Ecco le prime mosse contro la crisi: pagamenti anticipati per tutti quei team che non hanno compensi garantiti dagli accordi stipulati ai tempi di Ecclestone.
La crisi che attanaglia i team di seconda fascia è ormai nota a tutti, visto il susseguirsi delle grida d’allarme che arrivano quotidianamente dai vari team principal di Formula 1. Greg Maffei, CEO nonché presidente di Liberty Media, è sceso in campo in personalmente, prima che la situazione potesse diventare critica.
In una conferenza con gli esperti di Wall Street, Maffei ha annunciato che la società statunitense ha “già anticipato dei pagamenti ad alcuni team. Ci sono casi in cui potremmo fare di più. Ci sono altre cose che potremmo fare per aiutare le squadre che potrebbero aver bisogno di aiuto”.
È evidente come il management della Formula 1 abbia deciso di andare incontro ai team, nel cui operato Maffei ripone la massima fiducia. Questo lo evidenzia nelle risposte alle obiezioni dei suoi interlocutori: “Non stiamo incoraggiando l’uso del nostro denaro in modo poco saggio, ma stiamo cercando di bilanciare l’attività operativa e i suoi risultati attuali con i risultati operativi dei nostri partner per dare una mano alle squadre, che sostengono costi elevati”.
Il CEO di Liberty Media, è stato poi costretto a soffermarsi ad analizzare la situazione della Formula 1 e come questa venga influenzata dalle dinamiche internazionali, che non consentono, al momento, di stilare un calendario che possa essere certo. La questione non riguarda solo le scuderie partecipanti, ma anche i singoli circuiti: “Abbiamo davvero una miriade di opportunità, o sfide, su tutti i fronti. A Chase (Carey, presidente della Formula 1, n.d.r.) e al suo team vengono posti diversi grattacapi. Ad esempio, fino a quando non si conoscono i tempi, come si fa a chiedere a qualcuno di spostare una gara esistente al posto di un’altra, quando non si sa se e come riaprianno le frontiere i vari paesi?”.
La situazione è in continua evoluzione, “Quindi stiamo osservando come l’apertura a certi eventi si stia delineando in Europa, in alcuni paesi, e guardando le opzioni su ciò che, forse, potrà essere l’inizio del campionato. Non ci sono ancora garanzie, ma è certamente qualcosa che si potrebbe tentare di fare” conclude Maffei.
Bisogna aggiungere, inoltre, che questo intervento di sostegno ai team si somma con altri già effettuati per garantire stabilità all’intera Formula 1. Come confermato ieri sera dal nostro Fulvio Conti, infatti, Liberty Media ha trasferito una partecipazione del 33% dal promotore di eventi Live Nation all’emittente satellitare SiriusXM, assicurando alla Formula 1 una somma pari a 1,4 miliardi di dollari. Questa liquidità sarà fondamentale nel caso in cui l’inizio della stagione dovesse continuare a slittare.
Ricominciare il Campionato, però, anche senza permettere l’accesso dei tifosi agli autodromi, è l’unico modo per far sì che i team possano contare sugli incassi provenienti dagli sponsor e dai diritti televisivi. Se anche quest’ultimi venissero a mancare, allora la situazione si preannuncerebbe tragica per molte delle squadre attualmente inscritte al Campionato.