MONTE-CARLO, MONACO - MAY 20: Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Red Bull Racing RB16B Honda on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 20, 2021 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Lars Baron/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202105200598 // Usage for editorial use only //

Succede di tutto tra le tortuose stradine del Principato: Leclerc si ritira prima del via e Verstappen ringrazia. Sarà tutt’altro che contento, invece, Toto Wolff, il quale ha dovuto vedere la propria scuderia venire scavalcata dalla Red Bull, sia nella classifica dei costruttori che in quella dei piloti. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!

Max Ver­stap­pen, voto 9.5: non pote­va andare meglio di così. L’olandese, dopo l’abbandono di Leclerc, si ritro­va davan­ti anco­ra pri­ma del­lo speg­n­i­men­to dei semafori. Un aut­en­ti­co rega­lo, che diven­ta la base di un suc­ces­so costru­ito con estrema solid­ità per tut­to l’arco dei set­tan­tot­to giri pre­visti. A coronare il tut­to, la delu­dente set­ti­ma posizione del rivale, Hamil­ton, che gli con­seg­na la pri­ma posizione in cima alla clas­si­fi­ca. HIGH ON THE TOP.

Car­los Sainz, voto 9: un sec­on­do pos­to che legit­ti­ma la bon­tà del lavoro svolto fino­ra con la sua SF21. L’unica Fer­rari pre­sente al via del­la cor­sa mon­e­gas­ca con­fer­ma la veloc­ità mostra­ta per tut­to il week-end, facen­do tut­tavia rimpian­gere anco­ra di più la man­can­za del pole­man, Leclerc. Ad ogni modo, pri­mo podio in rosso per il pilota di Madrid: che sia solo l’inizio di una lun­ga serie? CHAPTER ONE.

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Lan­do Nor­ris, voto 8.5: ter­zo al tra­guar­do, cosa chiedere di più al volante di una McLaren sul­la car­ta in evi­dente dif­fi­coltà su un cir­cuito come quel­lo di Monte-Car­lo? Il bri­tan­ni­co allon­tana i fan­tas­mi del pas­sato riemer­si dopo l’indecifrabile prestazione con­fezion­a­ta al Mont­meló, arrivan­do addirit­tura a doppi­are il pro­prio com­pag­no di squadra in una pista dove la gui­da del pilota con­ta più che mai. Non un’impresa da poco. OUTSIDER.

Ser­gio Perez, voto 7.5: una qual­i­fi­ca ampia­mente al di sot­to delle aspet­ta­tive, riscat­ta­ta da una grande gara. Fon­da­men­tale più che mai nel portare la pro­pria squadra in cima alla clas­si­fi­ca dei costrut­tori, il mes­si­cano, gra­zie ad un otti­ma strate­gia, chi­ude quar­to, rega­lan­dosi una bel­lis­si­ma rimon­ta. DOUBLE FACE.

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 8.5: l’eroe di gior­na­ta. Con­sideran­do le dif­fi­coltà pale­sate fino­ra dall’Aston Mar­tin, nes­suno si sarebbe aspet­ta­to un quin­to pos­to su un trac­cia­to estrema­mente com­p­lesso, quale quel­lo del Prin­ci­pa­to. E invece, ecco che Seb sfodera gli artigli, affer­ran­do con una magia in usci­ta dai box una quin­ta piaz­za che sa qua­si di vit­to­ria per un team fin qui in grossa dif­fi­coltà. Cha­peau. DRIVER OF THE DAY.

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Pierre Gasly, voto 8: final­mente si rivede un’Al­phaTau­ri capace di lottare per piaz­za­men­ti di mag­giore rilie­vo. L’alfiere del­la squadra di Faen­za, impo­nen­dosi sul Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, fa sua un otti­mo ses­to pos­to, con il quale con­tribuisce di fat­ti alla causa del­la casa madre. DUE PICCIONI CON UNA FAVA.

Lewis Hamil­ton, voto 5: la più grande delu­sione dell’appuntamento mon­e­gas­co. Il bri­tan­ni­co non incide mai, sem­bran­do solo un lon­tano par­ente del pilota a cui erava­mo abit­uati. Sig­ni­fica­tivi i numerosi team radio volti a lamen­tar­si del­la strate­gia elab­o­ra­ta dagli strateghi del­la Mer­cedes, a suo dire, colpevoli di aver­lo rel­e­ga­to in set­ti­ma posizione. IRRICONOSCIBILE.

Lance Stroll, voto 6.5: una gara in sor­di­na, che lo ha vis­to avere la meglio su Ocon e Giov­inazzi, soprat­tut­to gra­zie all’overcut stu­di­a­to dagli uomi­ni ai box. Nonos­tante gli impor­tan­ti pun­ti ottenu­ti, res­ta comunque pesante il dis­tac­co inflit­togli dal com­pag­no di squadra, oggi sicu­ra­mente molto più per­for­mante. FUORI DAI RADAR.

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Este­ban Ocon, voto 7: chi ave­va dei dub­bi su di lui sarà ora costret­to a ricred­er­si. Il francese, infat­ti, con il pas­sare del tem­po sta diven­tan­do sem­pre più una certez­za, rius­cen­do a bat­tere costan­te­mente un cer­to Fer­nan­do Alon­so, due volte Cam­pi­one del Mon­do. La stra­da è trac­cia­ta, ora serve seguir­la sen­za abbas­sare la con­cen­trazione. IN FIDUCIA.

Anto­nio Giov­inazzi, voto 7: un dec­i­mo pos­to spe­ciale, che vale il pri­mo pun­to nel­la clas­si­fi­ca dei costrut­tori per l’Alfa Romeo. In qual­i­fi­ca il dri­ver di Mar­ti­na Fran­ca si dimostra velocis­si­mo, ponen­do le basi per l’ottimo risul­ta­to ottenu­to al ter­mine delle set­tan­tot­to tor­nate pre­viste e las­cian­do intravedere il prin­ci­pio di un futuro più roseo di quan­to ci si potesse aspettare. GOLDEN POINT.

Charles Leclerc, voto S.V: non pren­dere il via ad un Gran Pre­mio fa sem­pre male, soprat­tut­to se è quel­lo di casa, soprat­tut­to se saresti dovu­to scattare dal­la pole posi­tion. E pen­sare che fino a pochi istan­ti pri­ma dell’inizio del­la cor­sa in Fer­rari pred­i­ca­vano cal­ma, affer­man­do che tut­to fun­zionasse a bor­do del­la SF21 numero sedi­ci. Evi­den­te­mente, non era des­ti­no. MALEDIZIONE MONEGASCA.

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