Un dominio incontrastato durato tutto il week-end e culminato con la vittoria di Lewis Hamilton che taglia il traguardo su tre ruote.
Tutto come da copione, almeno fino al quarantanovesimo giro, quando la gomma anteriore sinistra tradisce Valtteri Bottas dando il via ad un’altra gara. Ma andiamo con ordine.
Il team di Toto Wolff arriva a Silverstone con i favori del pronostico, ma nelle prime libere la classifica sorride agli avversari delle (ormai ex) frecce d’argento tanto che i primi due turni se li aggiudicano rispettivamente Max Verstappen e Lance Stroll. Arrivato il sabato cambia la sinfonia, con le due W11 che tornano in testa già nelle FP3, favorite dalle temperature più basse che hanno permesso ai due alfieri della casa di Stoccarda di sfruttare al massimo gli pneumatici.
La qualifica è un monologo nero. Valtteri Bottas e Lewis Hamilton dominano sin da subito, dimostrando di avere circa un secondo in più in tasca rispetto a tutti gli altri. Durante il primo giro lanciato in Q2 però, Lewis Hamilton perde il controllo della sua monoposto in uscita dalla curva Luffield, andando in testacoda e causando la bandiera rossa, necessaria per permettere ai commissari di pulire la pista dallo sporco. Un po’ di spavento, gomme nuove e l’inglese torna in pista a distruggere gli avversari. Sarà sua la pole position a fine giornata, con un crono di tre decimi più veloce di quello del suo compagno di squadra e un secondo più rapido del tempo fatto segnare da Max Verstappen, il primo degli inseguitori.
Arriva la domenica e i piloti si schierano in griglia con la consapevolezza che solo Bottas possa infastidire Lewis Hamilton e ravvivare la lotta per la testa della corsa. Pronti via e l’inglese rimane al palo, venendo subito affiancato da Bottas che sembra potersi infilare alla curva Abbey. Arrivano in curva uno fianco a fianco, con Hamilton all’esterno, ma è Bottas ad alzare il piede dal gas lasciando sfilare il compagno.
Alla prima ripartenza dopo la Safety Car, causata dal contatto tra Magnussen e Albon al primo giro, non ci sono problemi per ragazzi del team di Brackley, che si involano ad un ritmo insostenibile per tutti. Neanche il secondo intervento della vettura di sicurezza, questa volta necessaria per permettere ai marshall di tirare fuori dalla ghiaia la macchina di uno sfortunato Kyvat, mette in difficoltà i due davanti, che alla ripartenza creano il vuoto tra loro e Verstappen.
Il colpo di scena arriva all’inizio del giro 49, quando la gomma anteriore sinistra di Bottas cede in curva 3 e costringe il finlandese a fare un giro su tre ruote prima di fermarsi ai box, vanificando così ogni possibilità di rimanere agganciato ad Hamilton nella lotta iridata.
Con il finlandese fuori gara, Max Verstappen, appena salito in seconda posizione e alla caccia del giro veloce, viene fermato dal muretto Red Bull per un pit-stop che sarà di vitale importanza per Hamilton, che si troverà senza lo pneumatico anteriore sinistro all’inizio dell’ultima tornata. Un giro capolavoro quello del Re Nero, che non sbaglia nulla nonostante lo pneumatico a terra e, riuscendo a non danneggiare ulteriormente la sua monoposto, si aggiudica il suo settimo trionfo nella gara di casa.
Mentre Lewis taglia vittorioso il traguardo con l’auto su tre ruote, il suo compagno ingaggia un duello con Sebastian Vettel per entrare in zona punti, conclusosi, uscendone sconfitto.
Un weekend controverso per la scuderia di Brackley, che può gioire per la magia di Hamilton ma non può essere completamente soddisfatta per via del risultato finale di Bottas, che ha tagliato il traguardo undicesimo.