Qualifiche da dimenticare e gara in cui ci si è accorti della presenza delle due vetture solo in occasione dei (numerosi) doppiaggi. Continua il momento nero dell’Alfa Romeo.
Un weekend trascorso a lottare per evitare l’ultima posizione non può essere ciò a cui ambire per un team come Alfa Romeo. E pensare che alla vigilia del Gran Premio c’era fiducia nei box della squadra di Hinwil, considerate le caratteristiche del tracciato ungherese. Fiducia subito scomparsa già dal venerdì, con Giovinazzi, Raikkonen e Kubica (che ha sostituito il pilota finlandese nella prima sessione di libere) che hanno galleggiato nelle ultime posizioni.
Il punto più basso si è però toccato nella giornata di sabato, con Kimi Raikkonen che ha concluso la sessione di qualifiche in ultima posizione (per la prima volta nella sua lunghissima carriera) mentre Antonio Giovinazzi si è classificato penultimo.
Risultati impietosi, che certificano l’assoluta mancanza di competitività della C39, distante oltre 3 secondi dal tempo del poleman Lewis Hamilton.

Partendo dal fondo si poteva già intuire che la domenica delle due vetture del team italo-svizzero non sarebbe stata da incorniciare. I problemi iniziano però ancor prima del semaforo verde, con Kimi Raikkonen che, forse ingannato dalla mancanza delle due Haas in nona fila (già ai box per montare le gomme da asciutto), è arrivato decisamente lungo rispetto alla sua piazzola in griglia, prendendosi una penalità di cinque secondi e la decurtazione di un punto sulla Superlicenza Fia.
Al primo giro i piloti dell’Alfa transitano rispettivamente in quindicesima e diciottesima posizione. Con la pista che va asciugandosi, Beat Zehnder decide di fermare prima Raikkonen al giro 4 e poi, il giro successivo, Giovinazzi. A rendere ancor più complicata la gara al pilota di Martina Franca ci ha pensato il muretto box, che ha optato per le gomme soft, le stesse che ha montato Charles Leclerc e con le quali è andato in estrema difficoltà.
Da questo momento in poi la gara delle due Alfa Romeo è stata del tutto incolore, con Raikkonen che dopo venti giri era già oltre il minuto di distacco dalla vetta.
Dopo un altro pit-stop, le due auto bianco-rosse hanno chiuso in quindicesima e diciassettesima posizione, con Raikkonen davanti a Giovinazzi.

L’obbligo per il team elvetico è ora quello di sfruttare al massimo questa settimana di stop per portare aggiornamenti che possano migliorare le prestazioni dell’auto. Se, come dice Frederic Vasseur, “la strada da percorrere è chiara e il team sa cosa fare…” è giunto il momento di dimostrarlo.
Appuntamento a Silverstone quindi, con la speranza che il cielo sia un po’ meno nero per l’Alfa Romeo.