Il secondo round tra le alture della Stiria si concretizza nel primo reale tentativo di fuga da parte di Max Verstappen, con Lewis Hamilton che, dopo il quarto posto ottenuto al termine del Gran Premio d’Austria, inizia ad avvertire la pressione di una classifica sempre più pesante. Lo spettacolo, tuttavia, non abbonda al Red Bull Ring, eccezione fatta per l’accesissimo duello tra Charles Leclerc e Sergio Perez. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Max Verstappen, voto 10: davanti alla marea orange riversatasi a Spielberg esclusivamente per lui, l’olandese era chiamato a bissare la vittoria ottenuta appena una settimana fa sullo stesso circuito. Detto, fatto: il suo dominio questa volta, se possibile, risulta ancora più schiacciante, considerando la manifesta superiorità osservata soprattutto nel corso della domenica. Max lascia il Gran Premio d’Austria con trentadue punti di vantaggio sul suo rivale numero uno nella lotta iridata: un distacco importante, che lo pone, a questo punto, nel ruolo di favorito per la conquista del Mondiale. VERSO L’INFINITO E OLTRE.
Valtteri Bottas, voto 7.5: la prima delle due Mercedes al traguardo. In qualifica si piazza alle spalle del suo compagno di squadra per meno di trentacinque millesimi: un nulla. In gara, invece, nel corso delle fasi iniziali, si ritrova ad inseguire uno strepitoso Lando Norris, riuscendo poi a passarlo ai box grazie ad una penalità assegnata a quest’ultimo dai commissari. Successivamente, il finlandese mette in luce un ottimo passo con gli pneumatici duri, motivo per cui, temendo un ritorno improvviso del britannico della McLaren, gli uomini della scuderia di Brackley decidono di scambiare le posizioni in pista tra lui ed Hamilton, così da assicurarsi almeno uno dei restanti gradini del podio. Missione compiuta. TEAM PLAYER.
Lando Norris, voto 9.5: senza alcun dubbio l’eroe di giornata. A cominciare dalle qualifiche, è lui ad infiammare lo spettacolo, facendo registrare un tempo che per appena quarantotto millesimi non gli vale la pole. La vera sorpresa, però, arriva in gara, quando dimostra di possedere il ritmo necessario per giocarsi il podio con le due W12. Peccato per la penalità, a nostro dire immeritata, comminatagli dai giudici di gara in seguito ad un acceso duello con Perez, perché senza di essa avrebbe concluso con ogni probabilità in seconda posizione. BABY SHARK.
Lewis Hamilton, voto 6.5: l’obiettivo al via di questo week-end, alla luce di quanto mostrato nel primo appuntamento di Stiria da Verstappen e dalla Red Bull, era quello di limitare i danni. Purtroppo per il Campione del Mondo in carica, il quarto posto finale comporta una perdita di ulteriori quattordici punti nei confronti dell’olandese, primo sul traguardo e autore del giro veloce. Probabilmente la pressione inizia a farsi sentire anche su di lui, dal momento che l’errore che lo ha portato a danneggiare il fondo e a perdere di conseguenza trenta punti di carico aerodinamico è stato commesso in totale solitudine, forse per cercare in qualche modo di ridurre il gap dal leader. TESTA A SILVERSTONE.
Carlos Sainz, voto 8: l’ennesima gara corsa con estrema intelligenza e grande maturità. Lo spagnolo, partito su pneumatici duri, giro dopo giro ricostruisce la propria classifica, per poi montare la mescola media nel finale e strappare a Daniel Ricciardo la quinta posizione proprio nel corso dell’ultima tornata. Un’ulteriore conferma di quanto sia affidabile questo pilota, qualora ce ne fosse bisogno. RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO.
Sergio Perez, voto 5.5: in una giornata in cui la RB16B sembra non avere rivali, il messicano invece ne combina di tutti i colori. Vittima di un eccesso di fiducia nei propri mezzi, tenta il sorpasso all’esterno su Lando Norris, finendo però nella ghiaia e perdendo non poche posizioni. Ritrovatosi questa volta dietro alla McLaren di Ricciardo, non solo non riesce a sbarazzarsi di quest’ultimo, ma viene passato anche dalla SF21 di Charles Leclerc, il quale successivamente gli causerà non pochi problemi, facendogli rimediare due penalità da cinque secondi l’una. Da lui ci si attendeva ben altro che un sesto posto. DISASTER MOVIE.
Daniel Ricciardo, voto 7.5: confrontando le prestazioni in qualifica e in gara, pare che sulla MCL35M numero tre abbiano corso due piloti diversi. Dopo essere partito da una tredicesima posizione a dir poco deludente, infatti, l’australiano si trasforma, rendendosi protagonista di numerosi duelli e perdendo la quinta posizione nella sfida con Sainz solamente nel corso dell’ultimo passaggio. La speranza è quella di rivederlo quanto prima al top nel prosieguo della stagione. DANIEL DUE FACCE.
Charles Leclerc, voto 8: fin dai primi metri si prende la scena a suon di sorpassi, infilandosi in spazi solamente a lui visibili. I problemi, tuttavia, iniziano quando, dopo essersi fermato ai box, rientra alle spalle di Sergio Perez, pilota che aveva già superato precedentemente. Per ben due volte, infatti, Charles viene forzato al di là dei limiti della pista dal messicano, finendo in ghiaia. Il risultato è deludente, dal momento che Perez riceverà solamente dieci secondi penalità, terminando ugualmente davanti al monegasco della Ferrari. L’amaro ottavo posto, ad ogni modo, non può oscurare lo spettacolo d’altri tempi offerto dal monegasco, e lo straordinario approccio con qui quest’ultimo affrontava Curva 3 e Curva 4, risultando incredibilmente efficace in ogni confronto con gli avversari. CORPO A CORPO.
Pierre Gasly, voto 7: nonostante una vettura piuttosto aggressiva sugli pneumatici lo costringa ad effettuare una sosta in più, riesce comunque a terminare in zona punti, battendo ancora una volta il vicino di box, troppo fumantino. Considerando l’ottima sesta posizione ottenuta in qualifica, tuttavia, era lecito aspettarsi qualcosina in più. BICCHIERE MEZZO PIENO… O MEZZO VUOTO?
Fernando Alonso, voto 7: dopo lo sfortunato episodio che lo ha visto coinvolto con Sebastian Vettel durante lo svolgimento del Q2, aveva immediatamente promesso ai suoi tifosi una grande rimonta. E così è stato, almeno in parte. Sebbene l’Alpine, infatti, non brillasse sulla lunga distanza, lo spagnolo è riuscito a farsi spazio tra le vetture di centro gruppo, riuscendo infine a fare suo il punticino del decimo posto, al termine di un bellissimo duello con George Russell, reso ancora più bello dall’estrema correttezza mostrata dai due. Quando la lotta chiama, Fernando non si tira mai indietro. FUORI I MUSCOLI.
Kimi Raikkonen, voto 4: una menzione (dis)onorevole va, infine, al buon KR7. Nelle fasi finali di una gara passata a lottare con i piloti di centro gruppo, non senza qualche difficoltà, proprio sul più bello Kimi si lascia andare ad un errore incredibilmente grossolano, speronando un incolpevole Vettel e ponendo difatti fine alla corsa di quest’ultimo oltre che alla sua. Non proprio una bella immagine. BWOAH.