Nonostante Toyota rappresenti da anni una certezza in termini di sensibilità ambientale, il colosso nipponico, tramite Gazoo Racing, ha trovato anche il tempo di dar vita alla GR Yaris. Una piccola belva assatanata, che abbiamo avuto il piacere di assaggiare grazie a Rivauto (Toyota — Lexus Como).
Toyota, il primo brand a credere nell’ibrido, il primo ad avere un occhio di riguardo per l’inquinamento e per le emissioni, non lascia indietro nessuno. Nessuno. Nemmeno gli amanti cosiddetto old but gold. Per tale motivo, probabilmente, il colosso giapponese ha deciso di dar vita a Gazoo Racing, divisione sviluppata per offrire agli appassionati della guida sportiva delle vetture con un DNA impostato sulle esperienze accumulate in pista. L’artefice di tale decisione ha un nome e cognome preciso: Akio Toyoda, attuale presidente di Toyota Motor Corporation, nipote del fondatore Kiichiro Toyoda. Un presidente, certo, ma anche un pilota che ha voluto partecipare personalmente allo sviluppo della nuova GR Yaris.
Al minimo il propulsore tre cilindri 1.6 da 261 CV è fin troppo silenzioso, ma quando si preme il pedale del gas, capisci immediatamente che la grinta e la potenza ci sono eccome: un motore semplicemente spettacolare, è davvero un piacere sentirlo arrivare al limitatore a 7000 giri. La frizione stacca un po’ in alto ma ci si abitua subito ed il cambio manuale a sei marce è un vero gioiello di precisione, così come lo sterzo. Alle basse andature la GR Yaris, con la ripartizione della trazione 60/40 complice un assetto sportivo ma non durissimo, ed un peso di soli 1.280 kg (ottimo peso per una piccola a trazione integrale), si dimostra agile nel traffico, ma quando arrivano le curve, settando la ripartizione di trazione in 30/70, offre il meglio di sé. Il grip offerto dalle Michelin Sport 4S, montate sui cerchi forgiati, è eccezionale, ed il raffinato sistema frenante con pinze monoblocco a quattro pistoncini davanti e due dietro, accoppiati ai dischi semiflottanti con campana alleggerita, è instancabile, ed assolutamente modulabile. Puoi entrare forte in curva con i freni ancora tirati e stare sui binari, schiacciare l’acceleratore e sentire i differenziali che lavorano egregiamente all’uscita dalle curve, per poi affrontare le altre in successione in scioltezza, mentre compare sul tuo viso un sorriso a trentadue denti.
Abbiamo avuto il privilegio e l’onore di essere tra i primi a provarla. Un breve assaggio su strade fortunatamente ricche di curve. Esteticamente non si discute, anche se la bellezza, come sempre, è soggettiva: balzano immediatamente all’occhio i passa ruota, talmente larghi che pare di avere a che fare con una vettura WRC, e quel tetto in fibra di carbonio che dona un tocco di sportività raffinata. Gli interni sono quelli della Yaris standard, impreziositi dalle finiture in Alcantara e da dei sedili contenitivi dedicati griffati dal Marchio GR. La seduta è leggermente alta, l’avremmo onestamente preferita più bassa. Il volante in pelle ha tutte le regolazioni del caso ed è facile trovare la posizione di guida ottimale. La strumentalizzazione è un mix di analogico e digitale ed offre tutte le informazioni necessarie per tenere sempre sottocchio tutti i parametri fondamentali.
Ringraziamo sentitamente Toyota Rivauto Como nella persona di Andrea Lasaponara, un amico, un Sales Manager altamente professionale ed estremamente appassionato, per averci concesso la possibilità di testare questa piccola meraviglia.
Ph: www.tgr-dam.com