Non la più entusiasmante delle gare di questa stagione, fin qui scintillante. Il terzo capitolo del colossal «Hamilton VS Verstappen», purtroppo, non regala lo spettacolo visto negli episodi precedenti, tenendo comunque a galla un Gran Premio piuttosto carente di emozioni. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!
Lewis Hamilton, voto 9.5: una qualifica non perfetta, spazzata via da una domenica da leone. Il Campione del Mondo in carica pesca dal cilindro una prestazione di livello assoluto, rispondendo con fermezza alla vittoria imolese di Verstappen. Da applausi il corpo a corpo che lo ha visto protagonista con il rivale olandese nel corso dei primi giri. THE KING STILL RULES.
Max Verstappen, voto 8: qualche errore di troppo per il pilota di punta di casa Red Bull, continuamente alle prese con i sensori dei track limits, costatigli la pole position in qualifica e il giro veloce in gara. Per battere Hamilton e la Mercedes bisogna essere perfetti, per questo motivo certi errori d’ora in avanti non saranno più concessi. SENSOR-ZONED.
Valtteri Bottas, voto 7: implacabile in qualifica, delusione in gara. Come un gambero rosso, il finlandese arretra lentamente, giro dopo giro, perdendo sia il duello con il compagno di squadra che quello con Super Max e dovendo, di conseguenza, accontentarsi di una terza posizione tutt’altro che esaltante. Purtroppo per lui, la musica non sembra cambiare, avvicinando, appuntamento dopo appuntamento, un addio dalla scuderia di Brackley, che ormai sembra sempre più concreto. CAPITAN FINDUS.
Sergio Perez, voto 7.5: una gara senza infamia e senza lode. Il messicano non brilla nel corso delle prime tornate, mostrando qualche difficoltà di troppo nei confronti con Carlos Sainz e Lando Norris. Successivamente, complice una vettura più performante, tuttavia, grazie ad una migliore gestione degli pneumatici, riesce a farsi rendere il maltolto. In seguito, mette in mostra un ottimo passo, prima di venire definitivamente azzoppato dal proprio team, che decide inspiegabilmente di lasciarlo in pista con gomme a fine vita nella vana speranza di rallentare un imprendibile Hamilton. VITTIMA SACRIFICALE.
Lando Norris, voto 8: l’ennesima prova positiva di una stagione iniziata alla grande. Il talentino di Bristol convince sempre di più, mettendo in mostra una costanza fin qui mai vista. Sebbene il risultato ottenuto in qualifica non sia esaltante, ci pensa la gara a lavare via ogni dubbio, tra sorpassi mozzafiato, come quello su Esteban Ocon, e messaggi alla radio da veterano vero. Se continua così, con Charles Leclerc e la Ferrari, ne vedremo delle belle. FERRARI AVVISATA… MEZZA SALVATA.
Charles Leclerc, voto 7: non il migliore dei week-end per il monegasco, costantemente in difficoltà con ognuna delle mescole disponibili sul tracciato portoghese. In qualifica non va oltre all’ottavo posto, alle prese con una gomma soft mai digerita, mentre in gara, nonostante un passo per nulla entusiasmante con pneumatici medi, riesce a massimizzare quanto la SF21 avesse da offrire, tagliando il traguardo in sesta posizione. Leclerc ormai è una certezza consolidata, ma da solo non basta. BACK TO 2020.
Esteban Ocon, voto 7.5: la sorpresa che non ti aspetti. Finalmente il francese sfoggia la sua grande abilità al volante, dando non poco filo da torcere ad un certo Fernando Alonso. Magistrale in qualifica, quando ottiene un meraviglioso sesto posto, ottimo in gara, soprattutto con pneumatici hard, molto apprezzati dall’Alpine. La strada intrapresa è quella giusta, ora serve continuità. OUTSIDER.
Fernando Alonso, voto 7: un week-end a due facce per lui. Il principe di Oviedo, al termine delle qualifiche, si vede costretto a scattare dalla tredicesima casella. Uno scenario piuttosto deprimente per chiunque, ma non per lui. Come già accaduto più volte nella sua meravigliosa carriera, infatti, nel corso della domenica il due volte iridato spagnolo si trasforma, mettendo in pista tutto il suo talento e la sua immensa esperienza. Ottimo l’ottavo posto finale ad appena un secondo di distacco da Ocon, in attesa di raggiungere il giusto feeling con la vettura. CON GLI OCCHI DELLA TIGRE.
Daniel Ricciardo, voto 6.5: per l’australiano potrebbe valere un discorso simile a quello fatto per l’asturiano dell’Alpine, ma con le giuste proporzioni. La sedicesima posizione in qualifica, mentre il compagno di squadra si trova in cima alla classifica, infatti, non può essere un risultato accettabile nel momento in cui si dispone di una MCL35M tanto performante. Fortunatamente, The Honey Badger riesce a metterci una pezza nel corso della gara, rendendosi protagonista di un’ottima rimonta con cui risale fino al nono posto. Urge comunque aumentare il ritmo, per non venire schiacciato in un confronto come quello con Lando Norris, che inizia a pesare sempre di più. DISORIENTATO.
Pierre Gasly, voto 6: dopo i primi tre appuntamenti finora disputati, risulta difficile non vedere nell’AlphaTauri una delle più grandi delusioni tra quelle presenti sullo schieramento. Le premesse al termine delle prove libere, infatti, spesso risultano ottime, non venendo, tuttavia, puntualmente mantenute quando conta veramente. L’esito che ne consegue è l’ennesima corsa incolore, in un grigio limbo privo di emozioni. ANONIMO.
Kimi Raikkonen, voto 2: Iceman, in queste pagelle, merita sicuramente una menzione (dis)onorevole. Il finlandese, infatti, quasi avesse già intuito quale tipo di Gran Premio lo avrebbe atteso, decide di mettere fine prematuramente al proprio week-end, silurando il proprio compagno di squadra, Antonio Giovinazzi, e rischiando di mettere k.o. contemporaneamente entrambe le vetture del proprio team. Fortunatamente per Vasseur, Antonio riesce a continuare la propria corsa, mentre Kimi è costretto a parcheggiare la propria monoposto a bordo pista, causando un regime di Safety Car. BWOAH.
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