Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Bahrain, lasciando dietro di sé Max Verstappen e Bottas. La nuova stagione di Formula 1, è ufficialmente cominciata.

Cala la notte sul­la sab­bia del Bahrain, si accen­dono i motori. E si accen­dono le sper­anze in chi sogna di ottenere il mas­si­mo da questo nuo­vo capi­to­lo del­la For­mu­la 1.

C’è chi, ques­ta emozione, l’a­dren­a­li­na e l’en­er­gia del mon­do dei gran­di, la conosce da ven­t’an­ni; c’è chi in questo mon­do, oggi, com­pie il pri­mo pas­so, e c’è chi, da oggi, pre­ga che i col­ori di una nuo­va tuta gli porti­no for­tu­na. La “maledi­zione del sec­on­do torel­lo” con­tin­ua, con Perez costret­to a par­tire dal­la pit lane. Due giri di for­mazione e final­mente i pri­mi semafori rossi del 2021 si spen­gono, si alzano i giri dei motori e si parte. Inizia il Mon­di­ale. Il ven­to accom­pa­gna le mono­pos­to nel­la loro sfi­da, fat­ta di 56 tornate.

Il Cav­alli­no di Leclerc salta l’osta­co­lo Bot­tas e prende subito la terza posizione, in sor­pas­so che al net­to del 2020 sem­bra­va un mirag­gio. Men­tre Ver­stap­pen mantiene la lead­er­ship, è subito Safe­ty car: Mazepin con­tin­ua nelle sue dif­fi­coltà con un ennes­i­mo errore, ed è fuori. La cor­sa riprende, Gasly perde l’ala di Faen­za dopo un con­tat­to con l’aran­cia di Ric­cia­r­do, e una breve Vir­tu­al ral­len­ta, anco­ra una vol­ta, la fase iniziale di questo Gran Pre­mio. La frec­cia nera del fin­lan­dese riprende la terza posizione, Charles non demor­de, dan­do il via ad un sin­u­oso valz­er con Nor­ris, che sopras­sa il mon­e­gas­co. L’al­tro Car­let­to, intan­to, res­ta bloc­ca­to a metà clas­si­fi­ca, nono, dietro a Fer­nan­do Alonso.

A un quin­to di gara, il Re Nero rien­tra ai box. Ver­stap­pen risponde cer­can­do di spin­gere e allun­gare sui due Mer­cedes. Al 17esimo giro, Bot­tas cam­bia gomme, segue il pit stop di Max, che perde la lead­er­ship, rega­lan­dola ad Hamilton.

Un momen­to amar­cord è regala­to da Seb e Nan­do, alla 21esima tor­na­ta. Una lot­ta in cui è Sainz Jr. ad avere la meglio, sei titoli mon­di­ali divo­rati un colpo solo.

Giro 28, “Non pos­so andar più forte”. Hamil­ton accor­cia il dis­tac­co dal toro olan­dese, ed effet­tua anco­ra una sos­ta. E qualche giro dopo, i box Mer­cedes, regalano nuo­va­mente in Bahrain un tram­bus­to show. Ral­len­tano Bot­tas, che rien­tra quin­to in pista dietro Leclerc e Nor­ris. A cir­ca tre quar­ti di gara, Alon­so si riti­ra, per prob­le­mi ai freni. Un pec­ca­to, data la pos­si­bil­ità sfu­ma­ta di chi­ud­ere a pun­ti. Al 39esimo giro, arri­va una gioia per Tsun­o­da: il pic­co­lo giap­ponese, classe 2000, sor­pas­sa Raikko­nen ed entra nel­la top ten al debut­to in For­mu­la 1. Subito dopo, escono i mec­ca­ni­ci Red Bull per Ver­stap­pen, che tor­na in pista dietro Lewis. Il sette volte Cam­pi­one, intan­to, sfon­da la bar­ri­era di un nuo­vo record: men­tre vola las­cian­do alle spalle Max e il com­pag­no di squadra n°77, rag­giunge i 5.112 giri in tes­ta in carriera.

Siamo alle fasi con­clu­sive. I riflet­tori, sono tut­ti pun­tati lì davan­ti, dove il nero e il blu si avvic­i­nano, la dis­tan­za si riduce e aumen­ta la ten­sione. Hamil­ton va lun­go, a cinque giri dal ter­mine. Meno 4. “Non ho pos­te­ri­ore”, dice Lewis, e Max pas­sa. Ma ripas­sa Hamil­ton. Meno 3. Ver­stap­pen perde il rit­mo, e mol­la il colpo. Ed Hamil­ton fir­ma un capolavoro.

Le Fer­rari, chi­udono in ses­ta e otta­va posizione. Una pic­co­la sod­dis­fazione, dopo un anno dif­fi­cile. Onore al Giap­pone, con il debut­tante in nona posizione. Una par­ente­si. Delu­sione Vet­tel. Il verde, al momen­to, è tut­to fuorché quel­lo del­la speranza.

Re Lewis vince chi­u­den­do così il pri­mo episo­dio di una lun­ga serie, quel­la tra “Il Sir…e gli altri”. E siamo solo alla pri­ma pun­ta­ta. Per la sec­on­da, ci vedi­amo ad Imola.

Ph. For­mu­la 1 ©️

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