I regolamenti tecnici per il 2021 prevedono una riduzione del dieci percento del carico aerodinamico attraverso alcuni interventi nelle aree sensibili delle monoposto. Ecco come e quanto cambierà l’aerodinamica delle nuove vetture.

Le norme approvate in mate­ria di riduzione del cari­co aero­d­i­nam­i­co, dis­poste al fine di ridurre tale val­ore di cir­ca il dieci per­cento rispet­to ai val­ori cor­ren­ti, sono state dis­poste dal­la FIA al fine di evitare che la cur­va di cresci­ta di tale quan­ti­ta­ti­vo con­tinui inesora­bil­mente a salire ver­so l’alto, come accadu­to negli ulti­mi dieci anni. Come è noto, le mono­pos­to di For­mu­la 1 sono tra le auto­mo­bili con i mag­giori liv­el­li di down­force al mon­do, con questo val­ore capace di viag­gia­re sta­bil­mente oltre le due ton­nel­late a cir­ca 320 Km/h, lam­ben­do anche il filo delle tre in alcune situ­azioni, e con tale rin­cor­sa che sem­bra ora met­tere in crisi le mescole degli pneu­mati­ci Pirelli che, ricor­diamo, saran­no anco­ra quelle del 2019 anche per la prossi­ma sta­gione. Al fine di non far­si trovare imprepara­ta, nonché per far fronte a val­ori che, dal­l’an­no scor­so a ques­ta parte, sono comunque aumen­tati, l’azienda milanese ha deciso di irrigidire le car­casse dei pro­pri prodot­ti onde evitare peri­colosi ced­i­men­ti o degra­di rapi­di e incon­trol­lati derivan­ti dalle for­ti sol­lecitazioni richi­este dalle prestazioni delle vetture.

I rego­la­men­ti pre­visti per la sta­gione 2021 sono sta­ti scrit­ti, come è noto, rical­can­do in parte quan­to già asser­i­to all’in­ter­no delle nor­ma­tive attual­mente vigen­ti, tan­to al fine di livel­lare la com­pe­tizione quan­to, alla stes­sa maniera, per ridurre sen­si­bil­mente le spese di cui i team devono far­si cari­co e, oltre ad una parziale con­ser­vazione delle regole varate per il 2019, preve­dono alcune speci­fiche mod­i­fiche atte a ridurre il cari­co aero­d­i­nam­i­co com­p­lessi­va­mente gen­er­a­to dalle mono­pos­to. Nel­lo speci­fi­co, la Fed­er­azione è inter­venu­ta in quelle aree del­la vet­tura attual­mente respon­s­abili del sig­illo aero­d­i­nam­i­co che si crea tra il grup­po fon­do-dif­fu­sore e l’asfalto gra­zie alla pre­sen­za di una molti­tu­dine di fer­i­toie che carat­ter­iz­zano tan­to i lati del fon­do quan­to i com­po­nen­ti imme­di­ata­mente sovras­tan­ti il dif­fu­sore, come il com­p­lesso insieme di alette col­lo­cate nel­la porzione pos­te­ri­ore delle prese d’aria dei freni, anch’es­si, pos­te­ri­ori. E, pro­prio in tale area, si con­cen­tra­no alcu­ni degli inter­ven­ti soprac­i­tati, con le dimen­sioni di tali pro­fili che ver­ran­no ridot­ti di ben 40 mm nel caso in cui questi si tro­vi­no nel quad­rante sot­tostante la sezione cen­trale del­la ruo­ta, con una sig­ni­fica­ti­va riduzione dell’effetto depor­tante. Ulte­ri­ori inter­ven­ti si sono con­cen­trati anche nelle zone cen­trali e pos­te­ri­ori del fon­do, attual­mente carat­ter­iz­zate da un gran numero di fer­i­toie e di ele­men­ti aero­d­i­nam­i­ci ver­ti­cali nec­es­sari ad ottimiz­zare l’effetto suo­lo in quel­la speci­fi­ca area e che, nel 2021, ver­ran­no notevol­mente ridot­ti o del tut­to elim­i­nati, gra­zie all’in­tro­duzione di un vero e pro­prio taglio obliquo che inter­esserà la zona del fon­do a par­tire da una lin­ea lon­gi­tu­di­nale pos­ta a 1800 mm di dis­tan­za dal­l’asse pas­sante per le ruote anteriori.

Tali mis­ure restrit­tive dovreb­bero pro­durre una riduzione di cari­co aero­d­i­nam­i­co del dieci per­cento rispet­to agli ele­vatis­si­mi liv­el­li odierni, anche se, stan­do a quan­to dichiara­to da diver­si espo­nen­ti tec­ni­ci del­la For­mu­la 1 stes­sa , è ragionev­ole pen­sare che tale divario non solo sia sta­to già col­ma­to, ma che sia sta­to anche ampia­mente super­a­to da val­ori più ele­vati. Di sicuro, tali restrizioni potran­no pro­durre un impat­to sul bilan­ci­a­men­to delle vet­ture che, pro­prio a causa delle lim­i­tazioni in ques­tione, potrà vedere ridis­tribuite e rimod­u­late le quan­tità di cari­co gen­er­ate da cias­cun com­po­nente, veden­do tut­tavia annul­lati parte degli svan­tag­gi a causa del­la riprog­et­tazione a cui le aree critiche ver­ran­no sot­to­poste e da cui emerg­er­an­no, per cer­to, nuovi ed ulte­ri­ori ele­men­ti innovativi.

 

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