Gli inizi di stagione al rallentatore di Daniel Ricciardo si ripetono da qualche anno, ma nel 2021 deve essere molto attento ai risultati del suo compagno di team. Lando Norris ha acquisito una maturità ed una consistenza che pochi erano disposti ad accreditargli. Così, dietro le Mercedes e le Red Bull, in Portogallo, come spesso accade, c’è lui.
Sono solo due le vetture che montano mescole medie da un numero di giri così elevato: Carlos Sainz, che ha effettuato un pit stop al ventunesimo giro, cercando un undercut, e Lando Norris, il quale si è fermato nel corso della tornata successiva per difendere la propria posizione. Sainz è da tempo in crisi di prestazioni e, posizione dopo posizione, esce dalla zona punti. Lando, invece, non molla.
Da molti giri ha alle sue spalle un Charles Leclerc che veste pneumatici duri, montati più tardi, quindi più freschi. Tutti si aspettano un suo crollo con conseguente sorpasso della Ferrari, ma il distacco tra quelle che sono due tra le più belle e giovani certezze del Campionato di Formula 1 non accenna a diminuire. Tre secondi sono e tre secondi rimangono, anzi, alla fine aumentano pure.
Lando Norris arriva quinto. Primo degli altri. Dopo una gara condotta per gran parte in quella che alcuni commentatori hanno definito la terra di nessuno. Impossibilitato ad aumentare il ritmo e a raggiungere le quattro vetture di testa, più veloce della concorrenza più agguerrita: il pacchetto pilota-vettura più consistente del gruppo che lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. La Terra di nessuno in realtà potremmo considerarla Lando’s Land, la terra di Lando.
Daniel Ricciardo parte piano. Ormai, i suoi ultimi avvii di stagione non sono particolarmente brillanti, tanto da attirare critiche e sospetti sul suo valore come pilota di alto livello. Anche quest’anno sta subendo le prime gare alle prime esperienze con McLaren, mentre il suo compagno brilla come stella molto luminosa.
Le qualifiche del sabato sono da dimenticare, ma la gara è più frizzante. Sin dalla partenza in cui si ritrova a guadagnare tre posizioni. Il piano è quello di andare molto lungo, così da condurre un finale tutto all’attacco, ma le sue idee vengono frustrate da qualche difficoltà con gli pneumatici, a cui ha probabilmente chiesto troppo nei primi giri dopo la sosta.
La sensazione è che, come nelle stagioni passate in Renault, dopo una prima fase in cui impara a conoscere l’ambiente e la vettura, possa implementare il proprio modo di lavorare all’interno del metodo adottato dal team e cominciare, così, a dare il suo contributo. Sia in fase di preparazione della vettura, sia a livello agonistico. Il Gran Premio del Portogallo ha mostrato un Ricciardo più consistente rispetto alle prime due uscite della stagione: sta trovando un po’ per volta il suo feeling ed arriverà al livello che gli compete.
Una buona vettura, probabilmente la migliore del pacchetto in lotta per il terzo posto, un pilota che sta arrivando ed uno già ai livelli che competono al team. Se le premesse sono queste, la probabilità di conquistare il gradino più basso del podio nel Mondiale Costruttori aumentano sensibilmente.
Certo è che il salto di qualità di Lando Norris è sotto gli occhi di tutti e propone il talento inglese nel novero di coloro che faranno il futuro della Formula 1. Per ora, si tiene quel primato del migliore tra gli altri ed una posizione in classifica piloti che è addirittura al di sopra delle speranze più rosee: terzo, davanti a Bottas, Leclerc e Perez. Terzo, come il team tra i Costruttori.
È sicuro che il meglio deve ancora arrivare e che vivremo lotte entusiasmanti tra lui ed i suoi avversari. Così come è altrettanto sicuro che farà tutto quello che è nelle sue possibilità, perché quella parte della classifica rimanga la Terra di Lando.
Ph. McLaren F1 ©