Abbiamo avuto il piacere di intervistare Mitia Wladimir Adesso, fondatore di Speed No Limits, realtà che ha dato vita ad un innovativo progetto che unisce approfondite visite ai musei automobilistici italiani ad esperienze culinarie locali. Un unicum che, grazie a tour tematici volti ad esaltare le eccellenze automobilistiche nostrane, porta gli appassionati a scoprire le più prelibate cucine italiane. 

Mitia, quan­do nasce Speed No Limits?

Speed No Lim­its nasce cir­ca tre anni fa, nel momen­to in cui diven­to uffi­cial­mente accom­pa­g­na­tore tur­is­ti­co riconosci­u­to dal­la Regione Lazio. Ho sem­pre lavo­ra­to a con­tat­to con il pub­bli­co, soprat­tut­to ai tem­pi in cui rico­pri­vo il ruo­lo di respon­s­abile del­la web-radio del Fer­rari Club di Roma. Ho sem­pre avu­to la pas­sione per le auto, fin da bam­bi­no collezion­a­vo mod­el­li­ni in scala 1:18 di un famoso costrut­tore nos­tra­no, in segui­to sono diven­ta­to collezion­ista di car­to­line auto­mo­bilis­tiche, cer­can­do di riper­cor­rere la sto­ria dei prin­ci­pali brand ital­iani e stranieri. Per­do­nate­mi se ripeterò spes­so la paro­la sto­ria, altra mia grande pas­sione fin da pic­co­lo e che mi ha accom­pa­g­na­to sem­pre, come un archeologo.

La pas­sione alla base di tut­to: cosa ti ha spin­to ad intrapren­dere ques­ta strada?

Come sug­gerisci tu nel­la doman­da, è tut­ta ques­tione di pas­sione e, aggiun­go, anche di cul­tura. Cre­do sia fan­tas­ti­co far sco­prire, tramite viag­gi orga­niz­za­ti, i motori, la cuci­na, e le sto­rie del tem­po pas­sato. Questi due ingre­di­en­ti vitali, che a mio giudizio si fon­dono e com­pen­e­tra­no, mi han­no spin­to a creare qual­cosa di uni­co che non esiste­va pri­ma. Cer­ta­mente non bisogna dimen­ti­care il ruo­lo fon­da­men­tale che rico­prono ASI ed ACI, e tante altre isti­tuzioni, che fan­no un lavoro enco­mi­a­bile nel pro­muo­vere il Made in Italy. Per quan­to con­cerne i nos­tri tour, abbi­amo deciso di lim­itar­ci a grup­pi di mas­si­mo sei per­sone, per non dis­perder­si nei gran­di numeri, dove si perde il val­ore del tem­po e del­la parola. 

Insieme a Speed No Lim­its anche Ital­ian Wheel sta appren­den­do quan­to sia spe­ciale il ter­ri­to­rio ital­iano. Quali sono i luoghi da vis­itare che con­sigli maggiormente?

Innanz­i­tut­to  anche io, come  Ital­ian Wheel, ogni giorno appren­do di nuove realtà che aprono, e di altre che purtrop­po chi­udono. Pre­sen­tan­do Speed No Lim­its non mi sen­to di con­sigliare alcun luo­go in par­ti­co­lare: amo tut­ti i tour che ho  prepara­to e ringrazio  le  per­sone che ci sono dietro, come gli NCC, che ringrazio sen­ti­ta­mente. Ho volu­to impostare il tut­to in modo tale da ren­dere i tour  delle espe­rien­ze esclu­sive ed attraen­ti. Pen­so, ad esem­pio, alle degus­tazioni di cioc­co­la­to, di  ace­to e di grap­pa, o alle vis­ite ai Musei di Umbria e Lazio, ai Musei Fer­rari e Lam­borgh­i­ni, ma anche a realtà dis­lo­cate geografi­ca­mente come il Museo Lan­cia Valsesia, a Fobello.

I tuoi tour offrono ai cli­en­ti la pos­si­bil­ità di unire due eccel­len­ze ital­iane, quali auto­mo­tive e cuci­na, in una sola ed uni­ca espe­rien­za: quan­to ti sen­ti orgoglioso nel far parte di un qual­cosa capace di esaltare in questo modo i val­ori del Made in Italy?

Sono molto  fiero ed orgoglioso del­la  sto­ria  ital­iana  motoris­ti­ca, anche se non ho la pre­sun­zione  di conoscer­la in toto. Cre­do sia forse anche per questo che, quan­do agen­zie di viag­gio o tour oper­a­tor diven­tano part­ner di Speed No Lim­its, ricor­do loro che io pos­so anche solo aiu­tar­li, ad esem­pio, a trovare i ris­toran­ti di cuci­na tipi­ca regionale che gestis­cono in maniera per­fet­ta even­tu­ali intoller­anze o par­ti­co­lari esi­gen­ze. Per quan­to con­cerne i musei, sot­to­li­neo sem­pre che è meglio affi­dar­si alle guide uffi­ciali, dal momen­to che nes­suno meglio di loro conosce la sto­ria dei vari modelli.

