La Motul Pole Award 100 della scorsa settimana aveva fatto presagire che tra le file della categoria LMP2 la lotta per il podio sarebbe stata accesa. E così è stato per la prima metà di gara, dopodiché, due sono stati i team a giocarsi la vittoria: Tower Motorsport ed Era Motorsport, con quest’ultima che è uscita vincitrice con un importante margine di vantaggio sull’inseguitrice. Chapeau, quindi, per il costruttore Oreca. Da sottolineare l’ottima prestazione dell’unica vettura marchiata Dallara del team Cetilar Racing, sempre in lotta nelle posizioni di testa, fino a quando nella notte è stata fermata per diverse ore da un problema al cambio. Ciononostante, è riuscita comunque a concludere la gara in sesta posizione di categoria.
Arrivando forte della pole conquistata, l’equipaggio della Oreca N.52 del team PR1 Mathainsen Motorsport, partiva con la consapevolezza di poter fare una grande gara, ma ha dovuto guardarsi subito le spalle da un straordinario Roberto Lacorte che, con la sua Dallara della Cetilar Racing partita dalla decima piazza, ha avuto un grande sprint iniziale mettendosi subito dietro il leader di categoria. Con la bella sfida per il comando tra la Oreca e la Dallara per la leadership, nelle retrovie cominciavano a giungere i primi ritiri: dopo poche ore di gara la prima vettura, a ritornare in pit lane, è stata la Oreca N.20 del team High Class Racing, tra cui nell’equipaggio figurava Robert Kubica, andata a muro con problemi al fander.
Nella notte la situazione di gara comincia a cambiare drasticamente: dopo aver preso un importante margine sulla vettura di casa Cetilar, la Oreca N.52 ha ceduto il passo al team italiano, per via di un problema tecnico che l’ha costretta ai box. Il subentrato Antonio Fuoco ha quindi conquistato la vetta, provando ad allungare sul gruppo. Nel frattempo, un’altra Oreca ha subito un ritiro, ed è stata quella N.29 del Team Nederland, con Frits Van Eerd andato a muro alla curva Bus-Stop.
In testa abbiamo quindi Fuoco con la Dallara N.47, che è riuscita a prendere un giro di vantaggio sugli altri prototipi; ma dopo il cambio pilota, fuori l’alfiere della Ferrari Driver Academy dentro Andrea Belicchi, hanno subito il ritorno delle Oreca, con la N.18 della Era Motorsport che ha preso il comando e vendendo Belicchi avere un calo di prestazioni, scivolando al quarto posto.
Intorno all’undicesima ora di gara, la N.18 perde la testa della corsa nei confronti della N.8 del Tower Motorsport e si rivede di nuovo in forma la Dallara, che si porta in seconda piazza con Fuoco prima e Lacorte dopo, grazie anche ad una Full Course Yellow provocata da un contatto all’uscita dei box tra la Oreca N.52, scivolata in settima piazza, con la Acura N.60 del Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian, avendo la peggio finendo a muro.
L’American Dream per la Cetilar N.47 va in frantumi a nove ore e quarantacinque dal termine quando, rientrata ai box, la vettura viene messa sui cavalletti per via di un problema al cambio, costringendola a fermarsi per diverse ore. Il problema al team italiano spiana la strada alle Oreca sopracitate, la N.8 e N.18, che si contenderanno la leadership di classe grazie solo alle FCY provocate dalle vetture delle altre classi. Staccata di diversi giri troviamo un’altra Oreca, la N.82 del team DragonSpeed USA LLC.
A poco meno di sette ore dalla fine, con grande orgoglio, i meccanici della Cetilar, rimettono in pista la Dallara LMP2 con Andrea Belicchi. Purtroppo, stando fermi diverse ore, accuseranno un ritardo di oltre settantanta giri dal leader di classe, ma segnando ottimi tempi sul giro. Nel finale di gara, nonostante le due FCY, Tower Motorsport ha preso la leadership con la Oreca N.8 guidata da Gabriel Aubry, seguita dalla Oreca N.18 del Team Era Motorsport. Staccata di quattro giri, dietro la Cadillac-Dpi del Team Whelen Engineering/Action Express Racing, la Oreca N.82 del Team DragonSpeeed USA.
L’unico colpo di scena avviene nell’ora finale di gara quando la Tower Motorsport facendo una sosta ai box, ha lasciato leadership e vittoria finale di categoria alla Era Motorsport condotta al traguardo da Paul-Loup Chatin. Sul podio di LMP2, quindi, seconda piazza per Tower Motorsport con Gabriel Aubry e terza per DragonSpeed USA con Christopher Mies.
Menzione d’onore per la Cetilar-Dallara che è riuscita a condurre la propria vettura al traguardo, in sesta posizione di categoria.
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