2021 Styrian Grand Prix, Friday - Steve Etherington

Dopo un week-end dominato dall’accoppiata Red Bull — Verstappen, in Mercedes iniziano a crollare le prime certezze.

Nes­sun errore in Stiria, tut­to per­fet­to. Il mas­si­mo non è bas­ta­to. Lewis Hamil­ton sbaglia pochissi­mo e dai box azzec­ca­no la strate­gia, ma non bas­ta. Domeni­ca, bat­tere Ver­stap­pen era fran­ca­mente impos­si­bile. Dopo anni, per la pri­ma vol­ta vedi­amo un Gran Pre­mio total­mente dom­i­na­to da un team che non sia quel­lo di Brack­ley. A fine gara, le fac­ce nel box delle frec­ce d’ar­gen­to dicono tan­to, forse tut­to. Non è nè dis­per­azione né rab­bia, ciò che esp­ri­mono gli occhi di chi­unque all’in­ter­no del box è un mix di con­sapev­olez­za e delu­sione. Per­ché se ti chi­a­mi Mer­cedes, un sec­on­do e un ter­zo pos­to sono una sconfitta.

Un fine set­ti­mana pas­sato a rin­cor­rere, per Lewis e Valt­teri, che non sono mai sta­ti in gra­do di arginare o con­tro­bat­tere allo strapotere del­la cop­pia aus­tro-olan­dese. Non è bas­ta­to un giro magis­trale il saba­to, non è bas­ta­ta un’ot­ti­ma gara la domeni­ca. Per un team abit­u­a­to a stravin­cere, perdere così è la cosa peg­giore che pos­sa accadere. Per­ché, quest’an­no, la Red Bull è veloce, dan­nata­mente veloce, men­tre in Mer­cedes si sono evi­den­te­mente per­si per stra­da. Perdere due dec­i­mi di sec­on­do nel drit­to, non è affat­to normale.

Il ner­vo­sis­mo, in casa Mer­cedes, sale in maniera diret­ta­mente pro­porzionale alle pres­sioni esterne e alle gare sen­za vit­to­ria. Ormai, è dal Mont­melò che una frec­cia d’ar­gen­to non sale sul gradi­no più alto del podio. Una serie di quat­tro gare sen­za vit­to­rie di Lewis Hamil­ton non si vede­va dal lon­tano 2016, quan­do Ros­berg gli ha sof­fi­a­to il mon­di­ale. Non cer­to un buon seg­no per Lewis. Se invece si guar­da la situ­azione dal pun­to di vista dei team, per trovare una serie di quat­tro gare sen­za una frec­cia da argen­to davan­ti a tut­ti alla bandiera a scac­chi, bisogna scen­dere la scala a pioli dei ricor­di fino all’or­mai lon­tanis­si­mo 2013.

Se fos­se la fine di un’era? Se stes­si­mo davvero assis­ten­do ad un pas­sag­gio di con­seg­ne nel­l’an­no in cui meno ce lo sarem­mo aspet­ta­to, vis­to il calo del­lo svilup­po, dovu­to al cam­bio di rego­la­men­to dal 2022. Lo sapre­mo solo viven­do, ma già il fat­to che siamo qui a porg­er­ci la doman­da, fa venire dei dub­bi sul finale.

Ph. Daim­ler AG