BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 06: Race winner Sergio Perez of Mexico and Red Bull Racing celebrates in parc ferme during the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on June 06, 2021 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202106060392 // Usage for editorial use only //

A Baku succede di tutto. I colpi di scena, si sa, nella città del vento sono sempre dietro l’angolo, chiedere a Max Verstappen e a Lewis Hamilton. Ad esultare alla fine, però, è Sergio Perez, autore di una grande gara culminata nella sua prima vittoria al volante della Red Bull. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata. 


Ser­gio Perez, voto 8.5: più rocam­bo­lesche sono le corse, più il mes­si­cano sem­bra andare forte. Con­tro ogni pronos­ti­co, Checo riesce a con­quistare la sua pri­ma vit­to­ria al volante del­la Red Bull, costrin­gen­do ad un errore fatale un pilota del cal­i­bro di Lewis Hamil­ton, per la gioia del suo com­pag­no di squadra. Mai sec­on­da gui­da fu più deci­si­va. AGO DELLA BILANCIA. 

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 10: i com­pli­men­ti per lui in quest’occasione si spre­cano. Seb con­duce una gara magis­trale, sfo­ci­a­ta nel pri­mo podio del­la nuo­va avven­tu­ra di Aston Mar­tin nel­la mas­si­ma serie. Il cam­pi­onis­si­mo tedesco, final­mente, sem­bra aver ritrova­to la verve di un tem­po, ricor­dan­do a tut­ti, detrat­tori e non, che quat­tro titoli mon­di­ali non si vin­cono per caso. Ritrovare un per­son­ag­gio più uni­co che raro, inoltre, non può che fare bene allo show offer­to dal­la For­mu­la 1. Bene così. WELCOME BACK. 

Ph. Aston Mar­tin Cog­nizant For­mu­la 1 Team ©

Pierre Gasly, voto 8: final­mente un acu­to da parte dell’AlphaTauri. Chi mai se lo sarebbe aspet­ta­to dopo un inizio di sta­gione così delu­dente? Il francese del­la scud­e­ria faenti­na ricor­da a tut­ti di che pas­ta è fat­to, rius­cen­do addirit­tura a resistere al ritorno di un agguer­ri­tis­si­mo Leclerc nel finale. Non roba da poco. A SPALLE LARGHE. 

Charles Leclerc, voto 8: impla­ca­bile in qual­i­fi­ca, in dif­fi­coltà in gara. Se da un lato, nel­la gior­na­ta di saba­to, la SF21 gli con­sente di fare sua la pole posi­tion, dall’altro non gli con­sente di lottare ad armi pari con i piloti di tes­ta a causa di un con­sumo gomme non indif­fer­ente e di un deficit di cav­al­li, che su una pista come quel­la di Baku si fa sen­tire. Ad ogni modo, il mon­e­gas­co non si tira indi­etro, sfio­ran­do addirit­tura il podio nel finale. POLEMAN.

Lan­do Nor­ris, voto 7: alla vig­ilia del Gran Pre­mio dell’Azerbaijan, sec­on­do alcu­ni degli addet­ti ai lavori, veni­va addirit­tura con­sid­er­a­to uno dei favoriti per la vit­to­ria. La domeni­ca azera non gli ris­er­va niente di tut­to ciò, tut­tavia il quin­to pos­to finale è un otti­mo risul­ta­to alla luce di come si sta­va ind­i­riz­zan­do il week-end, soprat­tut­to per­ché con­sente alla McLaren di restare aggrap­pa­ta con gli artigli ad una Fer­rari che avrebbe potu­to pren­dere il largo nel­la lot­ta per il ter­zo pos­to del­la clas­si­fi­ca dei costrut­tori. SALVATORE DELLA PATRIA. 

Ph. Fer­rari Media Center ©

Fer­nan­do Alon­so, voto 7: tra i muret­ti di Baku lo spag­no­lo sem­bra ritrovare una veloc­ità che pare­va aver smar­ri­to. Il Principe di Oviedo, sfrut­tan­do un’ottima strate­gia negli ulti­mi giri del­la cor­sa, riesce ad agguantare un’insperata ses­ta posizione, tenen­do alti i col­ori dell’Alpine. Ora serve con­ti­nu­ità. AD UN PASSO DALLA TOP 5. 

Yuki Tsun­o­da, voto 6.5: nel giorno del podio di Gasly, anche la sec­on­da delle due AlphaTau­ri riesce a con­fezionare una prestazione di tut­to rispet­to. Il gio­vane Yuki, sem­pre pro­tag­o­nista di acce­sis­si­mi scam­bi alla radio con il suo ingeg­nere di pista, taglia il tra­guar­do in set­ti­ma posizione, doven­do arren­der­si alla McLaren del ben più esper­to Nor­ris solo negli ulti­mi metri. Vedremo se saprà ricon­fer­mar­si nel prosieguo del­la sta­gione. SEVEN UP. 

Car­los Sainz, voto 5.5: quel­lo di Baku non è sta­to decisa­mente un week-end mem­o­ra­bile per lui. Quin­to in qual­i­fi­ca, nonos­tante un rocam­bo­le­sco inci­dente causato dal­la pre­sen­za del­la vet­tura di Tsun­o­da a bor­do pista, impat­ta­ta prece­den­te­mente con­tro le bar­riere, lo spag­no­lo deve accon­tentar­si di un’amara otta­va piaz­za allo sven­to­lare del­la bandiera a scac­chi. Rivedere l’immagine del­la sua SF21 costret­ta alla retro­mar­cia dopo un suo errore, che l’ha con­dot­to in una delle numerose vie di fuga pre­sen­ti lun­go il trac­cia­to, non gli farà cer­ta­mente piacere. Serve ripar­tire. RESET MODE. 

Ph. Daim­ler AG ©

Daniel Ric­cia­r­do, voto 6: quan­ta fat­i­ca per l’australiano. Dopo l’ennesima qual­i­fi­ca neanche lon­tana­mente all’altezza delle aspet­ta­tive, l’australiano riesce a sal­vare il salv­abile giun­gen­do nono al tra­guar­do. Per gli appun­ta­men­ti a venire, tut­tavia, urge un cam­bio di mar­cia. ANONYMOUS. 

Kimi Raikko­nen, voto 7.5: è in gior­nate come queste che viene fuori tut­ta la sua espe­rien­za. Kimi si tiene lon­tano dai guai, ma, allo stes­so tem­po, si regala il lus­so di sopra­van­zare a bor­do del­la pro­pria Alfa Romeo la Mer­cedes di Valt­teri Bot­tas. Sicu­ra­mente non un’immagine a cui si può assis­tere tut­ti i giorni. Un pun­to che vale oro. #KR7.

Lewis Hamil­ton, voto 0: “errare humanum est”. Così recita la locuzione lati­na attribui­ta a Seneca, noto autore lati­no. Certe volte, però, alcu­ni errori pos­sono risultare imper­don­abili, soprat­tut­to quan­do il tuo prin­ci­pale avver­sario è fuori dai giochi men­tre tu ti tro­vi in una como­da sec­on­da posizione. Occa­sione spre­ca­ta, nel­la sper­an­za, almeno per lui, che questo riman­ga un caso iso­la­to, anche per­ché “per­se­ver­are dia­bolicum est”. ZERO ASSOLUTO. 

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©