Quan­to è sta­to com­pli­ca­to met­tere in pausa le tue aspet­ta­tive e i sog­ni di chi avrebbe volu­to intrapren­dere uno dei tuoi viag­gi orga­niz­za­ti nel cor­so di ques­ta crisi pandemica?

Tan­to. In questi mesi, tut­tavia, non ci siamo fer­mati nel­la pro­mozione di Speed No Lim­its, gra­zie anche all’appoggio di pro­fes­sion­isti del set­tore del­la comu­ni­cazione, che si occu­pano del­la ges­tione dei social di @speednolimits. Ital­ian Wheel ci sta poi aiu­tan­do a far­ci conoscere mag­gior­mente. Abbi­amo scel­to di non perder­ci d’animo, riceven­do anche un Wel­come Kit  Fer­rari, che darà la pos­si­bil­ità di accedere ai Fac­to­ry Tour su invi­to del­la Fer­rari stes­sa. Sti­amo lavo­ran­do per  ren­dere pos­si­bile anche un Fac­to­ry Tour su invi­to con Lam­borgh­i­ni, come già avviene per Maserati, sem­pre per i parte­ci­pan­ti dei tour di Speed No Lim­its. Sti­amo facen­do tut­to questo anche per cer­care di con­tribuire, nel nos­tro pic­co­lo, alla ripresa eco­nom­i­ca gen­erale, coin­vol­gen­do tut­ti i miei col­lab­o­ra­tori, nonché gli NCC, i ris­tora­tori e tutte le fig­ure pro­fes­sion­ali che ruotano intorno al mon­do del tur­is­mo. Come start­ing points abbi­amo scel­to mete rag­giun­gi­bili con l’Alta Veloc­ità, quali Roma, Tori­no, Bologna, Milano e Verona, men­tre per alcu­ni luoghi ho pun­ta­to sug­li effet­ti spe­ciali: nel tour ded­i­ca­to ad Emil­ia-Romagna e Piemonte, ad esem­pio, ho scel­to come meet­ing point la fontana di Net­tuno di Piaz­za Mag­giore, luo­go in cui prende vita la leggen­da del Tri­dente di Maserati.

Dopo essere sta­ti costret­ti a rimanere con­fi­nati per lun­go tem­po, la gente ha ora voglia di nuove espe­rien­ze. Cosa vor­resti con­sigliare ai nos­tri lettori?

Le  pro­poste  sono tante. Molti sono i tour che pro­poni­amo, ce n’è per tut­ti i gusti, cul­tur­ali e culi­nari: Lazio ed Umbria, Emil­ia-Romagna e Piemonte, Piemonte e Lom­bar­dia, Lom­bar­dia e Vene­to. Innu­merevoli le degus­tazioni di eccel­len­ze tipiche ital­iane, con sul­lo sfon­do vis­ite a musei par­ti­co­lar­mente carat­ter­is­ti­ci, come quel­lo, ad esem­pio, delle Auto del­la Polizia a Roma. Sti­amo poi lavo­ran­do allo svilup­po di un tour per  (ri)scoprire  e val­oriz­zare i luoghi  del­la Tar­ga Flo­rio, a  tour inedi­ti che coin­vol­go­no il GP di Mon­za di For­mu­la 1, il Con­cor­so d’eleganza di Vil­la d’Este, le Terme di Sal­varo­la, la Mille Miglia, il Gran Pre­mio Nuvolari, il Salone di Ginevra, con il sog­no, un giorno, di allargare il focus di Speed No Lim­its anche a musei oltre i nos­tri con­fi­ni nazion­ali, arric­chen­do mag­a­ri  le tappe dei vari  tour  con vis­ite a collezioni pri­vate. Sono aper­to a qualunque tipo di col­lab­o­razione: vogliamo coin­vol­gere tour oper­a­tor  ed agen­zie di viag­gi ital­iane e straniere, agen­zie di stam­pa, gior­nal­isti ed appas­sion­ati che vogliano con­tribuire a ques­ta fase di rilan­cio e nasci­ta di una nuo­va tipolo­gia di tur­is­mo. L’obiettivo è quel­lo, come si evince dal sim­bo­lo dell’aquila che soll­e­va una ruo­ta pre­sente nel nos­tro logo, di par­tire dal con­cet­to basi­co del­la stra­da e dell’auto per ele­var­lo ad eccel­len­za in tut­ti i campi. Nell’automotive tut­ti i per­son­ag­gi, le sto­rie per­son­ali e i marchi si intrec­ciano, cre­an­do un panora­ma moz­zafi­a­to ritraente un pas­sato su cui dob­bi­amo anco­ra fare luce. In questo ci aiu­ta, ovvi­a­mente, anche la tec­nolo­gia: sti­amo infat­ti svilup­pan­do un’applicazione per far conoscere la tradizione culi­nar­ia e motoris­ti­ca lun­go il tragit­to. Ma ques­ta, come si suol dire, è un’altra sto­ria. Che non vedo l’o­ra di raccontarvi.

Ph. Fer­rari ©