A Monaco il box Mercedes sbaglia tutto, dai pit alle strategie, ricordandoci che non sono degli extraterrestri.
Non siamo più abituati a vedere errori così marcati ad opera del team di Woking. Anzi, spesso sono così precisi e perfetti da sembrare di un altro pianeta. Eppure, domenica, hanno fallito su tutta la linea, in una delle giornate più complicate da Barcellona 2016. Motivi diversi, ma egual sofferenza, anche se Wolff questa volta non può prendersela con i suoi piloti. Hamiton completa una gara senza infamia e senza lode, anche se quel primo tentativo così lento nella Q3 gli ha, di fatto, condizionato la gara. Bottas, invece, era alle spalle di un Verstappen inarrestabile prima del patatrac al pit-stop.
A perdere, questa volta, non sono i piloti, ma la squadra. L’errore del meccanico addetto allo smontaggio dell’anteriore destra durante il cambio gomme del finlandese dimostra quanto, anche ai box, si sia sempre al limite e il minimo errore, come una pistola leggermente storta, può vanificare il lavoro di un intero week-end. Anche con un pit stop perfetto, però, Woodman sarebbe non solo rimasto sicuramente dietro mad max, ma avrebbe rischiato anche di perdere la posizione ai danni di Carlos Sainz. A sbagliare, una volta tanto è James Vowles, capo stratega del team, e i suoi uomini, rei di non aver intuito che l’undercut nel tortuoso circuito monegasco non avrebbe funzionato. Anzi.

Le critiche all’operato della squadra sono arrivate da ogni lato, con Hamilton che è stato particolarmente tagliente con i suoi. Critiche ingenerose, nei confronti di chi da troppo tempo non sbaglia un colpo. Fortuna che, ogni tanto, pure i migliori sbagliano, dimostrando che, in fondo, sono umani anche loro.
Ph. Mercedes-AMG Petronas Formula One Team ©️