Max Verstappen vince il Gran Premio d’Austria in solitaria, davanti a Bottas e un incredibile e temerario Lando Norris. Fatica Hamilton, solo quarto. La dura lotta al Mondiale per il sette volte Campione del Mondo è sempre più dura.
Ci risiamo. Ancora una volta il Red Bull Ring accoglie un round del mondiale 2021, in una lotta al dominio in cui al momento, ad avere la meglio, è la squadra di casa. Max è davanti a tutti. Lewis solo quarto. Ma, come insegna la storia, nulla è impossibile. L’importante, per il britannico, è porre fine alle incornate consecutive ottenute dalla Red Bull negli ultimi quattro Gran Premi. L’importante, per il britannico, è stare attento a chi dalla prima fila, in Formula 1, ci parte per la prima volta. Come Lando Norris, per esempio.
Tutto è pronto, si parte. E al secondo giro si rallenta, per una Safety Car, con Ocon fuori. Al quarto giro la gara riprende, e inizia la vera battaglia: Max vola, mentre Norris si difende da Perez, che finisce in ghiaia e scala in decima piazza. Manovra che costa al numero 4 della McLaren cinque secondi di penalità. Quattordicesimo passaggio: Leclerc, approfitta dei problemi post ghiaia della RB16B del messicano e fa sua la settima posizione. Un disperato “More power” parte dal team radio di Hamilton che, al ventunesimo giro riesce ad agguantare il britannico orange, un po’ arreso dalla notizia della penalità.

Ricciardo, Leclerc e Perez formano il trenino a tre vagoni del 28esimo giro. Un’ordinata sfumatura cromatica in cui il primo è chi, fino ad oggi, non ha vissuto una stagione degna del suo talento. Daniel entra alla tornata 31 ai box per la prima sosta, rientrando dodicesimo. Seguono Norris, che sconta la sua penalità, e Bottas, che ringrazia per un podio teoricamente regalato. Passano dalla pit Hamilton e Verstappen, autore di un dominio in solitaria. Con il cambio gomme di Perez, la Ferrari perde l’occasione di una quinta piazza. Leclerc si ferma solo al giro 35, tornando in pista decimo, dietro al messicano. L’inquadratura, cinque giri dopo, è tutta per il quartetto guidato da Gasly, seguito da Ricciardo, Perez e Lecerc. Gli ultimi due, danno spettacolo: il monegasco attacca, Perez gli tira una ruotata e gli dà una spintarella sulla ghiaia. E allora, investigazione sia. E cinque secondi di penalità anche per Perez.
Gasly entra ai box al quarantasttesimo giro e il trio che lo segue ringrazia. È ancora lotta Perez/Leclerc: il monegasco cerca un soprasso “impossibile” ma il messicano gli serve un’ennesima spinta. Ed è ancora ghiaia. E altri 5 secondi di penalità per El Checo. Al 50esimo giro rientra anche Sainz. Torna in pista e passa Tsunoda, conquistando l’ottava piazza.

“Sei libero di attaccare Lewis, Valtteri”, qualcosa di mai sentito pronunciare dalla casa della Stella dal 2017. Ordine di scuderia e Bottas passa. E Norris passa. Lewis è quarto. Mancano dieci giri dal termine, e il leader Max rientra ai box per finire la corsa con tranquillità e gomma più fresca. Russell si aggrappa ad una zona punti difendendo da Alonso, mentre poco più avanti Leclerc tenta invano un attacco a Ricciardo. Il muretto di Maranello ordina e i Cavallini eseguono, Sainz passa Leclerc e mette nel mirino l’australiano McLaren. E ce la fa, all’ultimo giro, passando anche Perez. Ed è quinto. Bandiera a scacchi in bandiera a gialla: Vettel e Raikkonen si scontrano e sono out.
Super Max, di forza, vince ancora, abbracciato dal boato della torcida orange sulle tribune del Red Bull Ring.Adesso, obiettivo Silverstone, la terra del feudo Mercedes, la terra di Sir Lewis. E con quello “sprint” in più, ci sarà da divertirsi. Come non ci si divertiva da tempo.
Ph. Red Bull Content Pool / Ferrari Media Center / McLaren F1 ©️