Melbourne, 18 Marzo 2007. Un pilota finlandese dalla tuta rossa passeggia nel paddock. Sul suo petto sono ben in vista un cavallino rampante e una banda tricolore. È pronto a calarsi nella sua F2007, schierarsi sulla griglia di partenza e prendere il via, totalmente inconsapevole che quello che sta per iniziare sarà il Mondiale più importante della sua carriera.
Kimi Raikkonen arriva in Ferrari dopo un esordio in Sauber nel 2001 e cinque stagioni con la McLaren, dal 2002 al 2006. Con il team di Woking è riuscito a laurearsi vicecampione nel 2003 e nel 2005, alle spalle degli iridati Schumacher e Alonso. Per la scuderia di Maranello il 2007 rappresenta l’anno di un ciclo nuovo: quello precedente, che le aveva regalato così tante soddisfazioni e così tanti, consecutivi successi, si era chiuso dopo il Gran Premio di Monza del 2006, con l’annuncio del primo ritiro dalle corse del Campionissimo. Era quindi giunto il momento di volgere lo sguardo al futuro, scrivere un’altra pagina di storia riponendo fiducia in quel biondino tanto ambizioso quanto pronto a vincere.
La prima tappa, ancora una volta, è Melbourne. Una corsa che, alla carriera di Kimi, ha già regalato qualche piccola emozione: in Australia, debutta e registra la sua prima volta a punti nel 2001; nel 2002 ottiene il primo giro più veloce e il suo primo podio. Ma nel 2007, l’anno della sua prima stagione sul sedile della monoposto modenese, la terra dei canguri rappresenterà il suo cornetto portafortuna.
Il sabato della qualifica, Iceman conquista la pole position davanti alla McLaren di Alonso e la BMW Sauber di Heidfeld. Buono il piazzamento per il compagno di squadra dello spagnolo, Lewis Hamilton. La new entry in Formula 1 guadagna la seconda fila, davanti a Kubica (BMW Sauber) e alla Renault di Fisichella; Massa, altro pilota Ferrari, ottiene solo il sedicesimo tempo, ma è costretto a schierarsi in fondo alla griglia per la sostituzione del propulsore.
Arriva domenica. Si accendono i motori. Si spengono i semafori. Via!
Raikkonen è in testa, seguito da Heidfeld ed Hamilton che intanto sopravanzano Alonso, protagonista di una partenza poco brillante. Massa risale sino al sedicesimo posto, ma sia Button che Barrichello, con la Honda, gli tappano la strada bloccandolo nelle retrovie.
Nessun colpo di scena fino alla decima tornata: la Spyker di Albers esce di pista urtando le gomme di protezione; Button cede la posizione a Barrichello dopo le lamentele via radio del brasiliano e viene sorpassato anche da Massa.
Siamo al diciottesimo giro. Il finlandese entra ai box per il suo primo pit stop, cedendo temporaneamente la posizione ad Hamilton. Proseguono le soste con Fisichella, Kubica, Alonso, la Red Bull di Webber e lo stesso Hamilton. Il debuttante inglese rientra in pista dietro Raikkonen e davanti ad Alonso, che tenta un sorpasso senza successo.
Al giro 25, Kimi ha un vantaggio di quasi dodici secondi da Lewis Hamilton, e nei dieci passaggi successivi ne accumula ancora cinque. Una serie di giri veloci consentono a Raikkonen di aumentare ancora il proprio gap. Doppia Massa e al quarantunesimo passaggio stampa un 1:25.235, il miglior tempo del Gran Premio. Nello stesso momento Kubica, tradito dal cambio, si ritira.
Il secondo rifornimento di Raikkonen arriva al giro 42. Quando i piloti McLaren effettuano la loro sosta, il ferrarista riprende il comando seguito da Alonso, che mantiene la posizione a scapito del giovane compagno di squadra. Raikkonen conduce le ultime fasi del Gran Premio in modo impeccabile, a parte il leggero lungo al 46° passaggio; tre giri più tardi, un
pauroso contatto vede coinvolti Coulthard e Wurz: la Red Bull dello scozzese centra la Williams e s’impenna, sfiorando con le ruote il casco dell’austriaco.
La F2007 di Kimi taglia per prima il traguardo australiano, lasciando dietro Alonso per undici secondi. Un incredibile Hamilton riesce a salire sul podio alla sua gara d’esordio. Condottiero di una gara straordinaria, Raikkonen conquista il suo primo hat-trick. Un’ impresa che, accanto a quella di Juan Manuel Fangio al Gran Premio di Argentina del ’56, lo rende l’unico pilota ad aver conquistato pole position, giro veloce e vittoria alla sua prima gara in Ferrari entrando nel prestigioso club dei piloti ferraristi vittoriosi all’esordio, insieme a Fangio, Musso, Baghetti, Andretti, Mansell e Alonso.
Una stagione dall’inizio così soddisfacente, non poteva che proseguire e concludersi in modo altrettanto straordinario. All’apice della sua carriera, Kimi Raikkonen realizza il sogno tanto ardito: come Fangio nel ’56 e Scheckter nel ’79, si laurea Campione del Mondo… alla prima occasione con la Rossa di Maranello.
“…E Kimi Raikkonen è Campione del Mondo! Grazie, Lewis Hamilton.”