com­por­ta una perdi­ta di ulte­ri­ori quat­tordi­ci pun­ti nei con­fron­ti dell’olandese, pri­mo sul tra­guar­do e autore del giro veloce. Prob­a­bil­mente la pres­sione inizia a far­si sen­tire anche su di lui, dal momen­to che l’errore che lo ha por­ta­to a dan­neg­gia­re il fon­do e a perdere di con­seguen­za trenta pun­ti di cari­co aero­d­i­nam­i­co è sta­to commes­so in totale soli­tu­dine, forse per cer­care in qualche modo di ridurre il gap dal leader. TESTA A SILVERSTONE

Ph. Daim­ler AG ©

Car­los Sainz, voto 8: l’ennesima gara cor­sa con estrema intel­li­gen­za e grande matu­rità. Lo spag­no­lo, par­ti­to su pneu­mati­ci duri, giro dopo giro ricostru­isce la pro­pria clas­si­fi­ca, per poi montare la mesco­la media nel finale e strap­pare a Daniel Ric­cia­r­do la quin­ta posizione pro­prio nel cor­so dell’ultima tor­na­ta. Un’ul­te­ri­ore con­fer­ma di quan­to sia affid­abile questo pilota, qualo­ra ce ne fos­se bisog­no. RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO

Ser­gio Perez, voto 5.5: in una gior­na­ta in cui la RB16B sem­bra non avere rivali, il mes­si­cano invece ne com­bi­na di tut­ti i col­ori. Vit­ti­ma di un ecces­so di fidu­cia nei pro­pri mezzi, ten­ta il sor­pas­so all’esterno su Lan­do Nor­ris, finen­do però nel­la ghi­a­ia e per­den­do non poche posizioni. Ritrovatosi ques­ta vol­ta dietro alla McLaren di Ric­cia­r­do, non solo non riesce a sbaraz­zarsi di quest’ultimo, ma viene pas­sato anche dal­la SF21 di Charles Leclerc, il quale suc­ces­si­va­mente gli causerà non pochi prob­le­mi, facen­dogli rime­di­are due penal­ità da cinque sec­on­di l’una. Da lui ci si atten­de­va ben altro che un ses­to pos­to. DISASTER MOVIE

Daniel Ric­cia­r­do, voto 7.5: con­frontan­do le prestazioni in qual­i­fi­ca e in gara, pare che sul­la MCL35M numero tre abbiano cor­so due piloti diver­si. Dopo essere par­ti­to da una tredices­i­ma posizione a dir poco delu­dente, infat­ti, l’australiano si trasfor­ma, ren­den­dosi pro­tag­o­nista di numerosi duel­li e per­den­do la quin­ta posizione nel­la sfi­da con Sainz sola­mente nel cor­so dell’ultimo pas­sag­gio. La sper­an­za è quel­la di rived­er­lo quan­to pri­ma al top nel prosieguo del­la sta­gione. DANIEL DUE FACCE

Ph. Fer­rari Media Center ©

Charles Leclerc, voto 8: fin dai pri­mi metri si prende la sce­na a suon di sor­pas­si, infi­lan­dosi in spazi sola­mente a lui vis­i­bili. I prob­le­mi, tut­tavia, iniziano quan­do, dopo esser­si fer­ma­to ai box, rien­tra alle spalle di Ser­gio Perez, pilota che ave­va già super­a­to prece­den­te­mente. Per ben due volte, infat­ti, Charles viene forza­to al di là dei lim­i­ti del­la pista dal mes­si­cano, finen­do in ghi­a­ia. Il risul­ta­to è delu­dente, dal momen­to che Perez ricev­erà sola­mente dieci sec­on­di penal­ità, ter­mi­nan­do ugual­mente davan­ti al mon­e­gas­co del­la Fer­rari. L’amaro otta­vo pos­to, ad ogni modo, non può oscu­rare lo spet­ta­co­lo d’altri tem­pi offer­to dal mon­e­gas­co, e lo stra­or­di­nario approc­cio con qui quest’ultimo affronta­va Cur­va 3 e Cur­va 4, risul­tan­do incred­i­bil­mente effi­cace in ogni con­fron­to con gli avver­sari. CORPO A CORPO

Pierre Gasly, voto 7: nonos­tante una vet­tura piut­tosto aggres­si­va sug­li pneu­mati­ci lo costringa ad effet­tuare una sos­ta in più, riesce comunque a ter­minare in zona pun­ti, bat­ten­do anco­ra una vol­ta il vici­no di box, trop­po fuman­ti­no. Con­sideran­do l’ottima ses­ta posizione ottenu­ta in qual­i­fi­ca, tut­tavia, era lecito aspet­tar­si qual­cosi­na in più. BICCHIERE MEZZO PIENO… O MEZZO VUOTO?

Fer­nan­do Alon­so, voto 7: dopo lo sfor­tu­na­to episo­dio che lo ha vis­to coin­volto con Sebas­t­ian Vet­tel durante lo svol­gi­men­to del Q2, ave­va imme­di­ata­mente promes­so ai suoi tifosi una grande rimon­ta. E così è sta­to, almeno in parte. Sebbene l’Alpine, infat­ti, non bril­lasse sul­la lun­ga dis­tan­za, lo spag­no­lo è rius­ci­to a far­si spazio tra le vet­ture di cen­tro grup­po, rius­cen­do infine a fare suo il pun­ti­ci­no del dec­i­mo pos­to, al ter­mine di un bel­lis­si­mo duel­lo con George Rus­sell, reso anco­ra più bel­lo dall’estrema cor­ret­tez­za mostra­ta dai due. Quan­do la lot­ta chia­ma, Fer­nan­do non si tira mai indi­etro. FUORI I MUSCOLI. 

Ph. Alpine F1 Team ©

Kimi Raikko­nen, voto 4: una men­zione (dis)onorevole va, infine, al buon KR7. Nelle fasi finali di una gara pas­sa­ta a lottare con i piloti di cen­tro grup­po, non sen­za qualche dif­fi­coltà, pro­prio sul più bel­lo Kimi si las­cia andare ad un errore incred­i­bil­mente grossolano, sper­o­nan­do un incolpev­ole Vet­tel e ponen­do difat­ti fine alla cor­sa di quest’ultimo oltre che alla sua. Non pro­prio una bel­la immag­ine. BWOAH