Dopo aver stupito a Monaco e mostrato buone cose a Baku, la Ferrari era attesa per una conferma dei progressi fatti. Il Paul Ricard non è il tipo di tracciato preferito dalle SF21, ma l’obiettivo era dar battaglia alle McLaren, per il terzo posto nella classifica costruttori. Speranze accese dalle qualifiche, ma annegate in una gara da dimenticare.

È il trentadues­i­mo giro, Charles Leclerc è dodices­i­mo dietro a Fer­nan­do Alon­so che lo ha appe­na sor­pas­sato. La sua Fer­rari è in crisi di gomme da diver­si giri, il mon­e­gas­co è in quel momen­to il pilota più lento in pista ed ha poco più di un min­u­to di ritar­do da Max Ver­stap­pen e Lewis Hamil­ton che con­ducono la gara. La sos­ta a Le Castel­let dura tra i ven­ti ed i ven­ticinque sec­on­di. Fer­man­dosi in questo momen­to Charles uscirebbe, con gomme nuove, davan­ti al leader.

Pas­sano sette giri. Alla fine del trentanoves­i­mo pas­sag­gio, la Fer­rari numero 16 viene richia­ma­ta per il sec­on­do pit stop. In quel momen­to, in tes­ta alla gara c’è la Mer­cedes di Hamil­ton, con un van­tag­gio di 1’14”. Al rien­tro, con gomme medie nuove, Leclerc si tro­va doppi­a­to ed impos­si­bil­i­ta­to a sfruttare il treno di pneu­mati­ci fres­chi: è nel­la scia di Lewis, ma attac­car­lo potrebbe dis­tur­bare la lot­ta al ver­tice. Così la Fer­rari bloc­ca­ta, e non rius­cirà ad attac­care Anto­nio Giov­inazzi, per la quindices­i­ma posizione.

Sia chiaro: non sarebbe cam­bi­a­to nul­la e l’ipotesi di una rimon­ta ver­so la zona pun­ti si può con­sid­er­are un sog­no comunque irre­al­iz­z­abile. L’episodio, però, è sig­ni­fica­ti­vo per­ché evi­den­zia il dis­a­gio com­p­lessi­vo in cui si è mossa la Scud­e­ria Fer­rari durante il Gran Pre­mio di Fran­cia: per sette giri, Leclerc ha per­so rego­lar­mente ter­reno sia dai suoi avver­sari diret­ti, sia dai leader. Richia­mar­lo un paio di tor­nate pri­ma, gli avrebbe con­sen­ti­to di cor­rere lib­era­mente l’ultima parte di gara, sen­za essere costret­to a fare da pagget­to ad Hamil­ton. Le prestazioni del­la SF21 e le per­for­mance del muret­to ci han­no ripor­ta­to indi­etro di un anno, quan­do la SF1000 rema­va dis­per­ata­mente in fon­do al grup­po, sen­za pot­er aspi­rare a risul­tati deg­ni del bla­sone del team di Maranel­lo. Analoghe a quel­lo che accade­va dod­i­ci mesi fa, anche le espres­sioni stupite ai box ed il tor­men­tone che, magi­ca­mente, ritor­na: “dob­bi­amo capire”.

È evi­dente che, nell’ultimo week-end, qual­cosa è sfug­gi­to a Mat­tia Binot­to ed ai suoi col­lab­o­ra­tori. La dif­fi­coltà nel­la ges­tione delle gomme è sta­ta dram­mat­i­ca ed ha taglia­to le gambe ai pur volen­terosi piloti, nes­sun altro team si è trova­to così in dif­fi­coltà. Il tipo di trac­cia­to ed le con­dizioni cli­matiche han­no reso nec­es­sario tenere sot­to con­trol­lo la tem­per­atu­ra degli pneu­mati­ci che ten­de­va a salire sopra la soglia di uti­liz­zo, men­tre le prestazioni sul giro sec­co e nelle gare di Mona­co e Baku tes­ti­mo­ni­ano che la Fer­rari por­ta rap­i­da­mente le gomme in tem­per­atu­ra e, quin­di, preferisce ambi­en­ti e trac­ciati che ren­dono dif­fi­cile met­tere le gomme all’interno del­la fines­tra ideale.

