Un vittorioso Verstappen regala a Red Bull la prima vittoria stagionale, rompendo l’egemonia Mercedes. Ottimo quinto posto per Albon, che colma nuovamente lo svantaggio iniziale.

 

Una per­fet­ta com­bi­nazione tra strate­gia azzec­ca­ta e lento degra­do degli pneu­mati­ci si dimostra essere la chi­ave alla base dell’eccellente prestazione di Max Ver­stap­pen a bor­do di una RB16 a lui sem­pre più con­ge­niale ad ogni Gran Pre­mio che pas­sa. Gra­zie alla deter­mi­nazione carat­ter­is­ti­ca dell’olandese e ad una magis­trale ges­tione del­la cor­sa, per­al­tro esalta­ta dalle dif­fi­coltà che han­no accom­pa­g­na­to entrambe le Mer­cedes durante tut­to l’arco del­la gara, Red Bull riesce final­mente ad apporre il pro­prio sig­illo su quel­lo stes­so ter­reno dove, una set­ti­mana pri­ma, ave­va qua­si sfio­ra­to il successo.

Il fine set­ti­mana ded­i­ca­to al set­tan­tes­i­mo anniver­sario del­la For­mu­la 1 si apre in maniera del tut­to iden­ti­ca a quel­lo del Gran Pre­mio di Gran Bre­tagna e, sal­vo un colpo di reni di un impres­sio­n­ante Nico Hulkem­berg che cos­ta il ter­zo pos­to all’olan­dese del­la Red Bull, le qual­i­fiche sem­bra­no con­fer­mare i val­ori già visti in cam­po in prece­den­za. Per­tan­to, le prove uffi­ciali del saba­to rel­egano Max Ver­stap­pen al quar­to pos­to e Alexan­der Albon ad un più lon­tano e non trop­po lus­inghiero nono pos­to, con l’olandese quale uni­co pilota a par­tire su gom­ma dura.

All’avvio, com­plice una cer­ta pru­den­za di Hulken­berg, Ver­stap­pen balza in terza piaz­za già alla pri­ma cur­va, men­tre Albon res­ta sal­da­mente in nona posizione. Il momen­to del rien­tro ai box si pre­sen­ta prestis­si­mo per il tai­lan­dese che, richiam­a­to in cor­sia al set­ti­mo giro, ritornerà in pista in penul­ti­ma posizione e con mesco­la dura. Nel frat­tem­po, l’olandese con­tin­ua ad avvic­i­nar­si sem­pre più ad un Lewis Hamil­ton che sem­bra patire gli anom­ali fenomeni di blis­ter­ing e di grain­ing che la W11 accusa nelle mani di entram­bi gli alfieri, i quali si pon­gono in net­to con­trasto con la durev­olez­za degli pneu­mati­ci del­la pri­ma gui­da del­la Red Bull che, al con­trario, si mostra forte di tem­pi e di prestazioni velocis­tiche tal­mente buone da con­vin­cere il muret­to, attra­ver­so un team radio, a pos­tic­i­pare la sos­ta. E se nel grup­po di tes­ta le cose sem­bra­no ani­mate, anche nelle retro­vie c’è chi, come Albon, pro­va di tut­to per scrol­lar­si di dos­so una posizione alquan­to sco­mo­da attra­ver­so una rimon­ta costante e a trat­ti spet­ta­co­lare per via di alcu­ni sor­pas­si all’ester­no, a par­tire da quel­lo com­pi­u­to alla Copse ai dan­ni di Kimi Raikko­nen nel cor­so del quindices­i­mo giro. Tut­tavia, alcu­ni prin­cipi di sur­riscal­da­men­to del freno ante­ri­ore sin­istro sem­bra­no pre­an­nun­cia­re qualche allarmis­mo, sal­vo rien­trare poco dopo. Scon­giu­ra­to un even­tuale peri­co­lo, non sen­za un sor­pas­so subito da parte di Gasly, Albon si rilan­cia per pros­eguire l’assalto alla zona pun­ti e non sen­za pri­ma resti­tuire il favore al pilota dell’AlphaTauri che, suo mal­gra­do, viene infi­la­to pro­prio alla Copse nel cor­so del­la ven­tidues­i­ma tornata.

Nel men­tre, l’olandese sem­bra pros­eguire sen­za par­ti­co­lari esi­tazioni quel­lo che è sta­to, fino a quel momen­to, un exploit sen­sazionale, per­al­tro sug­gel­la­to da un ras­si­cu­rante team radio che ripor­ta quan­to buone siano le con­dizioni del­la vet­tura persi­no nel cor­so del ven­titrees­i­mo giro. Di lì a tre pas­sag­gi, Ver­stap­pen ver­rà richiam­a­to ai box e in con­tem­po­ranea con il suo diret­to rivale in pista Valt­teri Bot­tas, fino a quel momen­to sec­on­do. Dopo aver mon­ta­to gom­ma media e aver paga­to qualche milles­i­mo a causa di un’esitazione nel fis­sag­gio del­la pos­te­ri­ore destra, l’olandese si lan­cia nel­l’in­segui­men­to del fin­lan­dese di casa Mer­cedes, cul­mi­na­to nel sor­pas­so all’esterno com­pi­u­to alla Luffield. Dopo aver com­pi­u­to tale manovra, Ver­stap­pen avrà davan­ti uni­ca­mente Lewis Hamil­ton quale uni­co pos­si­bile osta­co­lo tra lui e una poten­ziale vit­to­ria e una iniziale per­ma­nen­za pro­l­un­ga­ta del cam­pi­one inglese in pista ha por­ta­to più di qual­cuno a pen­sare ad un prob­a­bile sprint finale da affrontare sen­za un ulte­ri­ore cam­bio gomme. Tut­tavia, la situ­azione delle mescole del­la W11 numero 44 non con­sente di pros­eguire in tes­ta fino alla fine, las­cian­do che questo onore spet­ti uni­ca­mente pro­prio a Max Ver­stap­pen che, dopo aver nuo­va­mente mon­ta­to gom­ma dura nel cor­so trenta­trees­i­mo giro, giunge indis­tur­ba­to al tra­guar­do quale vinci­tore del Gran Pre­mio del 70° Anniver­sario. Più stac­ca­to tro­vi­amo, infine, Albon, clas­si­fi­catosi in quin­ta posizione dopo una sec­on­da fase di gara seg­na­ta da giri e da insegui­men­ti deg­ni di nota, come lo spun­to finale su Ocon e quel­lo su Stroll e con quest’ultimo pas­sato all’ester­no del­la Copse nel cor­so del­la cinquan­tunes­i­ma tornata.

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