La Ferrari ha svelato la sua nuova monoposto. Andiamo a dare un primo sguardo tecnico alla SF21, arma che ha il dovere di riscattare i deludenti risultati conseguiti dalla SF1000 nella passata stagione.
Hammer Time é lieta di fornirvi una dettagliata, per quanto possibile, analisi tecnica sulla nuova monoposto della Scuderia Ferrari, curata ad hoc dai nostri Marco Francesco Renna e Davide Buccheri.
Innanzitutto, la SF21 si distingue per una serie di interventi di affinamento atti a rimediare ai grossi errori di progettazione che hanno afflitto la lenta e poco felice SF1000. Partendo dal muso, se si esclude l’alettone anteriore, rimasto invariato rispetto al passato, è già possibile notare un nuovo trattamento del cono frontale. Pur non rinunciando all’ormai consueto (e anche un po’ obsoleto) bulbo centrale, è presente un inusuale andamento dei bordi d’attacco della sezione in questione che, con un profilo discendente e quasi “svergolato” si raccorda al cape sottostante attraverso una particolare soluzione di continuità.
Per quanto non si tratti di un concetto di rottura rispetto al 2020, tale espediente dovrebbe portare alla generazione di vortici più voluminosi. La presenza di quest’ultimi eviterebbe il raggiungimento dello stallo sotto il muso, che affliggeva la SF1000 nelle curve lente. Un’evoluzione del muso interessante, che permette anche di capire come la Ferrari abbia lavorato su uno sviluppo di tale soluzione, evitando di dover sottoporre un anteriore completamente nuovo ai crash test durante la passata stagione. I regolamenti congelati avevano posto limiti ben precisi alle squadre per vagliare eventuali nuove parti. Ferrari ha dunque scelto di non rivoluzionare l’anteriore della vettura 2021, sviluppando i concetti già noti e concentrando risorse e gettoni su aree più critiche.

Ulteriori elementi particolarmente interessanti sono costituiti dalle prese laterali “ad orecchio” su cui spicca la superficie spigolosa del bordo d’uscita, realizzata al fine di gestire meglio lo strato limite e, soprattutto, per creare preziosi vortici d’aria. Due particolari visti in passato, tra le stagioni 2007 e 2008, e presenti sulle vetture di Mercedes e Red Bull nella passata stagione. Lo schema Ferrari, tuttavia, differisce da quello dei concorrenti e riprende i concetti della stessa soluzione montata da Alfa Romeo nel corso dei precedenti campionati.
Procedendo verso la sezione centrale, è possibile identificare un buon numero di novità che si distaccano nettamente da quanto visto fino allo scorso anno. In particolare, la SF21 mostra una presa d’aria dorsale di nuova concezione, dotata di due prese laterali. Quest’ultime, sommate alla già preesistente parte centrale a sezione triangolare, lasciano intuire quelli che sono stati i cambiamenti operati sotto pelle. A prova di ciò si notano infatti le nuove pance, di concezione inedita per la Ferrari: più snelle e sciancrate. Allo stesso tempo anche la posizione dello snorkel è stata modificata, riallocando l’elemento sopra la Power Unit. Oltre alla riduzione del drag, sono stati risolti problemi relativi ad un precedente fenomeno di bloccaggio interno, dovuto al non efficiente posizionamento delle masse radianti.
Per quanto pochi siano i dettagli svelati al posteriore, è comunque possibile notare il nuovo insieme di profili, soprattutto il mainplane, che caratterizzano l’alettone. Quest’ultimo spicca per la nuova concezione del componente principale. Si tratta di un profilo avente una superficie multisezione la cui parte centrale risulta essere più bassa. Questa modifica ha il fine di produrre un buon carico, senza incombere in troppe penalità sul fronte della resistenza aerodinamica. Tali accorgimenti serviranno a cancellare i problemi che caratterizzavano i dispositivi adottati sulla SF1000, largamente inefficienti in quanto generatore di tanto drag e poco carico.
Ph. Ferrari ©️