Il manager austriaco si aspetta meno imprecisioni da parte di George Russell, che se vorrà presentare una seria candidatura per il sedile Mercedes dovrà essere pressoché perfetto.
Toto Wolff vuole che George Russell non commetta altri errori. Se il pilota britannico intende davvero aspirare al sedile della Mercedes in futuro, questa pare essere la condizione dettata dal team principal austriaco. L’ultimo errore in ordine di tempo commesso da Russell, ricordiamo, risale al Gran Premio dell’Emilia-Romagna, quando, in regime di Safety Car, il giovane talento ha perso il controllo della sua monoposto, mettendola successivamente a muro, vanificando in quel modo quanto di buono fatto in quella determinata occasione. Le parole di Wolff:
“Vincere titoli in Formula 1 va alla pari con fare il minor numero di errori possibile. E questo lo si ottiene solo con l’esperienza. Mercedes si aspetta un livello alto di performance, ed è per questo che bisogna dare tempo ai giovani piloti. Per quanto possano sembrare esuberanti, i giovani piloti saranno sempre criticati in maniera pesante se fanno errori in un top team. Ecco quindi perché è importante che i piloti facciano esperienza dagli errori come quello di Imola per formarsi ed essere pronti a fare ottimi risultati anche sotto pressione…”

Wolff pare dunque aspettarsi un ulteriore passo in avanti da parte di Russell in questa stagione. Non bisogna tuttavia dimenticarsi che, a proposito di errori, quello commesso da Mercedes al Gran Premio di Sakhir è costato al britannico una vittoria certa e lo stesso Toto Wolff non intende negarlo:
“Abbiamo sempre creduto in George perché non sono molti i piloti che vincono i campionati minori come rookie, specialmente in GP3 ed F2. Per noi, il Gran Premio di Sakhir è servito per confermare quel che pensavamo di George. Non è stata bella la circostanza in cui ciò si è verificato, ma abbiamo avuto vari dati da valutare, ed abbiamo confermato il nostro giudizio. Inoltre, è stato un vantaggio sia per lui che per la Williams, dato che ha imparato molto da noi, e quello che ha appreso lo ha riportato alla sua attuale squadra, per cui sono convinto sia stata una esperienza vantaggiosa per tutti…”
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