Nonostante l’accordo raggiunto tra gli organizzatori del Gran Premio del Brasile e la stessa Formula 1 per la permanenza di Interlagos nella massima serie fino al 2025, sono sorte nelle ultime ore delle problematiche che potrebbero mettere a serio rischio la disputa del GP.

A ris­chio il Gran Pre­mio di San Pao­lo. Sfu­ma­ta la (dis­cus­sa) ipote­si di dis­putare un Gran Pre­mio sul nuo­vo cir­cuito, che sarebbe dovu­to sorg­ere nei pres­si di Rio de Janeiro, anche l’accordo tra For­mu­la 1 e il pro­mo­tore del Gran Pre­mio di San Pao­lo (nome che il Gran Pre­mio di Inter­la­gos avrebbe assun­to dal 2021) pare in bil­i­co. Quel­lo che da anni rap­p­re­sen­ta uno degli appun­ta­men­ti stori­ci del Mon­di­ale, infat­ti, a causa del­la poca trasparen­za riguar­do l’utilizzo di fon­di pub­bli­ci, si ritro­va al cen­tro di una dis­pu­ta legale ed attual­mente l’accordo per lo svol­gi­men­to dell’evento è sta­to tem­po­ranea­mente sospe­so in atte­sa di ulte­ri­ori accertamenti.

L’intervento giudiziale prende le mosse da una petizione pub­bli­ca, avan­za­ta dopo la pub­bli­cazione di alcu­ni doc­u­men­ti in cui pare che la cit­tà di San Pao­lo avrebbe paga­to cir­ca 3,65 mil­ioni di dol­lari all’an­no per i prossi­mi cinque anni. Di fat­to, ad oggi, il denaro pub­bli­co era sta­to uti­liz­za­to solo per i lavori di ristrut­turazione e l’impegno eco­nom­i­co sarebbe dovu­to essere sostenu­to da Brazil Motor­sport, un’or­ga­niz­zazione sostenu­ta dal gov­er­no di Abu Dhabi, incar­i­ca­ta di gestire il Gran Premio.

Ph. Pirelli / LAT ©

 

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