Per una gara avara di emozioni in testa, che ha visto Red Bull conquistare la quarta vittoria consecutiva, tornano le cinque pillole, rubrica in cui Riccardo Ronchini analizza i cinque fatti principali del Gran Premio di Stiria.
1. TRE SU QUATTRO. Seconda vittoria consecutiva, la terza nelle ultime quattro gare. Max Verstappen è una vera macchina da guerra, uno schiacciasassi. Un vero e proprio dominio quello del pilota olandese in Austria, che in gara ha letteralmente surclassato Lewis Hamilton, allungando ulteriormente nella classifica del mondiale. Un trend semplicemente pazzesco quello di Red Bull, che dal Gran Premio di Monaco sa solo vincere. La RB16B è semplicemente irresistibile, l’impressione è che il titolo iridato lo possano perdere solo loro.
2. BATOSTA LEWIS. Non era assolutamente il favorito per vincere il Gran Premio, ma nessuno si sarebbe aspettato che il sette volte iridato fosse così lontano, in termini di ritmo, dal suo acerrimo rivale. Quarto week-end consecutivo in cui perde punti nei confronti di Verstappen, un trend negativo che comincia a preoccupare. Il distacco in classifica ora recita diciotto punti di ritardo, niente di irrecuperabile, ma in un momento così delicato, diventa fondamentale tornare alla vittoria il prima possibile.
3. DILEMMA FERRARI. Un week-end che non può non lasciare l’amaro in bocca a Maranello. Il ritmo della SF21 a Spielberg avrebbe consentito di chiudere serenamente al quinto posto, forse anche qualcosa in più, ma un sabato semplicemente non all’altezza e il contatto al via tra Gasly e Leclerc, ha obbligato il monegasco a compiere una gara di rimonta. Grande corsa di Carlos Sainz, che dalla dodicesima casella riesce a recuperare fino alla sesta posizione, il massimo raggiungibile. Arrivano comunque punti importanti, che per la classifica costruttori fanno sempre comodo.

4. CERTEZZA NORRIS. Ma che stagione sta facendo il buon Lando? Ennesimo week-end a livelli eccezionali, a partire dal sabato. Anche grazie alla penalità di Bottas, si regala la possibilità di partire dalla terza casella, ma il suo giro del Q3 resta una perla di rara bellezza. La gara è normale amministrazione e gestione del quinto posto, il massimo possibile, senza mai correre alcun rischio, dimostrando grandissima maturità.
5. ENNESIMO RAMMARICO. Questo titolo non può che essere dedicato a Pierre Gasly. Il pilota francese, in questo inizio di stagione sta faticando notevolmente a portare a casa risultati importanti per la squadra. Il grande rammarico è che al sabato le premesse sono sempre le migliori, in quanto Pierre in qualifica è sempre vicino ai primi. Nella gara odierna, il talento AlphaTauri non ha alcuna colpa nel suo ritiro, però resta la grande delusione di una gara che poteva essere ottima e che ancora una volta non ha dato portato i frutti sperati.
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