I nuovi regolamenti previsti per il 2022 propongono un ventaglio di scelte tecniche differenti e con diversi risvolti pratici. Ma quale sarà la reazione del Cavallino di fronte alle nuove regole?

Come più volte accen­na­to, il cam­bi­a­men­to rego­la­mentare pre­vis­to per il 2022 vedrà l’introduzione di una nuo­va architet­tura ad effet­to suo­lo ampli­fi­ca­to, carat­ter­iz­za­ta da inedi­ti e ampi canali Ven­turi, che rimpiazzer­an­no l’attuale fon­do piat­to, e dal muso bas­so e ora pri­vo dei clas­si­ci piloni ver­ti­cali a cui ci erava­mo tan­to abituati.

Tali mod­i­fiche si riper­cuotono inevitabil­mente anche sui per­cor­si e sulle pref­eren­ze che i tec­ni­ci devono prediligere in fase di prog­et­tazione. La pre­sen­za di un fon­do com­ple­ta­mente nuo­vo e, di con­seguen­za, di un dif­fu­sore dalle dimen­sioni ampia­mente mag­gio­rate, richiede una impor­tante revi­sione dell’architettura delle sospen­sioni al fine di las­ciar più spazio agli ele­men­ti appe­na citati e, in sen­so più gen­erale, si col­lo­ca in un vas­to piano di revi­sione incon­tro al quale andrà tut­to il sis­tema cin­e­mati­co del vei­co­lo. In tale pro­ced­i­men­to di val­u­tazione è altret­tan­to impor­tante ten­er con­to dei nuovi cer­chioni da diciot­to pol­li­ci che, a causa del­la dif­fer­ente dimen­sione, vedono ridot­ta la fun­zione di ammor­tiz­za­men­to nor­mal­mente eserci­ta­ta dal­lo pneu­mati­co, con con­seguente riprog­et­tazione delle leve a causa dei dif­fer­en­ti carichi generati.

In più, e in ter­mi­ni pura­mente prati­ci, alle esi­gen­ze appe­na descritte andran­no a cor­rispon­dere impor­tan­ti mod­i­fiche pre­viste per l’avantreno. Il nuo­vo lay­out a muso bas­so apre la stra­da, infat­ti, ad un ritorno del sis­tema pull-rod, ovvero quel par­ti­co­lare schema in cui il tirante del­la sospen­sione è riv­olto ver­so il bas­so e in net­ta con­trap­po­sizione al clas­si­co e più dif­fu­so push-rod. Tale accorg­i­men­to porterebbe ad una ulte­ri­ore pulizia del flus­so des­ti­na­to al retrotreno, in virtù dell’assenza dell’elemento pre­mente altri­men­ti col­lo­ca­to nel­la zona del tri­an­go­lo supe­ri­ore del­la sospen­sione, nonché ad un impor­tante abbas­sa­men­to del bari­cen­tro che va a tut­to van­tag­gio del­la guidabilità.

Lo schema appe­na descrit­to non è cer­ta­mente ined­i­to ed è sta­to imp­ie­ga­to in For­mu­la 1 a più riprese e a sec­on­da di pre­cise esi­gen­ze tec­niche, come quelle richi­este dalle vet­ture dei pri­mi anni del­la decade appe­na trascor­sa. Tra i suoi vari uti­liz­za­tori figu­ra pro­prio la Scud­e­ria Fer­rari, che lo ha adot­ta­to all’avantreno di tutte le mono­pos­to prodotte dal 2012 al 2015, sal­vo abban­donarlo in vista delle mutate neces­sità già nel 2016.

Ed è pro­prio sul Cav­alli­no che si con­cen­tra­no i que­si­ti mag­giori. Il team ital­iano, come il resto del­la griglia, avrà la pos­si­bil­ità di scegliere tra un ven­taglio di soluzioni vaste e var­ie­gate forse come non mai e, per questo, a far la dif­feren­za saran­no uni­ca­mente le vedute e le pref­eren­ze degli stes­si addet­ti ai lavori. Con più di una pos­si­bil­ità a dis­po­sizione, sarà impor­tante decidere se per­cor­rere una stra­da mag­gior­mente con­ser­v­a­ti­va o, antiteti­ca­mente, una più inno­v­a­ti­va e, in tal sen­so, il recente pas­sato non gio­ca cer­ta­mente a favore del­la scud­e­ria di Maranel­lo, rimas­ta forte­mente anco­ra­ta a cris­mi ben lon­tani da quel­li inno­v­a­tivi mostrati dal­la con­cor­ren­za e in cui, a far da padroni, vi sono Mer­cedes e Red Bull.

Per quan­to non sia anco­ra pos­si­bile pre­fig­u­rare le scelte fat­te in tale ambito, in quan­to anco­ra lon­tane dall’essere sve­late pub­bli­ca­mente, è cer­ta­mente pos­si­bile sup­porre una ragionev­ole attual­iz­zazione di tali con­cetti in fun­zione delle nuove sfide che si pre­sen­tano in vista del 2022. E nonos­tante la attuale con­fig­u­razione del­la SF21 fac­cia pen­sare più a delle tec­nolo­gie con­ser­v­a­tive, qua­si obso­lete, piut­tosto che ad un lab­o­ra­to­rio su ruote con­cepi­to in fun­zione dei futuri impieghi del­la prossi­ma sta­gione, è cer­ta­mente pos­si­bile indi­vid­uare un ele­men­to su cui Fer­rari sta con­cen­tran­do la mag­gior parte del­lo svilup­po futuro, quale è il motore Super­fast. Quest’ultimo, che ver­rà con­ge­la­to a par­tire dall’anno nuo­vo, è infat­ti ogget­to di inten­so svilup­po e, nonos­tante la man­can­za di una vera aero­d­i­nam­i­ca d’avanguardia, sem­bra già dare frut­ti ormai vis­i­bili, las­cian­do pre­sa­gire un futuro che potrebbe ris­er­vare sor­p­rese alquan­to positive.

Ph. Fer­rari Media Cen­ter ©️