Per una gara piena di sorprese e colpi di scena, tornano le cinque pillole, appuntamento in cui il nostro Riccardo Ronchini analizza i cinque fatti principali del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.
1. LA VENDETTA VA SERVITA FREDDA. Max Verstappen vince ad Imola e si porta ad un punto in classifica da Lewis Hamilton. Lo fa mostrando i muscoli al pilota inglese alla partenza, con un sorpasso molto aggressivo al Tamburello, che ha quasi portato al contatto tra i due. Bravissimo a non commettere errori, sempre preciso e consapevole del potenziale della sua Red Bull. Bravo e fortunato all’ultima ripartenza a salvare la macchina dal testacoda, mantenendo la testa della corsa e portando a termine un trionfo importantissimo, per lui e per il morale del team. La battaglia è più viva che mai e mai come quest’anno ne vedremo delle belle.
2. RIMONTA DI NERVI. Una grande rimonta di un grande pilota, ma quanta fortuna! L’errore alla Tosa è banale, dovuto alla troppa voglia di ridurre il gap con Verstappen. Un episodio che poteva costare carissimo al sette volte Campione del Mondo, che però si vede salvare la giornata dall’incidente Russell-Bottas. La bandiera rossa lo rimette in gara e Hamilton è bravo ad ottenere il massimo risultato possibile, mantenendo la leadership della classifica anche grazie ad un super giro veloce in gara.
3. FERRARI CON IL CUORE. La Rossa le ha provate tutte per arrivare al podio, è mancato solo un pizzico di fortuna. La SF21 si conferma veloce, sia sul bagnato che sull’asciutto e soprattutto sempre in lotta per il podio. Ennesima grande gara di Leclerc, che se non fosse stato per la bandiera rossa sarebbe giunto al traguardo serenamente al secondo posto. Bravo anche Sainz, che dopo una qualifica negativa si riscatta, recuperando fino alla quinta posizione, a ridosso del suo compagno di squadra. Nel complesso, il fine settimana della Rossa è nettamente positivo. La sensazione, è che il primo podio stagionale sia solamente rimandato al prossimo futuro.
4. MA CHE PILOTA È LANDO NORRIS? Senza ombra di dubbio l’MVP di giornata. Anzi, forse già dal sabato. Quel giro nel Q3 grida vendetta, cancellato da una regola senza senso che non fa altro che eliminare il tanto ricercato spettacolo. Ma Lando non si è abbattuto, correndo una delle migliori corse della carriera. Un podio strameritato, per lui e per la McLaren, sempre più terza forza del Mondiale.
5. VALTTERI, COSI NON VA. Anonimo, assente ingiustificato di un fine settimana nero come la sua W12. È un Bottas che esce dal week-end sul Santerno molto acciaccato, sia mentalmente che fisicamente. Il distacco con la vetta della classifica è già importante e, anche quest’anno, l’impressione è che il buon finlandese sarà il fido scudiero del Re Nero. Riguardo invece l’incidente con Russell, Bottas è stato certamente sfortunato. L’errore è sembra essere dell’inglese, che cerca forse un sorpasso troppo audace, perdendo la vettura e rovinando la gara del secondo pilota Mercedes. Entrambi stanno bene e avranno modo di rifarsi già a partire dal prossimo fine settimana.
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