BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 06: Race winner Sergio Perez of Mexico and Red Bull Racing celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on June 06, 2021 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Maxim Shemetov - Pool/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202106060450 // Usage for editorial use only //

In una gara dalla triplice anima, il caso e il caos si mescolano tra loro per restituire un esito assolutamente inaspettato, che regala a Sergio Perez il primo successo stagionale. E tanto Red Bull, quanto Verstappen, ringraziano.

Dove­va essere un week-end di gara tran­quil­lo. E, invece, si è trasfor­ma­to in uno dei più conci­tati ed impreved­i­bili Gran Pre­mi visti fino­ra, con buona pace dell’immenso maras­ma anda­to in sce­na nel 2020.

A Baku, la Red Bull arri­va con tan­to di pronos­ti­ci favorevoli, forte dell’ottimo risul­ta­to ottenu­to lun­go le con­torte strade del prin­ci­pa­to. L’assetto del­la RB16B, che sem­bra priv­i­le­gia­re un cari­co più ele­va­to, si è dimostra­to essere più vali­do di quel­lo di una Mer­cedes che, al net­to del risul­ta­to, è parsa quan­tomeno opaca e, strana­mente, lon­tana dal podio, prob­a­bil­mente a causa dei soli­ti lim­i­ti intrin­se­ci del duo cos­ti­tu­ito da bas­so rake e pas­so lun­go che, soprat­tut­to su un cit­tadi­no a bas­sa veloc­ità di per­cor­ren­za come Mona­co, non con­sente di svilup­pare le prestazioni che altri­men­ti si vedreb­bero su altre piste e in altre circostanze.

In aggiun­ta a ciò, la scud­e­ria anglo-aus­tri­a­ca si pre­sen­ta anche in tes­ta al mon­di­ale col suo pilota di pun­ta e con una già cospicua fila di pun­zec­chi­a­men­ti rec­i­pro­ci tra Toto Wolff e Chris­t­ian Horner. Le recen­ti dis­cus­sioni sul­la flessibil­ità delle ali ha, infat­ti, esacer­ba­to i dis­s­apori che già inter­cor­re­vano tra i due, ormai uffi­cial­mente in rot­ta di col­li­sione tra loro e in per­fet­ta sin­to­nia con quel­la che è la battaglia che entram­bi por­tano avan­ti in pista con le rispet­tive squadre, impeg­nate a raci­mo­lare quan­ti più pun­ti pos­si­bili in un cam­pi­ona­to che si prospet­ta essere più acce­so che mai e com­bat­tuto sul filo del­la sin­go­la cifra.

Il recente fine set­ti­mana aze­ro si con­trad­dis­tingue anche per l’alto numero di lunghi di cui si sono resi pro­tag­o­nisti i beni­ami­ni del­la For­mu­la 1, fini­ti a muro sen­za dis­tinzione alcu­na. Tra questi vi è anche Max Ver­stap­pen, che tes­ti­mo­nia, tra i tan­ti, quan­to sec­che e insidiose siano le curve a novan­ta gra­di offerte da questo sin­go­lare cir­cuito cit­tadi­no. For­tu­nata­mente, l’incontro con le bar­riere di sicurez­za non por­ta a dan­ni di par­ti­co­lare o irri­me­di­a­bile grav­ità, evi­tan­do con­seguen­ze di alcun tipo in vista delle vicinis­sime qual­i­fiche, in cui il duo Red Bull si piaz­za in terza e ses­ta posizione per mano dell’olandese e del mes­si­cano, rispettivamente.

La pri­ma parte di gara segue un anda­men­to alquan­to preved­i­bile e par­co di acu­ti, con Ver­stap­pen che si por­ta in tes­ta già al ses­to giro e nonos­tante un pre­sun­to fenom­e­no di clip­ping osta­co­lasse il sor­pas­so sul leader del momen­to, Charles Leclerc, persi­no lun­go il ret­ti­li­neo. Nel men­tre, anche Ser­gio Perez non perde occa­sione per guadagnare posizioni e, con buona pace del­la con­cor­ren­za, divo­ra tut­ti i pro­pri rivali già nel cor­so del pri­mo giro, por­tan­dosi subito in sec­on­da piaz­za. Da qui in avan­ti, la gara sem­bra essere des­ti­na­ta ad un prosieguo così rego­lare da apparir noioso, tale è la costan­za del rit­mo delle vet­ture di tes­ta, veloci e con­sis­ten­ti anche con le fres­che mescole dure che sono state mon­tate nel cor­so del tredices­i­mo giro, col rien­tro in pista par­ti­co­lar­mente agevola­to anche dal­la sos­ta lenta accor­sa a Lewis Hamil­ton. Ma l’imprevisto, si sa, è sem­pre in agguato.

Il pri­mo colpo di sce­na è cos­ti­tu­ito dal peri­coloso bot­to che l’incolpevole Lance Stroll subisce a causa dell’improvviso afflos­ci­a­men­to del­lo pneu­mati­co pos­te­ri­ore destro, che lo por­ta rap­i­da­mente e inavver­ti­ta­mente a muro e con con­seguen­ze, per lui, for­tu­nata­mente nulle. Vet­tura dis­trut­ta a parte, il canadese esce indenne dal pro­prio abita­co­lo, las­cian­do dietro di se una striscia di detri­ti e alcu­ni, non nuovi, dub­bi che tor­nano ad aleg­gia­re cir­ca la tenu­ta degli pneu­mati­ci Pirelli lun­go un cir­cuito che, in pas­sato, si è già mostra­to propen­so ad inci­den­ti di questo tipo.

Soste e Safe­ty Car a parte, la gara del duo Red Bull sem­bra pros­eguire indis­tur­ba­ta almeno fino al quar­an­tasettes­i­mo pas­sag­gio, quan­do il pilota olan­dese sbat­te con­tro le bar­riere del ret­ti­fi­lo a causa di una foratu­ra. La mas­s­ic­cia pre­sen­za di detri­ti, uni­ta alla peri­colosa posizione che la mono­pos­to ha assun­to dopo l’impatto, por­ta all’istituzione del­la bandiera rossa già nel giro seguente, in cui è pos­si­bile osser­vare scene che tes­ti­mo­ni­ano appieno tut­ta la frus­trazione di un pilota che, dall’essere in tes­ta al mon­di­ale, si ritro­va vir­tual­mente alle spalle del pro­prio rivale a dis­tan­za di un solo GP.

Dopo una non trop­po breve pausa in pit-lane, la direzione di gara sta­bilisce che la riparten­za avver­rà dal­la griglia e, con tut­ti i team ora muni­ti di gom­ma rossa, las­cia pre­fig­u­rare una vera e pro­pria gara sprint nel finale. A tal riguar­do, il pilota Cam­pi­one in car­i­ca comu­ni­ca al team la pro­pria inten­zione di non vol­er stra­fare, vista la favorev­ole posizione di in cui si tro­va, pref­er­en­do con­cen­trare gli sforzi più su quel­la che definisce, via radio, “una mara­tona”, piut­tosto che sul­lo sprint finale. Tut­tavia, mai parole furono più errate, per­ché l’inglese sarà pro­tag­o­nista di un imbaraz­zante e dele­te­rio lun­go in Cur­va 1 che lo rel­e­ga, al con­trario delle pre­messe, all’ultima posizione, las­cian­do stra­da ad un Perez che finisce per ritrovar­si in tes­ta alla cor­sa dopo una prestazione conc­re­ta e com­ple­ta­mente valev­ole del pri­mo posto.

Ph. Get­ty Images / Red Bull Con­tent Pool ©️