Nonostante i test di Barcellona lasciassero pregustare incoraggianti passi in avanti, la Renault non riesce a ben figurare al primo appuntamento mondiale, pur portando a casa punti importanti proprio con un ritrovato Ocon.
Nonostante Io scorrere inesorabile del tempo, la Renault non sembra essere in grado di uscire da un tunnel in cui si affacciano, a intervalli non troppo irregolari, una cronica instabilità affidabilistica e una presenza quasi consolidata a metà classifica. Una combinazione che sembra quasi definire, con disarmante puntualità, quelle che sembrano delle potenzialità ormai congelate e che costringono a rimandare qualsiasi velleità di podio sempre e solo a tempi futuri non meglio specificati.
Premesse incoraggianti a parte, la realtà sembra, infatti, dipingere una Renault che fatica persino a tenere il passo del suo team cliente, la McLaren, che si dimostra in grado di metter a segno un risultato che, al netto dei numeri, sembra ancora fuori portata per la casa della Losanga. A conferma di questo dato iniziale, i due alfieri del team francese si classificano solamente in decima e quattordicesima casella, rispettivamente per mano di Daniel Ricciardo e di Esteban Ocon, facendo presagire una buona lotta per la top-ten nel caso del primo e, seppur con maggiore e realistica difficoltà, una scalata verso la zona punti per il secondo.
Partiti con mescole differenziate, che prevedevano gomma morbida per Ricciardo e gomma media per Ocon, i due piloti Renault mostrano un buono spunto che permette loro di affrontare con regolarità le prime tornate della corsa, col francese particolarmente impegnato a risalire la china sin dal principio. Tuttavia, una prima battuta d’arresto giunge nel momento in cui un inconveniente tecnico si presenta sulla monoposto dell’australiano che, suo malgrado, è forzato al ritiro al diciassettesimo giro.
Costretto a mantenere vive le speranze del proprio team, Ocon continua nella sua opera di risalita all’interno della classifica. Al venticinquesimo giro, è quasi vittima di un contatto con un incolpevole Kevin Magnussen che, rimasto senza freni, termina la sua corsa nella via di fuga di curva 2, con conseguente rilascio della Safety Car. Prontamente richiamato ai box, il pilota francese rientra in pista con gomma bianca per proseguire con regolarità la propria rimonta, che terminerà in un’ottava posizione finale dopo un’aggiuntiva sosta ai box richiesta dall’ulteriore ingresso della Safety Car in pista. Con tale risultato, Esteban Ocon torna a segnare punti in Formula 1 per la prima volta dal Gran Premio del Giappone 2018 e regala un primo bottino alla sua squadra. Un bottino che, però, non deve far distogliere l’attenzione da una prestazione che resta pur sempre al di sotto delle aspettative.