Nel Gran Premio in cui Hamilton e la Mercedes tornano alla vittoria, la seconda stagionale, tornano le cinque pillole, rubrica in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque fatti principali del Gran Premio del Portogallo.
1. DUE A UNO HAMILTON. Nel fine settimana portoghese, la Mercedes si è dimostrata più forte, specialmente con la mescola dura: Lewis non si fa pregare e ne approfitta subito. Una vittoria molto importante, che permette al pilota inglese di allungare in classifica su Verstappen, portando il suo vantaggio a otto punti. Tra una settimana ci sarà un nuovo duello con l’olandesino volante, nel fantastico teatro del Montmelò.
2. PASSO INDIETRO FERRARI. I primi due appuntamenti stagionali erano stati molto positivi per la Rossa, che si era sempre mostrata competitiva in tutte le condizioni. Il Gran Premio del Portogallo però, rimane indigesto alla coppia Sainz-Leclerc. Il primo, autore di un’ottima qualifica, rimane prigioniero di una strategia errata del muretto, che lo costringe ad un amaro undicesimo posto, fuori dai punti. Meglio il monegasco, che conclude sesto in rimonta. Un piccolo passo indietro per la Scuderia di Maranello, che però, già a Barcellona, avrà la possibilità di riconfermarsi a buoni livelli.

3. ANVEDI COME GUIDA NANDO. Una gara da grandissimo pilota. Partiva tredicesimo, dopo aver preso una sonora batosta dal compagno di squadra in qualifica. La gara è perfetta, così come la gestione degli pneumatici, che gli permette prima di scavalcare Sebastian Vettel durante la sosta, poi di attaccare Sainz e Ricciardo. Nel complesso bene anche Esteban Ocon, che chiude ottavo, giusto davanti ad Alonso. Punti importanti per Alpine, che si rilancia in classifica dopo un inizio balbettante.
4. BAL-BOTTAS. Purtroppo, solito week-end ad intermittenza per il pilota finlandese. Bravissimo, in qualifica, a trovare un grande giro che gli permette di conquistare la diciassettesima pole della carriera, ma male in gara, essendo stato sopravanzato sia da Hamilton che da Verstappen. Un inizio di campionato non certo positivo, il suo, che lo pone ancora una volta nelle condizioni di doversi limitare ad essere solamente fido scudiero del compagno di squadra.
5. ELIMINATE I TRACK LIMITS. Una regola assurda, che non fa altro che limitare il tanto ricercato spettacolo voluto da Liberty Media, sia in qualifica che in gara. Questo fine settimana è toccato a Max Verstappen fare i conti con lo spietato sensore. Prima al sabato, quando, nonostante un chiaro sovrasterzo, si è visto cancellare la probabile pole position. Poi in gara, dove il suo giro veloce è stato eliminato causa un lungo nelle ultime curve. Un punto in meno classifica e tanta rabbia in più, per una regola che, mai come ora, fa molto discutere.
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