Eppure dopo le qual­i­fiche e nel pre-gara, i com­men­ti dei fer­raristi era­no ottimisti e l’obiettivo real­is­ti­co pare­va essere quel­lo di “pri­mi degli altri”, davan­ti alla McLaren, rivale per il ter­zo pos­to del cam­pi­ona­to costrut­tori. Invece, Leclerc si è trova­to in dif­fi­coltà subito, Car­los Sainz ha cedu­to più avan­ti, ma anch’egli sen­za avere la benché min­i­ma pos­si­bil­ità di lottare con i suoi avver­sari. Tra i team non motor­iz­za­ti Fer­rari, solo la Williams non ha con­clu­so con una vet­tura davan­ti a Sainz, ma Rus­sell non era lon­tano dal­lo spagnolo.

Sem­bra di tornare davvero alla pas­sa­ta sta­gione, quan­do prati­ca­mente ad ogni week-end di gara era nec­es­sario evi­den­ziare che gli uni­ci da sal­vare era­no i piloti. Cosa dire a Car­los e Charles? Sainz è sta­to il migliore dei due, ha ottenu­to una bel­lis­si­ma terza fila, ha com­in­ci­a­to il Gran Pre­mio lot­tan­do con le McLaren, poi ha dovu­to soc­combere finen­do fuori dal­la zona pun­ti. Anco­ra una vol­ta, lo spag­no­lo ha mes­so in bel­la mostra le sue qual­ità, che lo ren­dono il miglior nuo­vo acquis­to di questo 2021. Meno bril­lante Leclerc, ma non si può cer­to get­tar­gli la croce addos­so e la sua prestazione è sta­ta suf­fi­ciente, al net­to dei lim­i­ti del­la vet­tura.

Un pec­ca­to, ques­ta deba­cle, un vero pec­ca­to. Speg­ne gli entu­si­as­mi che i Gran Pre­mi fin qui dis­pu­tati ave­vano acce­so, evi­den­zia quan­to la SF21 sia vet­tura da giro sec­co e quan­to invece sof­fra nell’esprimere il suo poten­ziale sul pas­so gara, quan­do i ser­ba­toi sono pieni, dimostra che il tan­to lavoro fat­to per miglio­rare dopo il dis­as­troso 2020 è anco­ra insuf­fi­ciente per con­sid­er­ar­si guar­i­ti e pron­ti a sfer­rare un attac­co al ver­tice nel­la prossi­ma sta­gione. Anzi, pro­prio in otti­ca 2022 sono arrivate le parole di Leclerc, il com­men­to più pre­oc­cu­pante: “A breve ter­mine sarà dif­fi­cile miglio­rare, non cre­do ce la fare­mo per­ché come abbi­amo vis­to è un prob­le­ma abbas­tan­za grosso, qui soprat­tut­to, abbi­amo fat­to tan­tis­si­ma fat­i­ca. Pen­so che ci vor­rà un po’ di tem­po per risolver­lo, cre­do siamo anco­ra in tem­po per l’an­no prossi­mo, ma dob­bi­amo com­pren­dere cosa effet­ti­va­mente ci sta rallentando”.

I dub­bi sul­la pos­si­bil­ità di cor­reg­gere il tiro in tem­po per la sta­gione ven­tu­ra, e frasi che fan­no com­pren­dere quan­to in Fer­rari si stia bran­colan­do nel buio, sono un colpo bas­so per i tifosi e per il loro morale. Sta al team ripren­dere il cam­mi­no incor­ag­giante che dava l’impressione di aver intrapre­so fino a qualche giorno fa.

Ph. Fer­rari Media Cen­ter ©️