Nonostante i giochi in campionato siano ormai conclusi, Red Bull non smette di aggiornare la propria RB16 al fine di sbloccarne il completo potenziale, portando soluzioni inedite anche a fine stagione.
Il Campionato Mondiale del 2020 può ormai dirsi concluso in materia di posizioni di vertice e definizione dei vincitori, in quanto il duo Mercedes-Hamilton ha già conquistato entrambi i trofei in palio con diverse gare di anticipo. Tuttavia, questo non sembra interferire più di tanto con i piani di casa Red Bull, dove lo staff tecnico sembra essere particolarmente focalizzato sullo sviluppo e sull’implementazione di tanti nuovi elementi tecnici al fine di esplorare, nonché espletare, a pieno tutto il potenziale della propria monoposto. Una scelta sensata, in quanto costituente un importante esercizio tecnico anche in chiave 2021, anno di fronte al quale la scuderia anglo-austriaca vuole presentarsi preparata e con un divario prestazionale ridotto dalla capolista tedesca, già da ora data per favorita nella corsa al titolo.
La monoposto di Newey & Co., come più volte ribadito, presenta un innumerevole quantitativo di elementi estremamente interessanti e inediti e, per questo, si pone concettualmente vicina alle avversarie di Stoccarda, con le quali si è instaurata una vera e propria lotta a suon di novità aerodinamiche e strutturali. Anche in occasione dell’ultimo appuntamento in Turchia, la RB16 non ha mancato di far sfoggio di nuovi elementi, con ciascuno di questi caratterizzato da un comune obiettivo che prevede una generale ottimizzazione della fluidodinamica del veicolo. Il primo dettaglio che balza all’occhio, o quasi, visto il suo posizionamento non esattamente in vista, è il nuovo soffiaggio che caratterizza il profilo principale del cape, realizzato attraverso un vero e proprio intaglio operato sulla parte piana dell’elemento. Tale apertura, pur ripercuotendosi negativamente sulla capacità del cape nel deviare tale flusso verso i bargeboard, serve a indirizzare parte dello stesso verso il fondo al fine di aumentare il carico generato dal gruppo fondo-diffusore, eliminando le criticità, legate allo stallo, mostrate nelle curve più lente. L’eliminazione di tale problema si è resa particolarmente evidente nel corso di questo aggiornamento tecnico, come testimoniato anche da tanti ulteriori dettagli di fino che dominano il retrotreno, producendo cambiamenti che, per quanto visivamente piccoli, almeno in apparenza, possono portare a variazioni importanti, come testimoniato dal ricollocamento dell’uscita del wastegate, ora posizionata nella porzione inferiore della circonferenza dello scarico e al di sotto del triangolo superiore della sospensione. Tale espediente rientra nella strategia degli aerodinamici di casa Red Bull, il cui compito è quello di convogliare quanta più aria possibile all’interno dell’area composta dall’alettone posteriore e dal diffusore, cercando di aumentare la differenza di pressione tra la porzione inferiore e quella superiore e, dunque, portando al tanto auspicato aumento complessivo della downforce.