Anche nel deserto del Bahrain la solita Red Bull. Veloce, solida ma non ancora vincente.
Un fine settimana molto positivo per la scuderia anglo-austriaca che oltre alla solita ottima prova di Max Verstappen, secondo al traguardo, ritrova sul podio anche Alexander Albon, finalmente competitivo.
Il week-end del pilota thailandese era cominciato malissimo, con un gran botto nelle seconde libere che ha costretto i meccanici a svolgere un lavoro extra per ricostruire la monoposto, completamente distrutta. Sembrava l’ennesima occasione sprecata, un’altro passo falso che avrebbe tolto i dubbi riguardo il suo addio dalla Red Bull. Invece arriva la reazione, già a partire dalle qualifiche, chiuse al quarto posto a ridosso dei tre migliori. Bravo anche in gara a non commettere errori e a sfruttare al massimo il ritiro di Perez, che gli permette di tornare sul podio dopo tanto, troppo tempo.

Per Max Verstappen si potrebbe fare un copia incolla per ciascuno dei week-end di questa stagione. Sempre veloce, sempre nelle prime tre posizioni ma mai davanti a tutti, chiaramente non per demeriti suoi. Anche nel deserto, il pilota olandese è autore di un grande fine settimana. Molto vicino alla prima fila in qualifica e scattante in partenza, prendendosi la seconda piazza di Bottas, autore di una partenza disastrosa. Chiude con la medaglia d’argento e più di così è impossibile chiedergli. Lui e la squadra hanno provato qualunque cosa per mettere in difficoltà Hamilton e la Mercedes, ma semplicemente la W11 numero 44 ne aveva di più.
Forse l’unico appunto da fare è quel mancato tentativo di andare fino in fondo con gomma bianca, quando erano a conoscenza del fatto che Hamilton si sarebbe dovuto fermare obbligatoriamente una seconda volta. In fondo che aveva da perdere Max? Niente, nel peggiore dei casi sarebbe arrivato secondo lo stesso.

Alla fine di questo Gran Premio però il quesito rimane lo stesso: chi affiancherà Max Verstappen l’anno prossimo? Christian Horner ha sempre dichiarato di voler dare ad Albon la possibilità di dimostrare il proprio valore fino al termine della stagione, mentre Hulkenberg resta alla finestra. La decisione sembra tutt’altro che presa e sullo sfondo aleggia pure il problema riguardo il motore per il 2022.
Se la situazione in pista è di totale tranquillità per una macchina che Mercedes a parte, fornisce prestazioni ottime, Red Bull fuori dai tracciati sta vivendo un periodo di forte pressione e per uscirne dovrà dimostrare di essere per davvero una grande squadra