Al termine di una gara tiratissima, piena di lotte al vertice, tornano le cinque pillole, appuntamento in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque avvenimenti principali del Gran Premio di Francia.
1. SUPER MAX. Niente da dire: al momento Max Verstappen è probabilmente il miglior pilota della griglia. Pole position e vittoria, rimediando anche ad un suo errore al via che sarebbe potuto risultare decisivo sull’ordine di arrivo finale. In una pista sulla quale Mercedes aveva sempre vinto in passato, la Red Bull mette a segno il colpaccio e continua ad allungare in classifica, anzi, in entrambe le classifiche. Provate a prenderli.
2. BATTUTO MA NON ABBATTUTO. Lewis Hamilton ha fatto tutto quello che poteva e doveva per cercare di portare a casa la vittoria. Trionfo che non è arrivato solo perché la Red Bull nel complesso si è dimostrata leggermente più veloce. Il distacco in classifica da Verstappen, però, continua a crescere. Per battere Max e la Red Bull servirà il miglior Lewis di sempre, già a partire dal fine settimana di Spielberg, che potrebbe risultare in parte già decisivo.
3. CAPORETTO FERRARI. Sembra di essere tornati al 2020, con la Scuderia di Maranello in difficoltà per tutta la corsa. Il sabato forse aveva illuso tutti, facendo ipotizzare in una Ferrari nuovamente lì tra le prime otto posizioni. La domenica invece ha messo a nudo tutti i difetti della Ferrari, specialmente quelli che riguardano il passo gara, non pervenuto con entrambi i piloti, che hanno sofferto di graining con ogni tipo di mescola. Una domenica da dimenticare in fretta, per tornare, già dall’Austria, ai livelli ai quali ci aveva abituato finora la SF21.

4. RECUPERO ASTON. Potremmo soprannominarli “il team della rimonta”. Sebbene in qualifica le due AMR21 non performino come dovrebbero, in gara, Vettel e Stroll riescono sempre a rendersi protagonisti di grandissimi recuperi. Bravissimo Lance, che partendo dalla pit-lane riesce a concludere decimo, portando a casa un punticino che fa tanto morale. Gara solidissima anche per Seb Vettel, che partiva dodicesimo e chiude nono, anche grazie ad una grande gestione delle gomme, come suo solito. Il pilota tedesco dopo Monaco è rinato e la classifica del team inglese ne ha piacevolmente risentito.
5. SOLITA SOLIDA MCLAREN. La scuderia di Woking è camaleontica, si nasconde al sabato per poi dare sempre il meglio la domenica. Ancora una volta, Lando Norris e Daniel Ricciardo sono autori di un’ottima corsa, conclusa al quinto e al sesto posto, a dimostrazione della bontà della monoposto arancione. Punti pesantissimi in vista della lotta per il terzo posto del Mondiale Costruttori, specialmente considerando che entrambe le Ferrari hanno concluso fuori dalla top ten. Si va ora in Austria, terra di bellissimi ricordi per Lando. Attenti dunque a McLaren, possibile grande sorpresa dei prossimi week-end.
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