La Red Bull stravince in casa propria e lo fa dominando l’intera corsa con un perfetto Max Verstappen, lasciando la Mercedes e Lewis Hamilton completamente a bocca asciutta.
Ci sono ben poche cose in grado di eguagliare o arricchire una vittoria ottenuta in casa propria e tra queste vi sono il conseguimento di una doppietta o, in alternativa, un successo avvalorato da un ampio margine accumulato nei confronti di chi insegue, tanto in pista, quanto in classifica. E la seconda, in particolare, si applica perfettamente al caso andato in scena nel corso della prima delle due tappe mondiali previste in Stiria.
La vittoria ottenuta da Max Verstappen è il frutto di una pura superiorità che il binomio uomo-macchina in questione ha mostrato per tutto l’arco del week-end e nei confronti del quale nulla hanno potuto Lewis Hamilton e la Mercedes tutta. Pur avendo avuto diversi elementi a favore tali da consentire alcune variazioni strategiche nel corso della gara, non sembra esserci mai davvero stata, per Mercedes, alcuna reale possibilità di replica attraverso cui sferrare un attacco al vertice.
Il motivo? Una pura mancanza di velocità che la F1 W12 ha accusato nei confronti della RB16B.
Il duo Verstappen-Red Bull ha, infatti, mostrato un margine velocistico tale da render vano qualsiasi tentativo di assalto da parte del più diretto, ma pur sempre lontano, inseguitore anglo-tedesco. In più, a complicare la vita della Mercedes, vi è una scelta che, con le dovute valutazioni fatte a posteriori, non può che essere giudicata controproducente se inserita nel contesto in questione.
Occorre ricordare, a riguardo, che Lewis Hamilton ha compiuto ben due run su gomme medie nel corso del Q2, esaurendo così eventuali scorte di mescole gialle da tenere in garage in fase di gara. L’olandese, al contrario, ha eseguito un solo run su tale compound e ha potuto, così, conservarne uno nuovo e integro da utilizzare, qualora si fosse presentata la necessità, durante la corsa.
Di conseguenza, diventa anche più semplice spiegare il perché della mancata risposta strategica da parte della Mercedes, che avrebbe potuto beneficiare di un ipotetico secondo stop al fine di montare un ulteriore set di pneumatici attraverso cui tentare di recuperare su un Verstappen gradatamente più lento a causa del naturale degrado delle gomme. La casa di Stoccarda, però, pur avendo il margine e la possibilità di variare la tattica secondo questa visione, è stata fortemente scoraggiata proprio dalla disponibilità, per l’olandese, di un nuovo set di mescole medie e dalla velocità stessa di cui egli ha potuto beneficiare senza particolari sforzi apparenti che annulla, così, qualsiasi tentativo da parte della concorrenza.
In più e sempre all’interno di tale scenario ipotetico, la Red Bull avrebbe avuto tanto il margine necessario ad effettuare un undercut, quanto il passo essenziale per raggiungere ed eventualmente superare Hamilton. Pertanto, appare ancor più chiaro quanto il mix di superiorità tecnica e disponibilità di mescola abbia pesato nelle strategie di casa Mercedes, chiusasi a riccio su una posizione dalla quale non avrebbe potuto svincolarsi e costituendo uno scenario che, a parità di condizioni meteorologiche, potrebbe riproporsi già tra qualche giorno, quando scatterà il via del Gran Premio d’Austria.
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