BARCELONA, SPAIN - MAY 09: Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Red Bull Racing RB16B Honda leads the field during the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on May 09, 2021 in Barcelona, Spain. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202105090278 // Usage for editorial use only //

Per un Gran Premio tesissimo ed incerto fino alla fine, tornano le cinque pillole, rubrica in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque fatti principali del Gran Premio di Spagna.

1. CANNIBALE HAMILTON. La gara non era inizia­ta nel migliore dei modi per Lewis, con una parten­za non per­fet­ta, che è costa­ta al sette volte irida­to la tes­ta del­la cor­sa. Da quel momen­to però Hamil­ton reset­ta, cor­ren­do da vero fenom­e­no, tenen­do costan­te­mente sot­to pres­sione Ver­stap­pen. La pos­si­bil­ità di sor­pas­so in pista non si pre­sen­ta, dunque giunge in soc­cor­so la strate­gia. Sec­on­do pit-stop e rit­mo indi­avola­to per recu­per­are il ter­reno per­du­to sul pilota olan­dese. Un rewind del Gran Pre­mio di Unghe­ria 2019, e come nel pre­quel, la spun­ta anco­ra una vol­ta Re Lewis.

2. ONORE A VERSTAPPEN. Ha dato tut­to Max, andan­do anche oltre i pro­pri lim­i­ti per provare a vin­cere la gara. La Mer­cedes si è sem­plice­mente dimostra­ta più forte, con Hamil­ton che forse ave­va qual­cosa in più in ter­mi­ni di rit­mo. Res­ta l’en­nes­i­ma grande cor­sa del tal­en­to olan­dese, a par­tire dal­la parten­za: sem­plice­mente per­fet­ta, tan­to che per le emozioni che ha regala­to a tut­ti gli appas­sion­ati, mer­i­ta­va la vit­to­ria tan­to quan­to Lewis.

3. IL MASSIMO POSSIBILE. Tut­ti sper­a­vano che il pri­mo podio sta­gionale del­la Fer­rari arrivasse in quel di Bar­cel­lona, spe­cial­mente dopo quel­la mer­av­igliosa parten­za di Leclerc, con quel sor­pas­so da antolo­gia su Bot­tas in cur­va tre. Solo la net­ta supe­ri­or­ità del­la Mer­cedes ha imped­i­to al mon­e­gas­co di agguantare quel tan­to desider­a­to ter­zo pos­to. La gara del pilota del­la Rossa, però, è sta­ta sem­plice­mente per­fet­ta. Nes­suna sba­vatu­ra commes­sa, con un quar­to pos­to con­quis­ta­to che darà tan­to morale per il pros­eguo del campionato.

4. RISCOSSA RICCIARDO. Daniel Ric­cia­r­do bat­te un colpo. In un fine set­ti­mana com­pli­ca­to per la McLaren, il pilota aus­traliano corre un’ot­ti­ma gara, chi­u­den­do ses­to e lot­tan­do per gran parte del­la cor­sa con la Red Bull di Ser­gio Perez per la quin­ta piaz­za. Inoltre, per la pri­ma vol­ta in sta­gione, Dan­ny Ric riesce a bat­tere Lan­do Nor­ris. Una ripos­ta impor­tante per il nati­vo di Perth, che dopo un inizio di sta­gione com­pli­ca­to com­in­cia ad entrare in sin­to­nia con la sua MCL35M e i risul­tati si vedono.

5. ASTON COSÌ NON VA. È sen­za dub­bio la mono­pos­to che più ha sof­fer­to i cam­bi­a­men­ti rego­la­men­tari. Le aspet­ta­tive nei con­fron­ti del­la scud­e­ria inglese era­no ben più alte, con un Lawrence Stroll che com­in­cia a spazi­en­tir­si per dei risul­tati che sten­tano ad arrivare. Nel com­p­lesso bene Stroll Jr, nuo­va­mente davan­ti a Vet­tel, che nelle ultime gare però, sem­bra aver leg­ger­mente recu­per­a­to il gap con il gio­vane pilota canadese. La situ­azione res­ta però pre­oc­cu­pante. Chissà che la squadra non sia già al lavoro per la sta­gione 2022, anno di riv­o­luzione per l’in­tera For­mu­la 1.

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