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La corsa più pazza dell’anno. Senza dubbio, è questa la definizione che più si addice ad un emozionantissimo Gran Premio di Turchia. Le condizioni proibitive dell’asfalto, unite all’imprevedibilità della pioggia, ci regalano uno spettacolo indimenticabile, capace di rievocare memorie di un’epoca d’oro, ormai lontana nel tempo. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!

 

Lewis Hamilton, voto 9: E sono sette. Una vittoria che segna la fine di un viaggio iniziato ormai tredici anni fa, e che mai avremmo immaginato così ricco di successi. Il Campione britannico è abile a tenersi lontano dai guai dopo un lieve contatto al via con Ricciardo e, nonostante non riesca ad effettuare sorpassi in pista al di fuori di quello su Perez, si dimostra ancora una volta eccezionale nella scelta della giusta strategia, motivo per cui, ancora una volta, taglia per primo il traguardo. AL SETTIMO CIELO. 

 

Ser­gio Perez, voto 9,5: un sonoro schi­af­fone a chi non ha volu­to rin­no­var­gli il con­trat­to. Checo gui­da da mae­stro: mai un errore, sem­pre puli­to ed effi­cace. Dopo aver fat­i­ca­to in una pri­ma fase iniziale con pista par­ti­co­lar­mente bag­na­ta, si adat­ta giro dopo giro, arrivan­do a ricu­cire il dis­tac­co che lo sep­a­r­a­va dal com­pag­no di squadra, leader del Gran Pre­mio. Nel momen­to clou del­la gara, sceglie di rimanere in pista a dif­feren­za del vici­no di box, deci­sione che si riv­el­erà poi fon­da­men­tale per la con­quista di un risul­ta­to incred­i­bile. PUNCH LINE. 

 

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 10: una prestazione deg­na del suo nome. Rivedere Seb guidare così ci riem­pie di gioia, ripor­tan­do­ci alla mente bel­lis­si­mi ricor­di di sta­gioni pas­sate. Guadagnare otto posizioni al via non è da tut­ti, se poi aggiun­giamo una dife­sa da applausi in con­dizioni dif­fi­cilis­sime su Ver­stap­pen pri­ma, e su Hamil­ton poi, lo spet­ta­co­lo allo­ra è servi­to. DANKE SEB. 

Charles Leclerc, voto 8,5: in gare come queste il tal­en­to emerge sem­pre. Sem­pre. E così è sta­to. Nonos­tante una parten­za a dir poco infe­lice, il mon­e­gas­co ha saputo far­si stra­da tra gli avver­sari, mostran­do una forza men­tale cer­ta­mente invidi­a­bile. Una forza di volon­tà fer­rea la sua, che lo ha guida­to in una rimon­ta clam­orosa, ter­mi­na­ta al quar­to pos­to, dopo un ten­ta­ti­vo di sor­pas­so ai dan­ni di Perez, purtrop­po anda­to male, che gli sarebbe val­so la sec­on­da posizione. LO SPIRITO DEI CAMPIONI.

Car­los Sainz, voto 8: anco­ra una vol­ta, il migliore del duo McLaren. Con­duce una gara pri­va di errori, fat­i­can­do nelle fasi iniziali con tan­ta acqua in pista, per poi lan­cia­r­si all’inseguimento del­la zona podio nel cor­so dei pas­sag­gi finali, con sor­pas­si di otti­ma fat­tura. È un pec­ca­to con­statare quan­to Car­los sia sot­to­va­l­u­ta­to, chissà che forse qual­cuno non pos­sa final­mente ricred­er­si. SICUREZZA. 

 

Max Ver­stap­pen, voto 4: un week-end da dimen­ti­care il suo. Le pre­mes­sa all vig­ilia sono ottime, il risul­ta­to finale pes­si­mo. In una situ­azione più che mai rara in ques­ta sta­gione, che vede la Mer­cedes piut­tosto in dif­fi­coltà, Max si las­cia pren­dere dal­la foga e dal­la frus­trazione, finen­do per buttare al ven­to una prob­a­bile vit­to­ria. Un con­tin­uo di errori, tes­ta­co­da  e chi più ne ha più ne met­ta. LA SAGRA DELL’ERRORE.

Alexan­der Albon, voto 5: arrivare dietro a Ver­stap­pen, anche quan­do quest’ultimo incap­pa in una gior­na­ta no, non può che rap­p­re­sentare un’enorme delu­sione. Soprat­tut­to se pen­si­amo che il gio­vane pilota thai­lan­dese, per un’istante, si è ritrova­to nel­la posizione di pot­er vin­cere il Gran Pre­mio, spre­can­do poi quest’opportunità con un tris­tis­si­mo tes­ta­co­da. Non ci siamo. INCORREGGIBILE. 

Lan­do Nor­ris, voto 6.5: una prestazione anon­i­ma, se com­para­ta con quel­la del com­pag­no di squadra. Lan­do fat­i­ca a trovare il gius­to rit­mo, eccezion fat­ta per le fasi finali, in cui, anche gra­zie ad una McLaren par­ti­co­lar­mente in for­ma in quel frangente, ricon­quista veloc­ità arrivan­do al pun­to di rius­cire a super­are Daniel Ric­cia­r­do, al ter­mine di un bel duel­lo. ANONYMOUS.

 

Lance Stroll, voto 7.5: prob­a­bil­mente il miglior week-end del­la sua car­ri­era. Sul bag­na­to da pro­va di grande abil­ità con­qui­s­tan­do la pole posi­tion e ges­ten­do per­fet­ta­mente la lead­er­ship fino al rag­giung­i­men­to del­la metà dei giri pre­visti. Poi il buio: com­plice una strate­gia sbagli­a­ta, non riesce più a trovare quel rit­mo che gli ave­va con­sen­ti­to di sognare la sua pri­ma vit­to­ria, finen­do per spro­fon­dare a cen­tro grup­po. Un vero pec­ca­to. UNLUCKY. 

Daniel Ric­cia­r­do, voto 6: il sor­riso del­la For­mu­la 1 non bril­la par­ti­co­lar­mente. Dopo esser­si fat­to notare per un lieve con­tat­to con Lewis Hamil­ton al via, sparisce dai radar per poi riap­parire nel finale, quan­do ci regala un bel duel­lo con Lan­do Nor­ris, che lo vede però scon­fit­to. ALTALENANTE. 

Valt­teri Bot­tas, voto 0: sem­plice­mente un dis­as­tro. Un fan­tas­ma che vaga per il trac­cia­to in una gior­na­ta uggiosa. Una prestazione che spie­ga molte cose, purtrop­po per lui non in pos­i­ti­vo. MENZIONE (DIS)ONOREVOLE.

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