Quasi 1200 cavalli, trazione posteriore, aerodinamica attiva con una soluzione unica come la “centripetal wing” e, soprattutto, carbonio ovunque.

1177 CV. Da 0 a 100 km/h in 2,8 sec­on­di. Tenen­do giù il gas, in soli 6,8 sec­on­di si rag­giun­gono i 200 km/h, fino ad arrivare alla veloc­ità mas­si­ma di 325 km/h, lim­i­ta­ta elet­tron­i­ca­mente. Questi sono i fol­li numeri del­la Zen­vo TSR‑S, un’auto costru­i­ta com­ple­ta­mente a mano in quel di Præstø, un paesino nel Sud del­la Dan­i­mar­ca.

Lan­ci­a­ta un tre anni fa, la Zen­vo TSR‑S è prin­ci­pal­mente nota per il suo “Cen­tripedal”, un alet­tone pos­te­ri­ore atti­vo che si incli­na su due assi di rotazione in maniera tale da cari­care sem­pre il più pos­si­bile la ruo­ta inter­na. L’in­put prin­ci­pale è dato dal­lo ster­zo, con l’ala che, in base all’an­go­lo e alla direzione del­la sterza­ta, oltre che alla veloc­ità di approc­cio, assume ango­lazioni speci­fiche per ottimiz­zare l’aero­d­i­nam­i­ca. Un altro seg­no dis­tin­ti­vo del­l’au­to danese è il vastis­si­mo uti­liz­zo del­la fibra di car­bo­nio. I for­tu­nati acquiren­ti del Mod­el Year 2020 han­no potu­to addirit­tura deciderne le trame. Anche i cer­chi, sono com­ple­ta­mente in fibra di car­bo­nio, e pesano 15 kg in meno rispet­to a quel­li del­la ver­sione prece­dente. Zen­vo sostiene che per la costruzione di un set di cer­chi ven­gono imp­ie­gati due tec­ni­ci per una set­ti­mana intera. La car­rozze­ria, lun­ga 4 metri e 82 cen­timetri e larga più di due, è intera­mente in car­bo­nio, men­tre il telaio è in allu­minio. Le sospen­sioni a quadri­la­teri sfrut­tano ammor­tiz­za­tori rego­la­bili su tre posizioni diverse, men­tre i freni sono in car­bo­ce­ram­i­ca con pinze fisse a sei pompanti.

I qua­si 1200 CV generati dal motore da 5.8 litri di derivazione Gen­er­al Motors, ven­gono scar­i­cati a ter­ra dalle sole ruote pos­te­ri­ori. Un’altra chic­ca di questo cap­ola­voro è il cam­bio sequen­ziale a sette rap­por­ti con ingranag­gi eli­coidali. Per smus­sare la cat­tive­ria di una trasmis­sione a innesti frontali, i tec­ni­ci Zen­vo han­no posizion­a­to sul volante un pul­sante attra­ver­so il quale si pos­sono selezionare due map­pa­ture, denom­i­nate “Road” e “Race”. Già, per­ché la “S” nel nome sta per “street legal”. L’ul­ti­ma ver­sione è dota­ta anche di un pic­co­lo mod­u­lo ibri­do che, oltre a servire per la retro­mar­cia, sec­on­do Zen­vo, “pro­duce un aumen­to di poten­za, un ulte­ri­ore con­trol­lo di trazione e persi­no l’aggiunta di un’ottava marcia”.

Tut­ta ques­ta tec­nolo­gia è disponi­bile al pub­bli­co a par­tire da 1,45 mil­ioni di euro. I tem­pi di atte­sa, pri­ma che pos­si­ate guidar­la o anche solo ammi­rar­la nel vostro garage, sono lunghissi­mi. Essendo costru­ite e prog­et­tate com­ple­ta­mente dal­l’azien­da danese, sen­za sup­por­ti esterni, dal­l’ate­lier di Præstø escono solo 5 esem­plari di Zen­vo TSR‑S all’anno.

Ph. Zen­vo ©

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