Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Spagna. Vince, con un lavoro egregio, su Max Verstappen, demolito dalla strategia Mercedes, e Valtteri Bottas. Il traguardo per le 100 vittorie, è sempre più vicino.
C’è chi, come Lewis, ha ulteriormente solcato la storia conquistando la centesima pole position della propria carriera e c’è chi, come Max, oggi si presenta sulla griglia di partenza festeggiando la centesima corsa in Formula 1. Un dualismo perfetto, il contrasto tra chi é una leggenda vivente, e chi sta cercando di diventarlo. Sin dalla bandiera verde. Dalla curva 1. Max Verstappen mangia Hamilton in curva 1, con la spallata senza tocco di chi vuole la leadership ad ogni costo. Un lampo rosso, nel cielo grigio di Barcellona: Leclerc passa Bottas, all’esterno, prendendo la terza posizione. Ma il mostro nero è lì, in agguato, pronto a divorare il Cavallino temerario. Intanto, all’8°giro, è Safety Car. L’ Alpha Tauri di Tsunoda si pianta e Giovinazzi approfitta per un cambio gomme. È ancora una volta Alfa Show: una delle ruote è sgonfia, e per cambiarla, aumenta la sosta del povero Antonio.
Giro 10, si riparte e tutto è “tranquillo”, almeno in apparenza. Interiormente, credo che un paio di animi al volante, stiano fremendo, divisi tra il sogno di arpionare un podio, e quello di vincere il 4° di 23, lunghi, round mondiali. Ventiquattresimo giro ed ecco il primo pit stop della top 5, con Bottas. Entra Verstappen, ma qualcosa ai box non funziona, e l’olandese viene rallentato, mentre Hamilton decide di proseguire. Parte un team radio, direttamente alla Federazione. La voce è di Toto, che invoca le bandiere blu per non rallentare il campione inglese.

“Box,box” ed è il momento della sosta di Lewis, seguito da Leclerc, che rientra quarto dietro Bottas, Hamilton e Verstappen. Siamo a metà gara. Le mani di Newey pregano, inquadrate, che tutto vada bene. Mentre i suoi occhi vedono l’astronave stellata sempre più vicina all’inseguimento di Max.
Giro 43, la sorpresa: Hamilton mette la freccia a destra e passa in pit lane. Il torello olandese non ha margine per rispondere alla sosta, deve tenere duro e restare fuori. E sperare. Siamo alla 52esima tornata. Hamilton prende posizione su Bottas che umiliato, ancora una volta, da un “Non bloccare Lewis”, gli dà strada ed entra a cambiare le gomme, rientrando alle spalle di Leclerc e passandolo poco dopo. Non deve essere facile conquistare dei podi, sentendosi totalmente invisibili. Intanto, il primo Gran Premio di casa vestito di rosso, per Sainz, non è dei più semplici. Nonostante le aspettative, chiude settimo, dietro a un incredibile monegasco, quarto. Ferrari, senza rischiare, ha messo davanti la certezza dei punti alla fame di un podio.
Mancano sei giri alla fine e il Re Nero, risponde al sorpasso del primo giro. Conquistando, con un lavoro egregio, la prima posizione. Non bastavano le 100 pole. Ha voluto distruggere la statistica che, quest’anno, se parti primo non vinci. E Lewis, ce l’ha fatta. Facendo fuori il Toro olandese. Come un vero matador.
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