Una corsa tutta d’un fiato. Così potremmo definire il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, andato in scena sullo straordinario tracciato di Imola. La terra dei motori ci regala uno spettacolo dettato tanto da nomi affermati quanto da outsider inattesi, capace di tenerci incollati allo schermo dal primo all’ultimo giro. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.
Lewis Hamilton, voto 9: una prestazione maiuscola per intelligenza nella gestione e concretezza, macchiata proprio sul più bello, non per colpa sua, da una Virtual Sarety Car più che discutibile, che lo ha agevolato nella sua rimonta, penalizzando pesantemente i rivali. Peccato per lo spettacolo. RECORD BREAKER.
Valtteri Bottas, voto 7: povero Woodman, non gliene va bene una. Anche quando sembra in pieno controllo della situazione capita qualcosa per cui alla fine il risultato è sempre lo stesso, come nei cartoni animati di Willy il Coyote e Beep Beep. Valtteri le prova tutte, ma neanche la strepitosa pole position conquistata il sabato basta per raggiungere l’obbiettivo finale. Dal secondo giro in poi, infatti, si trova a dover lottare contro una monoposto rallentata da un danno all’aerodinamica, rimediato in seguito all’impatto con un detrito depositato da un’altra vettura nel corso del primo passaggio. SFORTUNATO.

Daniel Ricciardo, voto 9: il sorriso che ci piace, e che piace alla Formula 1 tutta. The Honey Badger è autore di una gara meravigliosa, in cui riesce a sfruttare ogni occasione, favorito anche da una modesta dose di fortuna che non guasta mai. Da applausi nel finale la difesa con gomme dure usate su un arrembante Kvyat, munito di pneumatici soft nuovi. NUOVO TATTOO?
Daniil Kvyat, voto 8,5: una corsa tutta all’attacco per lui. Scattato dall’ottava casella, non si fa pregare e, complici i ritiri di alcuni dei suoi più diretti avversari, tra cui quello di un tanto acclamato Pierre Gasly, suo compagno di squadra, non perde l’occasione per rendersi protagonista in un Gran Premio molto sentito per il team di Faenza. Ciliegina sulla torta, il sorpasso finale su Charles Leclerc. GODODENDRO.
Charles Leclerc, voto 8: solido, preciso, impeccabile. Questo è quello che deve essere il monegasco in una stagione così difficile per la Ferrari, che, con il senno di poi, non può far altro che rivelarsi un’eccellente palestra per un giovane talento come lui. I miglioramenti nell’arco di questo campionato sono innegabili, e chissà che la sofferenza sportiva patita quest’anno non possa rivelarsi una componente fondamentale nel gettare le basi per i successi futuri. Semplicemente sbalorditivo il sorpasso ai danni di Magnussen all’esterno della Tosa. AVANTI TUTTA.

Sergio Perez, voto 8: prestazione maiuscola la sua. Il messicano tenta in tutti i modi di aggrapparsi con gli artigli ad una Formula 1 che potrebbe sfuggirli a fine anno e con questa gara potrebbe esserci riuscito. Il duello portato avanti con il coltello tra i denti contro Alexander Albon, e concluso con un sorpasso eccezionale da parte di Checo non può aver lasciato indifferente nemmeno Helmut Marko, il che aprirebbe a nuovi intriganti scenari. IRRIDUCIBILE.
Carlos Sainz, voto 7: un’altra buona corsa per Carlos, ancora una volta davanti al vicino di box. La McLaren, purtroppo per lui, non si rivela particolarmente veloce sull’asfalto imolese, tuttavia lo spagnolo si dimostra nuovamente abile a massimizzare quanto la macchina può offrirgli. Risultato incoraggiante, in attesa di vederlo al volante della Rossa. INSCALFIBILE.
Lando Norris, voto 6,5: un week-end non eccellente quello del giovane talento britannico. Lando conferma la sua straordinaria velocità in qualifica, riuscendo a vincere la sfida con il vicino di box, tuttavia manca ancora un po’ di concretezza in alcune fasi della gara. La via intrapresa però è sicuramente buona, per questo le aspettative su di lui si fanno sempre più importanti. WORK IN PROGRESS.

Kimi Raikkonen, voto 9: non c’è niente da fare. Sulle piste storiche, Iceman si esalta. Una prova magistrale, tanto per gestione degli pneumatici quanto per velocità pura, davanti alla quale non possiamo far altro che toglierci il capello. Il nono posto finale, conquistato alla guida di un’Alfa Romeno non certo eccezionale, sa di impresa. STANDING OVATION.
Antonio Giovinazzi, voto 8,5: che gara. Il pilota di Martina Franca ci aveva già abituato nel corso di questa stagione ad assistere a partenze fulminee da parte sua e allora quale modo migliore per festeggiare un rinnovo contrattuale nuovo di pacca? Un punto che fa sicuramente piacere, tanto a lui quanto alla squadra. A CASA SUA.
Max Verstappen, voto 9: un peccato, davvero un peccato. Il giovane talento olandese conduce una gara impeccabile, coronata da un sorpasso mozzafiato ai danni del povero Woodman, tuttavia sul finale è costretto a ritirarsi dopo una foratura accorsa alla posteriore destra a causa di un passaggio su un detrito. Rimane una prestazione da applausi. AD UN PASSO DAL CIELO.