Conclusasi da poco la tre giorni di test pre-stagionali sul Bahrain International Circuit, è tempo di trarre le prime conclusioni in vista della prima gara stagionale.
Tre giornate pienissime, ventiquattro ore complessive di sorprese, inaspettate problematiche e qualche lampo. La scuderia più in forma, al termine di questi test invernali, è parsa senza dubbio la Red Bull. La RB16B, nuova monoposto (massima evoluzione della RB16) della scuderia anglo-austriaca ha mostrato un grande potenziale con entrambi i piloti. Sia Sergio Perez, ma soprattutto Max Verstappen, si sono subito trovati a loro agio con la nuova arma di Milton Keynes, mostrando grande velocità sia sul giro secco, con Verstappen che ha chiuso con il miglior tempo in ben due giornate su tre, che sul passo gara.
Passo gara che invece è sembrato essere il vero tallone d’achille della SF21. La nuova nata di Maranello non ha mai brillato particolarmente, anche se va detto che non ha mai spinto davvero, come affermato Charles Leclerc al termine della giornata di ieri. La Ferrari ha comunque mostrato un (parzialmente) preoccupante degrado degli pneumatici, con i tempi di entrambi i piloti che dopo i primi giri tendevano a salire vertiginosamente, specialmente nel caso del monegasco. Allo stesso tempo, come detto, è abbastanza evidente che la Ferrari abbia anche voluto nascondersi, specialmente dal punto di vista delle mappature del motore. Infatti, la SF21 raramente ha superato il muro dei 300 km/h, segno che forse il team capitanato da Mattia Binotto non abbia voluto svelare completamente tutto il potenziale della nuova Power Unit.

E la Mercedes? La scuderia di Brackley è forse quella che ha lasciato più interrogativi al termine dei test. Tanti problemi sia di affidabilità, con Bottas che non ha girato la prima mattina a causa di un guasto al cambio, che di bilanciamento. La W12 è parsa una vettura molto nervosa e complicata da mettere a punto, che però ha sicuramente tutte le carte in regola per essere ancora la migliore del lotto, come ha dimostrato lo stesso Bottas nella giornata di ieri. Dall’altro lato del garage c’è un Lewis Hamilton che è parso in leggera difficoltà. Numerosi lunghi e controlli al limite, conditi anche da qualche testacoda di troppo. Il set up ottimale certamente non è stato trovato e resta del lavoro da fare, ma certamente il sette volte iridato non si farà trovare impreparato all’inizio della stagione.
Stesso identico discorso per Aston Martin. La scuderia inglese, al suo rientro in Formula 1, ha incontrato numerose difficoltà. Prima il problema al cambio, poi di pressione di sovralimentazione. Troppi problemi di affidabilità, che la squadra dovrà cercare di risolvere al più presto, per evitare di incappare in brutte sorprese già a partire dal 28 Marzo. Molto bene invece AlphaTauri, McLaren e Alfa Romeo, che hanno mostrato tutte di avere una buona base su cui partire e continuare a lavorare. In particolare la scuderia italiana sembra essere migliorata notevolmente rispetto alla passata stagione, con un Kimi Raikkonen in grandissimo spolvero specialmente sul passo gara. Il pilota finlandese, per lunghi tratti della sessione conclusiva, ha fatto segnare gli stessi tempi della Ferrari, segno degli ottimi passi in avanti mostrati dalla nuova C41.
Ora una decina di giorni di pausa, dove le squadre analizzeranno i dati ottenuti e cercheranno una soluzione ai problemi evidenziati, per farsi trovare pronti in vista della gara inaugurale della nuova stagione di Formula 1.
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